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    Ripreso a Reggio il processo a Scajola, ex ministro in aula

     

     

    Ripreso a Reggio il processo a Scajola, ex ministro in aula

    07 gen 15 E' ripreso, davanti ai giudici del Tribunale di Reggio Calabria, il processo a carico di Claudio Scajola, accusato di procurata inosservanza della pena perché, secondo la Dda di reggina, avrebbe favorito la latitanza dell'ex deputato di Fi Amedeo Matacena, condannato in via definitiva a 3 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, ed attualmente a Dubai. Così come è avvenuto nelle precedenti udienza, l'ex ministro dell'Interno è presente in aula. Insieme a Scajola è imputata nel processo con rito ordinario Maria Grazia Fiordalisi, segretaria di Matacena. In abbreviato - domani è prevista un'altra udienza - vengono invece giudicati Chiara Rizzo, moglie di Matacena; Martino Politi, indicato come il factotum dell'armatore, e Roberta Sacco, l'ex segretaria di Scajola. Nell'udienza di oggi è prevista la deposizione di Nando Papaleo, uno dei funzionari della Dia che ha condotto le indagini coordinate dal pm della Dda reggina Giuseppe Lombardo e dal sostituto procuratore nazionale antimafia Francesco Curcio.

    Investigatore ricostruisce prime fasi indagini. E' stata dedicata all'audizione del vicequestore della Polizia di Stato Nando Papaleo, per anni in forza alla Dia di Reggio Calabria, l'udienza di oggi del processo a carico dell'ex ministro Claudio Scajola. Papaleo è uno degli investigatori che ha condotto le indagini. Rispondendo alle domande del pm della Dda Giuseppe Lombardo, il funzionario di polizia ha illustrato una parte della corposa informativa inviata alla Procura. In particolare, Papaleo ha parlato di una serie di operazioni poste in essere, secondo l'accusa, perché una "rete" di protezione potesse essere organizzata per favorire la latitanza dell'ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena. L'investigatore si è soffermato soprattutto sull'apertura di un conto finanziario in favore di Matacena nelle isole Seychelles - dove l'ex deputato ha trascorso la prima parte della latitanza prima di spostarsi a Dubai - e sulla ramificazione delle società di comodo attraverso le quali Matacena, sempre secondo l'accusa, aveva, in consorzio con altre imprese, vinto appalti per importanti opere pubbliche a Reggio Calabria, come la realizzazione del tapis roulant e della ristrutturazione del lungomare. Il processo è stato poi aggiornato al 28 gennaio prossimo.

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