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    Venti sanitari indagati per la morte del cineoperatore Anfuso

     

    Venti sanitari indagati per la morte del cineoperatore Anfuso

    29 giu 15 Venti tra medici ed infermieri, 5 in servizio nell'ospedale San Martino di Genova e 15 in quello di Reggio Calabria, sono stati raggiunti da avviso di garanzia emesso dalla Procura reggina per omicidio colposo nell'ambito dell'inchiesta sulla morte del cineoperatore della Rai Pino Anfuso. Anfuso, dopo un incidente avvenuto a Genova nei primi giorni del maggio scorso, era stato ricoverato nell'ospedale San Martino. Tornato in Calabria per la convalescenza, l'uomo aveva avuto un malore ed era stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Reggio Calabria, dove è morto, dopo tre giorni, alla fine di maggio, in seguito ad un'embolia polmonare. Erano stati i familiari a presentare un esposto chiedendo che la Procura accertasse le cause del decesso. Secondo indiscrezioni la morte di Anfuso potrebbe essere stata causata da una somministrazione errata di eparina, farmaco anticoagulante, che avrebbe provocato l'embolia polmonare risultata fatale. I familiari, nella loro denuncia, avrebbero contestato proprio la bassa quantità di farmaco prescritta.

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