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    Rapporto BankItalia sulla Calabria,lieve ottimismo

     

    Rapporto BankItalia su Calabria, lieve ottimismo. Cala export,occupazione bassa

    16 giu 15 Dopo l'"annus horribilis" 2013, cominciano a manifestarsi, nel 2014, anche in Calabria, i primi, timidi, segnali di attenuazione della crisi. E' quanto emerge dal rapporto su "L'economia della Calabria" della Banca d'Italia presentato stamani a Catanzaro nella sede del Dipartimento di Scienze Giuridiche, Storiche, Economiche e Sociali dell'Università Magna Grecia. I contenuti del documento relativo al 2014 sono stati illustrati ai giornalisti dal direttore della filiale regionale dell'Istituto Luisa Zappone e da Giuseppe Albanese, Iconio Garrì e Antonio Covelli. Se è vero che la crisi non molla la presa, come confermano le stime di Prometeia secondo cui il Pil regionale è diminuito dell'1,8%, meno dell'annualità precedente, attestando un calo complessivo, rispetto al 2007, pari a 15,5 punti, per gli esperti di Bankitalia, affiorano comunque segnali di "cauto ottimismo". Ancora negative rimangono le performance del fatturato dell'industria che ha ristagnato; riduzioni ulteriori si registrano per l'export e per il settore delle costruzioni mentre permane in affanno il terziario gravato dalla debolezza dei consumi delle famiglie e dalla nuova contrazione della domanda turistica. Nel settore dei trasporti, inoltre, si è interrotta la ripresa del traffico container nel Porto di Gioia Tauro. A fronte di questo va rilevato il dato dell'occupazione che mette in mostra un lieve recupero valutato intorno allo 0,8% e che si pone come incoraggiante "inversione di tendenza". "Abbiamo attraversato una crisi intensissima - ha detto Luisa Zappone - che sembra però avere toccato il punto più basso nel 2013. Per il 2014, infatti, si manifesta qualche segnale leggermente positivo sia per quanto concerne l'occupazione, sia per il fermento che si coglie nel mondo imprenditoriale testimoniato dal saldo tra nuove iscrizioni e cessazioni che è positivo. A questo si aggiunga l'emergere di 'start up' innovative in settori diversi ma prevalentemente nell'informatica, nella comunicazione e nei servizi. Altro elemento, non solo calabrese, che va sottolineato è quello relativo alla struttura delle banche. In definitiva, potrebbero esserci le premesse perché tutti questi deboli segnali trovino conferma". Successivamente il documento, frutto del lavoro dell'equipe di Bankitalia, è stato illustrato dal direttore Zappone nel corso di un'iniziativa alla presenza del rettore dell'Università di Catanzaro Aldo Quattrone, di Luigi Cannari, capo del Servizio analisi statistiche-Banca d'Italia e di Giuseppe Albanese, responsabile del Nucleo Aret di Catanzaro-Banca d'Italia. Ai lavori, moderati da Annarita Trotta, docente di Economia degli intermediari finanziari, sono intervenuti anche Natale Mazzuca, presidente Unindustria Calabria; Diego Fasano, presidente Connexxa srl, Vittorio Daniele, docente di politica economica dell'ateneo.

    Occupazione bassa ma c'è recupero. Resta su livelli sempre bassi anche se manifesta qualche flebile segnale di recupero (+ 0,8) l'occupazione in Calabria. Lo rileva il rapporto di Bankitalia sull'economia regionale presentato oggi a Catanzaro. "Le difficoltà del mercato del lavoro - è scritto nel documento - si sono ancora manifestate attraverso andamento differenziati per fasce di età: l'occupazione è scesa sia per i giovani tra i 15 e i 34 anni (-1%), sia per gli individui tra i 35 e i 54 anni (-2,3%); è invece significativamente aumentata per i lavoratori di 55 anni ed oltre (12,1%), anche in relazione all'allungamento della vita lavorativa a seguito delle recenti riforme pensionistiche. Gli occupati sono calati tra i soggetti in possesso al più delle licenza media (-0,3%), mentre per i laureati si registra un aumento del 4%. La risalita ha riguardato soltanto i lavoratori dipendenti ed è stata più intensa per le tipologie contrattuali a tempo determinato. L'occupazione è aumentata nell'industria in senso stretto e nei servizi mentre il settore agricolo e le costruzioni hanno registrato ulteriori riduzioni. Il tasso di occupazione si mantiene più elevato in provincia di Catanzaro, mentre Cosenza e Vibo Valentia registrano tassi minori anche a causa del forte calo occorso dal 2007". "Quello che è più rilevante soprattutto in Calabria dove dal 2007 al 2014 abbiamo perso settantamila posti di lavoro - ha commentato il direttore della filiale di Bankitalia, Luisa Zappone - è il dato sull'occupazione che, dopo sei anni consecutivi, dimostra un segno positivo. Abbiamo un dato che è più 0,8 che non è importante ma si pone come un significativo segno di inversione di tendenza di un'occupazione che ricomincia a crescere. Mentre negli altri anni è stato sottolineato come in Calabria ci fosse il tasso di occupazione più basso in assoluto tra le regioni italiane e meridionali, al di sotto del 39% questo aumento degli occupati ha consentito una crescita che porta la regione al 39,3%".

    Calo del 6.3% dell'edilizia. E' pari al 6,3% il nuovo calo che, nel 2014, si registra in Calabria nel settore delle costruzioni. Lo attestano i risultati dell'ultimo rapporto di Bankitalia sull'economia in Calabria. Nell'ultimo anno, è detto nel rapporto, si è registrata una nuova riduzione del numero di imprese operanti nel settore: secondo le informazioni di Infocamere-Movimprese, il saldo tra iscrizioni e cessazioni è stato pari al -2% del totale delle imprese attive all'inizio dell'anno. Nel comparto delle opere pubbliche, un impulso espansivo, chiarisce il rapporto "potrebbe provenire dalla ripresa dei bandi per opere da realizzare in Calabria", il cui importo complessivo, secondo le informazioni fornite dal Cresme, è più che raddoppiato nel 2014. Ad influenzare questo dato la pubblicazione di alcuni bandi di importo rilevante, che includono, tra gli altri, alcuni lavori sul tratto cosentino dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria. L'attività del settore delle costruzioni ha continuato, inoltre, a risentire negativamente dell'andamento delle transazioni di immobili. Secondo i dati dell'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia delle entrate, le compravendite in regione nel 2014 hanno subito un nuovo intenso calo (-7,8%). Considerando soltanto i comuni capoluogo di provincia, le transazioni sono invece lievemente cresciute per la prima volta dal 2009,dell'1,1%.

    Cala export, male agroalimentare. Nel 2014 le esportazioni di merci dalla Calabria si sono ridotte dell'8,1%. Dal 2007 la flessione è stata complessivamente del 24,8% mentre il settore a livello nazionale ha recuperato e superato i livelli pre-crisi. Lo rileva il rapporto di Bankitalia sull'economia calabrese. Il calo - riporta il documento - ha riguardato sia le vendite verso l'Ue (- 1%) sia quelle verso altri Paesi (-12,9%). Alla dinamica negativa ha contribuito soprattutto l'andamento del settore metallurgico che ha riflesso le minori esportazioni di metalli preziosi. L'export di prodotti agroalimentari è diminuito, in controtendenza con quanto registrato negli anni precedenti, mentre sono cresciute le esportazioni di prodotti chimici. "Si tratta - ha detto il direttore di Bankitalia, Luisa Zappone - di una riduzione abbastanza consistente. Mentre in passato, ad esempio, l'agroalimentare aveva dimostrato di sapersi ritagliare degli spazi, il 2014 da questo punto di vista non è andato molto bene".

    Cala traffico container. E' del 3,8% il calo del traffico di container dal porto di Gioia Tauro nel 2014, dopo la ripresa registrata nel biennio precedente. E' quanto riporta il rapporto di Bankitalia sull'economia calabrese che cita i dati dell' Autorità portuale. "Anche il trasbordo di autoveicoli - è detto nel documento - è risultato in netta riduzione, dopo la forte crescita del 2013. Nel corso dell'anno non si sono registrati significativi avanzamenti sui progetti che mirano allo sviluppo del porto e dell'area circostante". Sempre in materia di trasporti, il rapporto di Bankitalia mette in evidenza la crescita del numero di passeggeri in transito negli aeroporti calabresi attestata all'8% anche in connessione con l'aumento del numero dei voli negli scali della regione. "In particolare - riporta il rapporto - sono aumentati i passeggeri sui voli nazionali (10,3%) mentre sono diminuiti quelli provenienti dall'estero -6,4% L'aumento ha riguardato sia l'aeroporto di Crotone che è tornato ad operare durante l'anno, mentre ha continuato a ridursi il traffico a Reggio Calabria".

    Prevale aggregazione banche. Nel 2014 il numero di banche presenti in regione con almeno uno sportello si è ridotto di tre unità, scendendo a 30. La riduzione è riconducibile alle banche con sede legale in regione il cui numero si è ridotto da 16 a 12 per effetto di tre operazioni di aggregazione e dell'uscita dal mercato di una banca di credito cooperativo. Lo rileva i rapporto di Bankitalia sullo stato dell'economia regionale. E' proseguito, in linea con l'andamento rilevato a livello nazionale, il processo di razionalizzazione della rete degli sportelli operativi iniziato nei primi anni della crisi. Nel 2012 il numero di sportelli si è ridotto di 13 unità (a 465) ad opera dei principali gruppi bancari che operano in regione, comportando anche un calo dei comuni serviti da banche (da 175 a 171). "Registriamo la tendenza - ha detto il direttore della filiale calabrese di Bankitalia, Luisa Zappone - all'aggregazione che riguarda tanto i grossi gruppi bancari ma anche le banche popolari oggetto di riforma e il sistema delle banche di credito cooperativo che è impegnato in un'autoriforma importante. In Calabria, anche negli anni della crisi, il sistema delle Bcc ha dimostrato di continuare a finanziare le piccole imprese. E' positivo il processo in atto nelle Bcc per le quali, mentre in passato abbiamo registrato procedure concorsuali e liquidazioni adesso si stanno notevolmente rafforzando in modo da essere pronte ad affrontare il futuro e sostenere l'economia con maggiore forza".

    Turismo in calo del 3%. In Calabria sono diminuite del 3%, nel 2014, le presenze turistiche negli esercizi ricettivi. Il dato è contenuto nel rapporto di Bankitalia sull'economia regionale. "La flessione, che prosegue la tendenza negativa in atto dal 2012 - è detto nel rapporto - ha riguardato oltre che gli italiani (-3,1%) anche la componente straniera (-2,7%), dopo la fase di crescita che aveva caratterizzato gli ultimi anni. Secondo l'indagine sul turismo internazionale della Banca d'Italia, la spesa per le vacanze dei viaggiatori stranieri in Calabria nel 2014, sarebbe diminuita del 13,3% a fronte di un aumento registrato nel mezzogiorno e in Italia, rispettivamente 12,5 e 5,3%.

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