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    Dopo il tentativo di suicidio scatta la solidarietà ai dipendenti della Provincia di Vibo

     

    Dopo il tentativo di suicidio scatta la solidarietà ai dipendenti della Provincia di Vibo

    25 giu 15 Dipendenti della Provincia di Vibo senza stipendio da mesi per via delle improvvide operazioni di amministratori senza scrupoli sono all'esasperazione. Due giorni fa la protesta sopra il tetto dell'Ente. Ieri il tentativo di suicidio di una dipendente che non potendo pagare il mutuo ha avuto pignorata la casa dalla banca. Una situazione simbolo che mette a nudo un'emergenza senza precedenti. Oggi dallaCgil è partita una iniziativa di solidarietà. Tutte le Provicne d'Italia, inoltre, si stanno mobilitanto per una raccolta straordinaria di fondi. La situazione è davvero critica.Intanto il presidente Oliverio incontra il sottosegretario Lotti:

    "Il presidente della Regione Mario Oliverio, a Roma per importanti impegni istituzionali, continua a seguire con grande apprensione l'evolversi della protesta dei dipendenti della Provincia di Vibo Valentia ormai giunta al terzo giorno consecutivo". E' quanto si afferma in una nota dell'ufficio stampa della giunta regionale. "Come è noto una delegazione di questi lavoratori, esasperata perché non più in condizione di affrontare le scadenze quotidiane e di far fronte alle spese minime di sopravvivenza - prosegue la nota - nei giorni scorsi è salita sul tetto dell'edificio che ospita l'Ente e minaccia azioni eclatanti. Il Governatore, che è in continuo contatto con il consigliere regionale Michele Mirabello che lo tiene costantemente informato sull'evolversi della situazione, questa mattina ha incontrato nella Capitale il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, on. Luca Lotti, a cui ha espresso forte preoccupazione per questa vicenda che riguarda 372 dipendenti che non percepiscono lo stipendio da diversi mesi a causa del grave dissesto finanziario dell'Ente. Oliverio ha informato il sottosegretario sul fatto che, per circa due anni, sebbene con notevoli difficoltà e senza alcuna regolarità a causa della situazione di dissesto, la Provincia è riuscita a retribuire i lavoratori". "Negli ultimi cinque mesi, però - ha spiegato il presidente della Giunta regionale - le casse e le risorse dell'Ente non consentono più l'erogazione degli stipendi e, soprattutto negli ultimi giorni, stiamo assistendo ad una evidente esasperazione degli animi ed ad una degenerazione della protesta per la quale si cominciano a temere possibili disordini o incidenti che finora, per fortuna, sono stati scongiurati. Il Consiglio Regionale della Calabria nella seduta del 16 giugno ha licenziato le 'disposizioni urgenti per l'attuazione del processo di riordino delle funzioni a seguito della legge 7 Aprile 2014 n. 56', attraverso le quali ovviamente solo una parte del personale attualmente in carico all'Ente transiterà nei ruoli regionali (da una proiezione circa 90 su 372) consentendo in prospettiva solo un parziale alleggerimento dello stato di difficoltà finanziaria. Come Regione non possiamo fare di più. A questo punto deve intervenire lo Stato. Ti chiedo - ha concluso Oliverio rivolgendosi a Lotti - di valutare insieme al Governo qualsiasi ipotesi di intervento che consenta di sollevare l'Ente dalle suddette difficoltà finanziarie e ridare serenità ai lavoratori ed alle loro famiglie".

    Aiuti da tutte le Province. "Su sollecitazione della Funzione pubblica nazionale e delle tante disponibilità pervenute dalle Rsu e dai dipendenti di tutte le provincie italiane, la Camera del lavoro di Vibo Valentia si sta adoperando ad istituire un Fondo a sostegno dei dipendenti della Provincia di Vibo che versano in difficili condizioni economiche". Lo rendono noto il segretario generale della Cgil Calabria Michele Gravano e quello provinciale di Vibo Valentia Luigi Denardo in merito alla protesta dei dipendenti della Provincia di Vibo che da tre giorni stanno occupando gli uffici dell'ente. Alcuni di loro sono saliti sul tetto. "E' stata data la massima disponibilità collaborativa dalla Banca di Credito Cooperativo vibonese nonché da Libera e dalla Caritas - prosegue la nota dei sindacalisti - di facilitare, per le rispettive competenze, l'acquisizione dei fondi e la loro distribuzione secondo le priorità e le necessità più gravi. I dipendenti di tutte le Provincie italiane, nonostante anche per loro gravano le molteplici difficoltà di una legge che ha stravolto il sistema istituzionale delle Autonomie provinciali, sentono forte il dovere, avendo ancora almeno qualche disponibilità stipendiale, di aiutare quei casi estremi di disagio economico e familiare che proprio nella Provincia di Vibo Valentia hanno indotto a reazioni estreme e disperate". "Nei prossimi giorni - concludono Gravano e Denardo - valuteremo, con tutte le strutture della Cgil calabrese, ulteriori forme concrete di solidarietà".

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