NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Gabrielli inaugura l'anno accademico all'Unical

     

    Gabrielli inaugura l'anno accademico all'Unical; Rettore Crisci "Siamo un Ateneo sperciale"

    20 gen 15 Il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, ha inaugurato l'anno accademico dell'Unical, l'Università della Calabria, con una lectio magistralis sul tema "La società dei rischi e delle emergenze". "In materia di problemi ambientali e di rischi - ha detto Gabrielli - il nostro livello di conoscenza è cresciuto e migliorato sensibilmente: oggi conosciamo molto meglio di trenta, quaranta anni fa il nostro territorio, i rischi naturali e antropici presenti, i fenomeni di crisi a essi collegati, le dinamiche dei processi, le conseguenze dei fenomeni e delle nostre reazioni. Ma è diventata insopportabile la nostra incapacità di trasformare la conoscenza in consapevolezza, in criteri di scelta evidenti nella loro necessità e urgenza per l'uso delle risorse disponibili per quanto scarse". Nel suo intervento il Capo della Protezione Civile ha anche evidenziato che "i soli rischi idrogeologico e sismico, ai livelli che raggiungono in Calabria, richiederebbero interventi per decenni, per importi commensurabili a frazioni importanti del Pil italiano più che del bilancio dello Stato. Il discorso vale, a maggior ragione, per l'insieme delle regioni italiane e per l'intera gamma dei rischi naturali antropici con i quali conviviamo. Non occorre che vi dica che se solo avessi potuto promettere qualcosa, far balenare qualche prospettiva di fondi da usare, di risorse da mettere su qualche importante nuovo programma probabilmente non avrei resistito alla tentazione di vendermi anche solo modestissime risorse come contributo importante. In realtà non dispongo di un soldo, faccio lo slalom tra la spending review e tagli lineari improvvisi motivati dal fabbisogno di risorse per altri problemi urgenti. Anche per questo sono venuto qui, dove vive uno dei malati d'Italia più gravi, la vostra regione, a chiedere aiuto". Infine alle domande dei giornalisti che gli chiedevano se sarà potenziata la protezione Civile in Calabria, Gabrielli ha risposto: "è un invito che ho rivolto al Presidente della Regione, che con la sensibilità istituzionale che lo contraddistingue, mi ha assicurato una particolare attenzione nell'ambito del suo mandato alla Protezione civile".

    Crisci: Siamo un'Ateneo speciale."L'apertura di un nuovo anno accademico è un appuntamento istituzionale, per alcuni versi rituale, che offre però due occasioni importanti: riflettere su quanto costruito negli anni che ci lasciamo alle spalle e condividere, in un momento di apertura e dialogo con il territorio, le prospettive di sviluppo future che abbiamo davanti". Lo ha detto il Rettore dell'Università della Calabria, Gino Mirocle Crisci, nel corso della cerimonia di inaugurazione dell'Anno accademico. "La legge che ha istituito l'Università statale in Calabria - ha aggiunto - è del 1968 e quattro anni più tardi si avviava qui ad Arcavacata l'attività accademica. Nata per ospitare quattro Facoltà e accogliere nei suoi corsi di laurea 12 mila studenti, l'Università della Calabria è cresciuta, in 43 anni, in numeri e strutture, estendendosi su 200 ettari di superficie. Questa Università, l'ho ripetuto più volte nel corso della campagna elettorale due estati fa, è speciale. Lo è grazie al suo Campus, il più grande d'Italia, che realizza il carattere residenziale dell'Ateneo, previsto dalla legge istitutiva del '68. La vita del campus è una sfida ancora oggi, una sfida che abbiamo raccolto, in un contesto economico difficile e, spesso, proibitivo, mantenendo all'interno dell'università la faticosa e problematica gestione del grande patrimonio immobiliare delle residenze. Credo però che nel tempo l'Università della Calabria sia diventata addirittura qualcosa di molto più importante. Una città universitaria, per dimensioni, popolazione (abbiamo circa 2 mila studenti residenti, che presto diventeranno 2.800, ed oltre 30 mila iscritti), quattro mense che presto diventeranno cinque, un centro sanitario, un grande centro sportivo, in cui vengono praticate 38 diverse discipline, un asilo, due teatri, il cui ruolo è andato crescendo negli ultimi tempi, fino a diventare un punto di riferimento per la vita culturale delle città di Rende e Cosenza e un modello di gestione per l'intera regione. E ancora: il sistema bibliotecario più grande del Mezzogiorno, tre anfiteatri, due sale cinematografiche, che a breve andranno in funzione con il duplice scopo di servire la cittadella universitaria e tutto il comprensorio circostante. Confidiamo, inoltre, di poter attivare nuovi servizi nel prossimo futuro: un supermercato, una farmacia, un bar ristorante, numerose attività commerciali, che miglioreranno la qualità della vita dei nostri studenti all'interno del Campus". "Ma l'Università della Calabria - ha proseguito Crisci - è speciale anche perché è nata con una missione ben precisa: rappresentare il motore di sviluppo della regione. È una missione ancora attuale? Direi di sì. Anzi, oserei affermare che solo oggi si stanno creando le condizioni per la piena realizzazione di questo obiettivo. Un traguardo che si raggiunge lavorando con impegno crescente su tre direzioni. La prima è quella della didattica. Quando è stato istituito, questo ateneo aveva quattro Facoltà: Lettere e filosofia, Scienze matematiche, fisiche e naturali, Ingegneria e Scienze economiche e sociali, cui poi si sono aggiunte Scienze politiche e Farmacia. Nelle intenzioni dei fondatori l'Unical doveva formare tecnici con solide competenze logiche e scientifiche, e moderni umanisti in grado di aiutare la regione nella sfida dello sviluppo e di accelerare i processi democratici. La fiducia nel sapere, come leva per la crescita di un'intera società. Oggi l'offerta formativa dell'Unical è molto articolata: comprende 32 lauree triennali, 38 lauree magistrali, 5 lauree magistrali a ciclo unico, masters, corsi di perfezionamento, Tfa, e via discorrendo. Il compito formativo dell'Università della Calabria, però, non si fermava e non si ferma qui". "Naturalmente questo Ateneo - ha concluso - può fare ancora molto, su vari fronti. In questi anni abbiamo registrato un'interazione insufficiente e limitata con il territorio, ma i segnali dell'ultimo periodo ci dicono che il clima sta mutando e l'Università della Calabria, in sinergia con gli altri Atenei calabresi, è pronta a mettere a disposizione tutte le proprie competenze tecniche e scientifiche".

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore