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    Manifestazione "notriv" a Policoro con i presidenti di Calabria, Puglia e Basilicata

     

    Manifestazione "notriv" a Policoro con i presidenti di Calabria, Puglia e Basilicata

    15 lug 15 Alcune centinaia di persone hanno partecipato stamani a Policoro (Matera) ad un corteo - appoggiato fin dai giorni scorsi dai presidenti delle Regioni Basilicata, Calabria e Puglia, Marcello Pittella, Mario Oliverio e Michele Emialiano - per opporsi alla possibilità, prevista in atti del Governo, di trivellare il Mare Jonio alla ricerca di petrolio. Il corteo ha percorso circa due chilometri e si è concluso proprio con i comizi di Pittella, Oliverio ed Emiliano, che sono stati anche contestati da rappresentanti di gruppi politici - come il M5S e Fratelli d'Italia - e associazioni ambientaliste, convinti che le tre Regioni si siano opposte in modo "troppo morbido" alle scelte del Governo. Parlando ai manifestanti, Pittella - ha reso noto l'ufficio stampa della giunta regionale lucana - ha annunciato la presentazione di una "proposta di dialogo" al Ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, "per evitare - ha aggiunto - azioni più consistenti contro le trivellazioni nello Jonio". Oliverio ha definito il mare "una risorsa per il turismo e lo sviluppo non soltanto della Calabria", mentre Emiliano ha detto che "Basilicata, Calabria e Puglia sono contro le trivelle senza se e senza ma" e, alla fine del suo intervento, quello conclusivo, ha intonato "Bella ciao".

    "Siamo qui, oggi a Policoro, in qualità di presidenti delle Regioni Calabria, Basilicata e Puglia, insieme ai sindaci e agli amministratori locali della costa ionica per dire un "no" forte, convinto e unitario alle trivellazioni". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, "intervenendo questa mattina - è detto in un comunicato - alla partecipatissima manifestazione che si è svolta in piazza Enotria, sul lungomare di Policoro". "Noi, come Regione Calabria - ha detto Oliverio - abbiamo detto 'no' con grande chiarezza e determinazione alle trivellazioni sia a mare che a terra. Lo abbiamo fatto impugnando di fronte alla Corte costituzionale le norme che consentono al Governo di attivare poteri sostitutivi nei confronti delle Regioni relativamente alle autorizzazioni alle trivellazioni in mare. Il 5 aprile prossimo è stata già fissata la data per l'avvio del dibattimento. Chi vuole davvero impegnarsi per impedire che su questo territorio si realizzi un nuovo saccheggio deve rafforzare questa linea attraverso un confronto ed un dialogo scevri da pregiudizi e strumentalizzazioni. Chi, invece, pensa di indebolire questa posizione con contestazioni fini a se stesse, estemporanee e non ragionate, commette un gravissimo errore. La nostra non è una opposizione ideologica, ma scaturisce dalla valutazione che le risorse del mare e del nostro territorio costituiscono il più grande capitale per costruire il futuro delle nostre regioni. Non possono essere sfregiate, ma devono essere adeguatamente protette e difese. Per questo chiediamo al Governo nazionale che si apra immediatamente un tavolo di confronto e, in qualità di presidenti delle Regioni Calabria, Puglia e Basilicata, assumiamo da subito un impegno preciso, che è quello di realizzare un progetto per la valorizzazione del Golfo di Taranto che utilizzi le risorse che l'Unione europea destina alle regioni rivierasche e che, naturalmente, dovrà essere meglio esplicitato e riempito di contenuti nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, perché da qui parte il nostro futuro". "Il mare - ha concluso Oliverio - è una risorsa straordinaria che può e deve essere utilizzata per la crescita e lo sviluppo di un Paese come il nostro proiettato nel Mediterraneo e che, del Mediterraneo, può e deve fare una opportunità per crescere insieme all'Europa".

    "Noi pugliesi siamo al fianco dei nostri fratelli calabresi, della Basilicata, del Molise, dell'Abruzzo, delle Marche e dell'Emilia e soprattutto siamo determinati a fare il nostro dovere". Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenuto oggi al corteo - appoggiato fin dai giorni scorsi dai presidenti delle Regioni Basilicata, Calabria e Puglia - organizzato a Policoro (Matera) per esprimere contrarietà alla possibilità, prevista in atti del Governo, di trivellare il Mare Adriatico e Jonio alla ricerca di petrolio. Rivolgendosi dal palco ai cittadini e sindaci presenti alla manifestazione Emiliano ha detto: "Noi siamo la forza della costituzione repubblicana, siamo la storia della resistenza, dell'antifascismo, siamo la gente che sa difendere il suo mare. Abbiamo intenzione di sostenere il referendum che abroga lo Sblocca Italia, abbiamo intenzione di sostenere tutte le regioni che si opporranno ai decreti autorizzativi delle trivelle e sono venuto qui a dirvelo senza se e senza ma". "Stiamo organizzando un collegamento - ha annunciato Emiliano - che parte dall'Emilia Romagna e arriva alla Calabria. Chi è a difesa del mare, chi è a difesa del creato non può non essere con noi, deve essere con noi". Per Emiliano "andare a cercare petrolio di bassa qualità peraltro all'indomani dell'accordo Iran-Usa mi sembra insensato. A breve tutti i paesi occidentali verranno invasi da petrolio di alta qualità di nazionalità iraniana. Tutte le regioni adriatiche e ioniche sono sulla stessa posizione. Sono convinto che con l'impugnativa dello Sblocca Italia - la Puglia ha già impugnato tutti i sei articoli dello Sblocca Italia - o con il referendum potremo salvaguardare il nostro mare". Rivolgendosi ad un gruppo di contestatori, infine, Emiliano ha detto: "Capisco che non tutte le organizzazioni politiche sono costruite sul rispetto dell'avversario. Non tutte usano la ragione ma la pancia. Noi non siamo fascisti, siamo democratici. Usiamo la ragione e siamo stanchi delle chiacchiere e dell'opposizione senza senso. Le fasce tricolore che sono qui oggi daranno a tutti noi la forza e l'energia per reagire a questo modo di fare".

    "Restare uniti per difendere la bellezza della nostra terra", tenendo "le multinazionali del petrolio lontane dai nostri mari", è l'appello lanciato oggi dal presidente uscente del Consiglio regionale pugliese, Onofrio Introna, nel corso della manifestazione contro le trivelle che si è svolta a Policoro, con i presidenti delle Regioni Puglia, Basilicata e Calabria, Michele Emiliano, Marcello Pittella e Mario Oliverio. Ricordando che la "Puglia ha impugnato il decreto Monti e lo Sblocca Italia di Renzi, nella parte che apre alla ricerca e sfruttamento degli idrocarburi sottomarini", Introna precisa che la manifestazione "ha visto la contestazione, in particolare, del movimento lucano Noi con Salvini, in dissenso con la politica energetica della Basilicata". Da qui l'invito del presidente Introna "all'unità delle istituzioni, delle associazioni e dei cittadini, nella campagna a difesa di coste e acque dalla marea nera". "Le critiche e il dissenso - conclude Introna - rappresentano il sale della democrazia, aiutano a fare meglio, ci spingono ad attuare passo dopo passo tutte le azioni che le nostre regioni insieme dovranno mettere al servizio delle comunità per ottenere il dialogo e l'attenzione del governo nazionale e dell'Unione europea".

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