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    Piantagione con 7.500 fusti di marijuana scoperta dalla Finanza a Lamezia

     

    Piantagione con 7.500 fusti di marijuana scoperta dalla Finanza a Lamezia

    16 lug 15 Una piantagione con 7.500 fusti di canapa indiana è stata scoperta dagli elicotteristi della Sezione aerea della Guardia di finanza di Lamezia Terme. Le piante erano state sistemate "a macchia di leopardo" in un terreno demaniale lungo il fiume Amato, in una zona impervia dove sono intervenuti i finanzieri del Reparto aeronavale di Vibo e del Gruppo di Lamezia. La coltivazione avrebbe prodotto oltre 2 tonnellate di marijuana per un valore di 10 milioni di euro.

    Nei giorni scorsi la sezione Aerea della Gdf, ha individuato nei pressi di Lamezia Terme, un’area adibita alla coltivazione illegale. Sono intervenute sul posto pattuglie del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia con il supporto del Gruppo di Lamezia Terme. Giunti sul posto, a pochi chilometri dall’autostrada Salerno – Reggio Calabria, i finanzieri riuscivano, grazie solo all’ausilio dell’elicottero in volo ed all’abilità dei piloti, ad individuare l’esatta posizione dell’area utilizzata per l’illecita coltivazione. Le piante di cannabis indica, non in piena fase di maturazione, erano abilmente sistemate “a macchia di leopardo” in un terreno demaniale lungo il fiume Amato, di difficile accesso, impervio, pieno di rovi e canneti che occultavano la vista sia dall’alto che da terra, oltre ad impedirne il passaggio. Complessivamente sono state sottratte alla disponibilità della criminalità e sequestrate 7500 piante di canapa indiana dell’altezza variabile tra 40 cm e 1 metro e 80 centimetri. Nelle immediate adiacenze dell’area venivano rinvenuti, inoltre, materiali vari utili alla coltivazione dello stupefacente tra cui una pompa per l’aspirazione dell’acqua, un sistema di irrigazione e un telo mimetico necessario per nascondere le piante illegali in caso di sorvolo da parte di mezzi aerei. Veniva, pertanto, informata l’Autorità Giudiziaria competente della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lamezia Terme che disponeva, dopo opportuna campionatura dello stupefacente, l’estirpazione delle piante e la successiva distruzione. La coltivazione, a fioritura completa, avrebbe prodotto oltre 2 tonnellate di marijuana. Lo stupefacente, una volta essiccato ed immesso sul mercato, avrebbe fruttato un guadagno di 10.000.000 di euro. Le indagini delle Fiamme Gialle sono ancora in corso per accertare i responsabili dell’attività illecita.

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