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    Minacce a Libera, reazioni e commenti

     

     

    Minacce a Libera, reazioni e commenti

    24 feb 15 La Confesercenti provinciale di Reggio Calabria ed Sos Impresa esprimono, in una nota, la "massima solidarietà a Mimmo Nasone, referente di Libera, per la vile intimidazione ricevuta". "È sul fronte delle battaglie civili e per la costante battaglia nei confronti dell'illegalità e della violenza mafiosa - aggiungono - che abbiamo percorso strade analoghe, e leggere le brutalità di quelle parole indirizzate ad uno degli esempi più apprezzati di onestà, correttezza ed impegno sul fronte dell'antimafia ci colpisce in maniera drammatica. Paradossalmente la struttura del messaggio lascia attoniti e sconcertati. Segnali come questo rendono ancora più consapevoli che la strada da percorrere è tanta, e, pur comprendendo l'irreale stato d'animo che attanaglia Mimmo, restiamo sempre più convinti che la strada da perseguire è unica ed irrinunciabile. Tenere dritta la barra e muoversi, tutti insieme, contro questo spregevole sistema che umilia l'uomo, è questo il sentimento che nasce in noi, ancora più forte, ancora più consapevole. Siamo accanto a te ed a tutti gli imprenditori liberi, ancora di più adesso.

    "La Calabria non cederà mai alla sfiducia. Il popolo degli onesti, che è la stragrande maggioranza, non si lascerà mai demoralizzare. Mai! Neppure davanti a questa ultima minaccia rivolta al Coordinatore regionale Mimmo Nasone di Libera Calabria". Lo afferma il presidente della Coldiretti Calabria, Pietro Molinaro. "A Mimmo Nasone e all'Associazione Libera - aggiunge Molinaro - va tutta la nostra solidarietà anche perché sempre di più con determinazione e coraggio abbiamo la responsabilità di far progredire territori e paesi, sottraendoli al controllo criminale delle mafie creando lavoro dignitoso per i giovani e occasioni di sviluppo pulito e giusto".

    La Segretaria generale della Consulta diocesana delle Aggregazioni Laicali, Alda Modafferi, e l'Assistente ecclesiastico Umberto Lauro, unitamente a tutti i componenti del Comitato di Presidenza, "esprimono - è detto in un comunicato - la loro affettuosa e solidale vicinanza al carissimo Mimmo Nasone, membro del Direttivo della Consulta che, a causa del suo impegno per la difesa della legalità e della giustizia, è stato fatto oggetto di vigliacche intimidazioni e gravi minacce con una missiva indirizzata al sindaco di Palizzi, Walter Scerbo, sindaco di un paese che Mimmo ama tanto, per cui tanto si è speso e si spende ricevendone in cambio stima e riconoscenza, tanto da esser e stato insignito della cittadinanza onoraria". "Le ignobili espressioni usate, evidentemente tese ad infiacchire l'operato di chi agisce per la rinascita e il riscatto della nostra terra e per dare una speranza di rinnovamento ai giovani e a tutti i cittadini onesti che soffrono sulla loro pelle la piaga della 'ndrangheta - aggiungono - non devono e non possono essere accettate da chi crede nei valori civili e cristiani. Il Comitato di presidenza della Consulta delle Aggregazioni laicali, schierandosi accanto a Mimmo Nasone, all'Associazione Libera, e a tutti i cittadini onesti, colpiti personalmente dalle pesanti parole, ribadisce il suo impegno quotidiano per l'affermazione della legalità e per la sensibilizzazione e la formazione delle coscienze, perché nelle nostre terre si possa guardare con fiducia al futuro, liberi dal giogo opprimente e soffocante della 'ndrangheta in tutte le sue forme ed espressioni".

    "Desideriamo esprimere piena solidarietà e vicinanza al coordinatore regionale di Libera Calabria, Mimmo Nasone, per le gravi minacce subite". Lo dichiarano i parlamentari del Movimento 5 Stelle Paolo Parentela, Laura Ferrara, Federica Dieni, Nicola Morra e Dalila Nesci. "Vorremmo non dover esprimere solidarietà - aggiungono - perché significherebbe una maggiore presenza dello Stato in Calabria, che vorrebbe dire anche una legislazione seria e di contrasto alla 'ndrangheta ed alle altre organizzazioni criminali che operano sul territorio nazionale. I calabresi coraggiosi che ogni giorno lottano contro la 'ndrangheta sognano una Calabria libera dal malaffare ed una politica lontana dalle logiche delle 'ndrine, che però non ha altrettanto coraggio nell'allontanare dai propri partiti gente che agisce spesso insieme ai mafiosi, a cui si rivolgono durante le campagne elettorali. Nasone e Libera devono continuare senza paura la loro lotta contro la 'ndrangheta, ma devono sentire il supporto di cittadini ed istituzioni, fondamentali per infondere il giusto coraggio a chi rischia di pagare con il prezzo più alto la propria azione di contrasto verso le organizzazioni criminali. La Calabria ha bisogno di più gente coraggiosa e meno uomini d'onore".

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