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    Chieste le dimissioni e sospesi gli stipendi a giornalisti di Esperia TV

     

     

    Chieste le dimissioni e sospesi gli stipendi a giornalisti di Esperia TV

    12 lug 15 “In attesa e fino a formale provvedimento di licenziamento o risoluzione consensuale, la prestazione di lavoro è sospesa con correlata sospensione della retribuzione. Il provvedimento di sospensione è con effetto immediato”. Non è uno scherzo, non è il passo di un romanzo ambientato in una piantagione di cotone di epoca coloniale, ma l’ennesima dimostrazione dei “metodi” adottati dall’emittente televisiva Esperia TV di Crotone. A firmare la mail inviata ad alcuni giornalisti è un altro rampollo della famiglia Marrelli, Lorenzo, che ha recentemente sostituito nel ruolo di amministratore delegato la cugina Fabiola. Entrambi sono nipoti del presidente del Gruppo e socio di maggioranza, Massimo Marrelli, marito dell’ex vicepresidente della Giunta regionale della Calabria, Antonella Stasi. “La società – scrive Marrelli – preso atto del rifiuto a sottoscrivere il verbale d’intesa sindacale per l’avvio delle procedure di Cigs in deroga, pur non condividendone le ragioni esposte ne prende atto”. Poi aggiunge: “Come già informate le OO.SS. alternativa all’ammortizzatore sociale è procedere al ridimensionamento del personale con il licenziamento di quello in esubero. La società è disponibile, prima dell’adozione dell’atto di risoluzione, a valutare la possibilità di accordi per la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro e a tale fine attende fino a mercoledì 15/7/15 di acquisire il consenso individuale”. “Al di là dei toni e dei metodi, che saranno oggetto di separata iniziativa nelle opportune sedi, quanto sostenuto dall’amministratore delegato di Esperia TV – denuncia il segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, componente della Giunta Esecutiva Fnsi – è assolutamente falso, in quanto Esperia TV non ha mai inviato al Sindacato dei giornalisti – l’unico titolato a rappresentare i colleghi assunti con contratto di lavoro Fnsi-Aeranti Corallo ed iscritti al sindacato – alcun tipo di comunicazione relativa a dichiarati stati di crisi, tantomeno ha discusso, ipotizzato o concordato alcun verbale d’intesa sindacale”. “Considerata l’estrema gravità dei fatti – sottolinea Carlo Parisi – la Fnsi-Sindacato Giornalisti della Calabria chiede al Prefetto di Crotone, Vincenzo De Vivo, un autorevole intervento per l’urgente convocazione di un tavolo di confronto, presso l’Ufficio Territoriale del Governo, alla presenza di tutte le parti in causa, per discutere della delicata vertenza che, tra l’altro, nelle ultime ore ha fatto emergere ulteriori, gravissime, irregolarità”. Al prefetto De Vivo, dunque, “la richiesta di convocare un incontro, con connotazione di massima urgenza, alla presenza dei rappresentanti della Fnsi-Sindacato Giornalisti della Calabria e delle organizzazioni sindacali firmatarie dei contratti collettivi del personale tecnico e amministrativo, da tenere in Prefettura, Palazzo del Governo e garanzia per i lavoratori e per tutti i cittadini che credono ancora nella presenza dello Stato”.

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