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    Legambiente in cattedra "Finalmente legge su ecoreati"

     

     

    Legambiente in cattedra "Finalmente legge su ecoreati"

    19 giu 15 "La pressione che Legambiente, con un vero e proprio cartello di venticinque associazioni ambientaliste, ha fatto sul Parlamento e Governo ha portato alla legge sugli ecoreati che aspettavamo da ben ventuno anni e che fino all'ultimo qualcuno ha cercato di bloccare". Lo ha detto il vicepresidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani nel corso della sua lezione ad alcuni studenti dell'università Magna Grecia di Catanzaro. "Fino alla nuova legge - ha aggiunto Ciafani - approvata da poco, non era possibile punire veramente chi commetteva reati ambientali. Questo perché quel genere di reato veniva punito con contravvenzioni e non con pene detentive. Di conseguenza i magistrati avevano le mani legate e, non potendo utilizzare mezzi necessari al contrasto, come le intercettazioni ad esempio, cercavano di perseguire gli ecomafiosi con degli escamotage, unico problema la prescrizione che in quei casi avveniva in maniera più rapida. Oggi chi inquina commette un reato grave e per questo verrà punito severamente". Ciafani ha parlato anche della Calabria e di alcuni casi, come la Pertusola di Crotone. "L'illegalità ambientale, che voi conoscete bene, considerati i casi come Crotone, ma non solo, basti pensare - ha aggiunto - alle denunce fatte in Aspromonte molti anni fa, non deriva direttamente dall'ecomafia. Le ecomafie sono al servizio di chi realmente commette il danno ambientale e cioè alcune industrie che vogliono continuare a ridurre i costi dello smaltimento e per farlo si rivolgono alle ecomafie. Per questo le nostre più grandi alleate nella battaglia sugli ecoreati sono state le industrie legali, perché ormai la concorrenza sleale era divenuta insostenibile per loro".

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