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    Prendevano finanziamenti in Calabria e spostavano attrezzatura in Emilia

     

    Prendevano finanziamenti in Calabria e spostavano attrezzatura in Emilia, impresa denunciata dalla Gdf a Paola

    26 giu 15 Le Fiamme Gialle paolane, coordinate dal Comando Provinciale di Cosenza, nell’ambito di mirate attività svolte a tutela della spesa pubblica nazionale e comunitaria, in particolare dei finanziamenti alle imprese, hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria il rappresentante legale di una società per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e constatato l’irregolare impiego di sei lavoratori. L’impresa, infatti, era stata beneficiaria di un contributo pari a oltre quattro milioni di Euro. Gli investigatori hanno scoperto e monitorato movimenti di attrezzature e lavoratori che, a seconda della necessità, si spostavano dallo stabilimento principale (situato in Emilia Romagna) a quello cosentino : non una strategia imprenditoriale ma un mero escamotage finalizzato ad ottenere gli agognati fondi pubblici. In sostanza, per ottenere i finanziamenti era necessario ampliare l’impianto calabrese ed assumere lavoratori. In realtà le Fiamme Gialle hanno dimostrato che la produzione, solo in un primo momento localizzata nello stabilimento calabrese, era poi migrata, prima della scadenza dei termini previsti, a centinaia di chilometri dalla “zona depressa” per la quale Stato ed Unione Europea avevano stanziato i fondi. I militari hanno, in seconda battuta, approfondito l’esame sulla posizione contrattuale dei dipendenti dell’impresa controllata, constatando l’irregolare assunzione di sei lavoratori. Assunti con “contratto a progetto”, in realtà i dipendenti si sono ritrovati a svolgere mansioni da lavoratori subordinati: un espediente che consente di aggirare la norma in vigore prevaricando i diritti dei lavoratori. In seguito all’accertamento delle Fiamme Gialle il responsabile della società si è prodigato per la riassunzione del personale, ripristinando la linea di produzione dello stabilimento calabro: ciò impreziosisce ulteriormente l’operato dei militari e, potenzialmente, si riverbererà positivamente sul tessuto economico della provincia cosentina che, come il resto del nostro Paese, vive una particolare congiuntura negativa. L’operazione, in definitiva, rientra in un più ampio piano che vede un crescente impegno della Guardia di Finanza nel segmento del corretto utilizzo delle risorse pubbliche di origine nazionale o comunitaria che ha assunto, al pari della tutela delle entrate fiscali, un rilievo centrale per il Corpo per favorire la crescita del tessuto economico legale e trasparente della realtà imprenditoriale nazionale e locale. Il risultato di servizio testimonia una particolare attenzione operativa per tutte le più significative voci di spesa pubblica: dai contributi alle imprese di origine nazionale ed europea, ai finanziamenti del servizio sanitario nazionale a quelle relative al sistema previdenziale, con il fine ultimo di garantire una sempre maggiore equità nella distribuzione delle risorse pubbliche.

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