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    Prefetto Reggio "Legalità unico baluardo contro criminalità"

     

     

    Prefetto Reggio "Legalità unico baluardo contro criminalità"

    21 mar 15 "L'illegalità ha molteplici facce: estorsioni, falsi amministrativi, intimidazioni. Ma la più pericolosa forma di illegalità è sottolineata dalla presenza intrusiva della 'ndrangheta che ormai attecchisce con i suoi metodi in ogni parte del Paese". A dirlo è stato il Prefetto di Reggio Calabria Claudio Sammartino, nel suo intervento al convegno "Legalità come fattore di Sviluppo" svoltosi all'Università Mediterranea di Reggio. Ai lavori hanno partecipato il procuratore Federico Cafiero de Raho, il vicepresidente di Confindustria Ivanhoe Lo Bello, il magistrato Luca Palamara, componente del Csm. L'incontro è stato concluso dal sottosegretario all'Interno Gianpiero Bocci. "La 'ndrangheta - ha aggiunto Sammartino - corrompe, uccide, con l'obiettivo di dominare sempre più spazi dell'economia e della vita sociale. Tutto questo con un continuo attacco alle regole che vigilano sulla convivenza comune che restano l'unico baluardo di contrasto democratico contro ogni tipo di illegalità e di crimine organizzato. La Calabria è al secondo posto nell'indice di densità criminale del Paese, un dato che non può essere contrastato solo dall'azione della magistratura o dal controllo del territorio della forze dell'ordine. Serve l'apporto di una nuova fase della coscienza civile senza cui la Calabria difficilmente riprenderà un cammino di normalità". Per Palamara, "legalità non può non significare avere Tribunali che funzionano. La sfida che lancia quotidianamente la criminalità ci impone di marciare a passi spediti verso il cambiamento. Lo dico anche con senso autocritico, perché dentro la magistratura, persino quando devi spostare una penna si hanno reazioni di conservazione o di rassegnazione. Per governare il cambiamento bisogna aggredire i problemi, a partire da una diversa organizzazione dei servizi della giustizia e riequilibrando gli organici degli uffici requirenti e giudicanti. Invece abbiamo ancora piante organiche obsolete come in questo distretto. La Calabria ha bisogno di essere portata all'attenzione nazionale quotidianamente e non solo quando giunge il problema emergenziale. Tutto questo - ha concluso - per far funzionare meglio e più efficacemente i processi, perché l'idea di sapere che un processo si possa concludere in tempi giusti è un fattore di di speranza in più per i cittadini".

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