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    Dopo nomina Scura, il gen. Pezzi lascia da Commissario Sanità: non ho rimpianti

    Massimo Scura

     

    Dopo nomina Scura, il gen. Pezzi lascia da Commissario Sanità: non ho rimpianti. Reazioni su nomina

    13 mar 15 "Lascio l'incarico, senza rimorsi e senza rimpianti, dopo 54 mesi di duro lavoro nell'esclusivo interesse della sanità calabrese. In questo periodo, davvero lungo, ho fatto quel che ho potuto e saputo fare, al meglio delle mie modeste capacità ed in perfetta buona fede". E' quanto scrive, in un messaggio di saluto, il generale in pensione della Guardia di finanza Luciano Pezzi, prima sub commissario e poi commissario del settore Sanità in Calabria, all'indomani della nomina del Governo del suo successore, Massimo Scura. Pezzi era stato nominato commissario dopo le dimissioni dell'ex presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti, con un incarico temporaneo che scadeva in concomitanza con le elezioni regionali che si sono svolte nel novembre scorso e sono state vinte da Mario Oliverio, del Pd. "Riprendo - afferma Pezzi - un concetto di Massimo Fini: 'Nella vita arriva sempre un momento per cui, per una ragione o per l'altra, si deve uscire di scena'. Tocca a me ora uscire di scena, in punta di piedi ed a testa alta, secondo il mio stile". "Le mie azioni ed i miei errori - prosegue - sono quindi ascrivibili soltanto a me stesso. Non ho mai subito condizionamenti di sorta da parte di chicchessia. Anzi sono oggi orgoglioso di poter dire che nessuno mai ha nemmeno provato a condizionare le mie scelte. Un augurio affettuoso rivolgo a coloro che subentrano nell'incarico, nella certezza che sapranno svolgere in modo ancor più incisivo la propria opera nell'interesse della sanità calabrese. Da ultimo desidero rivolgere un deferente saluto al Gonfalone della Regione, simbolo della Calabria, che rimarrà per sempre nel mio cuore". "In questo momento, non privo di forte tensione emotiva - afferma inoltre Pezzi - sento il dovere di ringraziare tutti coloro che, a tutti i livelli, in ogni circostanza, mi sono stati vicini nella mia diuturna fatica, fornendo apprezzata ed a volte decisiva collaborazione. Sarebbe difficile elencarli tutti singolarmente; mi limito a ricordare gli uomini e le donne del segretariato della struttura commissariale, dell'Unità di missione della Gdf del dipartimento Tutela della Salute nonché i dirigenti dei Ministeri affiancanti, i dirigenti aziendali, i consulenti di Agenas e KPMG, solo per citarne alcuni. Li ringrazio dal più profondo del cuore per ciò che hanno fatto, ben oltre i doveri d'ufficio, nella consapevolezza dell'estrema importanza del lavoro da svolgere. Ringrazio anche i miei, peraltro non numerosi, detrattori i quali mi hanno costantemente ricordato che non si può avere la pretesa di piacere a tutti". "Infine - conclude Pezzi - saluto tutti i calabresi, quelli che ho conosciuto e quelli che non ho conosciuto personalmente, che nel tempo non hanno mancato di farmi sentire, in vari modi, la propria vicinanza, la propria stima ed, in molti casi, il proprio affetto".

    Commenti e reazioni a nomina Scura:

    "Dopo la nomina del Commissario alla sanità e del suo vice, che poteva essere fatta in due giorni e invece inspiegabilmente sono passati quattro mesi, dimostrando che la Calabria ha poca forza politica, non esistono più alibi per nessuno". Lo sostiene, in una dichiarazione, il consigliere regionale della Casa delle libertà, Giuseppe Mangialavori. "Il commissario ed il suo vice - aggiunge - sono attesi da una situazione difficile e sapranno assumersi senz'altro le loro responsabilità. Ed altrettanto deve fare l'insieme delle forze politiche di maggioranza e di opposizione. Tutti noi siamo stati eletti per risolvere i problemi dei calabresi, non per aggravarli. Basta con le polemiche sterili e con i rinvii: i calabresi hanno diritto ad un sistema sanitario che deve diventare, in tempi rapidi, dignitoso ed efficiente. Così come è indispensabile che le Commissioni permanenti del Consiglio siano insediate ed inizino a lavorare, a cominciare dalla Commissione sanità".

    "Il comportamento del Governo nei confronti della Giunta regionale lascia perplessi e dimostra ancora una volta la lontananza dai problemi della Calabria". Lo sostiene, in una nota, la segreteria regionale della Cgil. "Uno sgarbo istituzionale rilevante - aggiunge - e una scelta, al di là del giudizio sulla persona nominata che rispettiamo, distante mille miglia dai problemi gravi della sanità regionale".

    "Con la nomina del Commissario per la Sanità da parte del Governo si chiude una pagina difficile e complessa per la Calabria". Ad affermarlo, in una dichiarazione, è il segretario generale della Cisl della Calabria, Paolo Tramonti. "Si è conclusa, per il momento - aggiunge - una vicenda che, soprattutto per i delicati risvolti che comporta, doveva essere gestita in modo del tutto diverso dal Governo, sia nei tempi che nelle modalità. La disponibilità inizialmente manifestata dal presidente Oliverio ad assumere direttamente il ruolo di Commissario andava assecondata e verificata sulla base dei risultati, nell'ottica del superamento della fase straordinaria riportando il settore all'ordinarietà. Su queste basi la Cisl, coerentemente, fin dal primo momento ha giudicato positivamente l'impegno del Governatore. Adesso è fondamentale che la nuova struttura commissariale agisca in pieno raccordo con il Governo regionale per realizzare una sanità in cui le strategie di puro contenimento lascino il passo ad una reale riorganizzazione, attraverso strumenti concreti di programmazione sanitaria utilizzando criteri di efficienza, efficacia ed economicità. Un percorso che metta al centro i bisogni di salute, oggi seriamente compromessi, dei cittadini calabresi. Un nuovo servizio sanitario regionale basato su pochi ma fondamentali elementi: la riorganizzazione delle tre reti, emergenza-urgenza, ospedaliera e territoriale, attraverso la loro integrazione in una logica di sistema; la valorizzazione delle eccellenze presenti sia nel sistema ospedaliero che in quello universitario, attivando un più stretto collegamento tra ricerca e offerta sanitaria; lo sblocco delle assunzioni; la riqualificazione del personale quale valore fondamentale e strategico dell'intero sistema; il riequilibrio tra pubblico e privato; l'accelerazione dell'iter di realizzazione dei nuovi ospedali in un'ottica di potenziamento delle prestazioni sanitarie rivolte alla cittadinanza, ponendo un freno al perdurante fenomeno dell'emigrazione sanitaria". "Le prossime tappe secondo la Cisl - conclude Tramonti - dovranno essere caratterizzate non più e non solo da calcoli di natura ragionieristica, ma dal confronto e dalla concertazione con il pieno coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, al fine di realizzare un sistema sanitario regionale adeguato e qualificato".

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