NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Rimborsopoli: reazioni e commenti

     

     

    Rimborsopoli: reazioni e commenti

    29 giu 15 "Le vicende che hanno di fatto azzerato la Giunta regionale, indipendentemente dai futuri risvolti segnano un chiaro spartiacque". Lo afferma in una nota il consigliere regionale Giuseppe Mangialavori (CdL). "Questa breve esperienza di governo - aggiunge - giunge al capolinea nel peggiore dei modi. Rimborsopoli assume una duplice valenza: da un lato, giudiziaria, rispetto a cui resta ferma la presunzione di innocenza e l'attesa per l'accertamento definitivo da parte della Magistratura; dall'altro, però, vi è un profilo politico dalle ripercussioni enormi. L'annunciato azzeramento dell'esecutivo è di per sé eloquente. Ma che significa, preannunciare una 'Giunta di alto profilo'? Non è forse un'implicita ammissione di disistima politica verso quella nominata pochi mesi addietro? E tutto questo, non rappresenta un grave errore di valutazione? E l'invocato rinnovamento da parte dei vertici del Pd regionale? In mancanza dell'azione giudiziaria, in sostanza, sarebbe stato lecito attendersi la conservazione degli attuali assetti di potere? C'è un dato inconfutabile la compagine del presidente Oliverio non può essere disgiunta dall'attuale maggioranza che lo ha sorretto alle scorse elezioni regionali. Annunciare ai quattro venti chissà quali cambiamenti, magari in attesa che si plachino le acque, per poi ristabilire gli equilibri di sempre, sulla scia di consolidate prassi gattopardesche, sarebbe inutile e dannoso, per la Calabria e per i calabresi. La maggioranza sembra avviluppata su se stessa e la situazione attuale lascia presagire prospettive tutt'altro che luminose".

    “Non potevano che essere le dimissioni di Oliverio la richiesta del Movimento 5 Stelle e dei cittadini che si sono sentiti nuovamente traditi da questa classe politica”. Queste le dichiarazioni a freddo di Laura Ferrara unica europarlamentare calabrese. All'indomani dell'inchiesta Erga Omnes il quadro offerto è sconfortante. Non si discute sulla presunta innocenza degli “illustri” nomi coinvolti, in quanto è pur vero che non si tratta di sentenze in via definitiva. “È in discussione la totale mancanza di senso di responsabilità da parte di chi, relegando le proprie scelte a logiche di partito anziché di competenze, ha perso ulteriore tempo nominando in giunta chi dall'inchiesta sarebbe stato coinvolto, Nino De Gaetano, Carlo Guccione, Enzo Ciconte ed il Presidente del Consiglio regionale Antonio Scalzo. È il presidente Oliverio che deve rispondere nel merito rispetto a questo e l'unica risposta che può dare sono le sue dimissioni. Bisogna dare segnali a questa terra. Per questo a gran voce e da più parti si chiede ad Oliverio di fare un passo indietro”. “La Calabria – continua l'euro deputata – ha delle scadenze importanti anche con l'Europa, nella sua mini giunta Oliverio non aveva ancora affidato, fra l'altro, la delega alla Programmazione europea, i ritardi si accumulano su altri ritardi. In campagna elettorale aveva promesso ai cittadini che lo hanno eletto un cambio di rotta, invece a quasi otto mesi dalla sua proclamazione la Calabria non esce dall'impasse, peggio sprofonda nel pantano della scelleratezza della spesa di fondi pubblici. Inutile appellarsi al baluardo del garantismo perché non è questo il cuore della questione. Era stato preso un impegno preciso con i calabresi è stato completamente disatteso, vista la situazione di grave crisi e di bisogno di sviluppo mi sembra chiaro che non è questo il tempo delle seconde possibilità”.

    "Fa bene il vicesegretario Guerini a dire che in Calabria serve una nuova giunta ispirata a criteri di forte rinnovamento. Occore un cambiamento radicale e l'unico modo per farlo e' tagliare i rami secchi della vecchia politica e dare spazio ai giovani. Oliverio scelga le migliori professionalita' attingendo all'ampio bacino dei giovani disoccupati calabresi". E' quanto afferma Stefano Pedica del Pd. "Dopo rimborsopoli - aggiunge - è davvero arrivato il momento di cambiare verso in Calabria. Non si può tollerare un sistema politico corrotto che ha screditato l'intera regione. La nuova giunta dovrà essere il simbolo del cambiamento reale. E allora perche' non scegliere le migliori professionalità attraverso il curriculum? Ci sono tanti giovani disoccupati che non aspettano altro che dimostrare la loro bravura e mettersi a lavoro per cambiare la loro regione".

    "È evidente che il Pd in Calabria è nel caos più totale e non è corretto che i calabresi paghino sulla propria pelle il peso di scelte sbagliate e di uno scenario, ampiamente previsto in campagna elettorale vista l'accozzaglia politica della coalizione vincente, in cui i titolari dell'azione di governo sono da tempo distratti dalla ricerca di un equilibrio fra i vari interessi". Lo scrive in una nota Luigi De Rose, coordinatore regionale dei giovani di Forza Italia. "Ci troviamo di fronte ad uno tsunami - aggiunge - che non può, e non deve, lasciare indifferenti passando come un incidente di percorso, pur rimanendo nella posizione non forcaiola che da sempre distingue Forza Italia dai professionisti della doppia morale, sempre attenti a lucrare su situazioni di questo tipo. Nonostante tutta l'attenzione sia concentrata sul ciclone Erga Omnes ed augurandomi che la magistratura possa serenamente accertare le eventuali responsabilità degli indagati, non si può dimenticare che la Calabria è paralizzata nei suoi tanti problemi per via dell'immobilismo più totale al quale fin dall'insediamento del Presidente Oliverio siamo stati costretti ad assistere".

    "Fare politica vuol dire guardarsi intorno, interrogarsi sui problemi del tempo presente con uno sguardo lungimirante verso il futuro". E' quanto scritto in una nota dei Giovani Democratici di Crotone. "Fare politica da democratici - aggiunge - significa impegnarsi nel proporre un modo di gestire la cosa pubblica improntato ai valori della solidarietà, del rispetto e dell'amministrazione dei beni comuni. Essere giovani democratici significa avere un impegno da mantenere con costanza ogni giorno mettendo a disposizione, ciascuno a modo proprio la freschezza e l'entusiasmo della giovane età. Un entusiasmo che ultimamente viene messo a dura prova dalla scarsità e dalla pochezza della classe dirigente, regionale e locale, che è lo stesso Partito democratico ad esprimere. Un entusiasmo che dovrebbe essere la forza che agisce in prima linea contro la disaffezione della cittadinanza alla Politica e alle Istituzioni, quelle stesse istituzioni che, complice l'ultima inchiesta giudiziaria fattasi già caso politico col nome di "Rimborsopoli", sembrano interpretare solo l'interesse particolare dei soggetti che le occupano. I Giovani democratici di Crotone vogliono esprimere tutto il loro sdegno e sconforto verso una classe dirigente arida che, nel migliore dei casi, è colpevole di inerzia e scarsa attenzione e vigilanza verso quella zona grigia tra interesse dei singoli, malaffare e pubblica amministrazione. I militanti pretendono una reazione da parte del Presidente della Regione Mario Oliverio, una netta rottura con certe logiche che allontanano sempre di più la cittadinanza e i giovani dall'impegno politico per consegnarli alle incognite populiste e qualunquiste".

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore