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    Minacce a Libera, coro di solidarietà

     

     

    Minacce a Libera, coro di solidarietà

    23 feb 15 La presidente della Commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi, ch oggi ha guidato una delegazione a Catanzaro per alcune audizioni, ha manifestato la solidarietà dell'organismo al coordinatore regionale di Libera Calabria Mimmo Nasone, raggiunto nei giorni scorsi da una lettera di minacce. "L'ho sentito stamani - ha detto la Bindi - e lo stesso hanno fatto i componenti calabresi della Commissione".

    Il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio - informa una nota dell'Ufficio stampa della Giunta - nell'esprimere la sua solidarietà a Mimmo Nasone per le minacce ricevute, ha detto che "quanto è accaduto al coordinatore di Libera Calabria è l'esatta rappresentazione di una doppia Calabria". "Da una parte - aggiunge Oliverio - coloro che contro la cultura mafiosa operano quotidianamente, promuovendo lo sviluppo dei territori nel segno della legalità e della trasparenza e dall'altra una Calabria, minoritaria e malvoluta, che cerca di imporre, con la forza della violenza e delle minacce, un'arretratezza culturale causa di povertà sociale ed economica. Contro quest'ultima è necessario impegnarsi fin da subito attivando, stimolando e sostenendo ogni possibile azione di contrasto a tutte le mafie. Nelle pubbliche amministrazioni come nell'economia, nello sport, nella sanità ed in ogni altro ambito promuoveremo una rete di riscatto dal malaffare che renda impossibile la penetrazione malavitosa per i pochi soggetti che vorrebbero imporla". "Immagino, inoltre - conclude il presidente della Regione - di dare forma ad un progetto a lungo termine per la scuola primaria che coinvolga tutte le realtà presenti in Calabria in tema di lotta alle mafie, consapevole che la cultura della prepotenza e della sopraffazione debba essere debellata lì dove inizia a prendere forma".

    "Esprimo la mia incondizionata solidarietà a Mimmo Nasone a seguito della vile missiva recapitatagli in questi giorni. Conoscendolo, sono convinto che tale gesto costituisca un ulteriore pungolo, ove mai ce ne fosse bisogno a procedere nel limpido percorso intrapreso in questi anni da lui e da tutta l'associazione Libera in questi anni". Lo afferma, in una dichiarazione, il deputato del Pd Demetrio Battaglia.

    "L'ennesima e veemente minaccia di cui è rimasto vittima in questi giorni il coordinatore regionale di Libera Calabria, Mimmo Nasone, mi colpisce proprio e soprattutto per la violenza con cui uno o più vigliacchi hanno scelto di mettere a segno il loro piano; nascondendosi dietro una lettera contenente una lunga serie di minacce e mortificazioni". Lo afferma, in una nota, Sebi Romeo, capogruppo del Pd in Consiglio regionale. "Minacce che sono certo, conoscendo personalmente Nasone - aggiunge - che in alcun modo riusciranno a rallentare la sua instancabile opera. Così come sono certo che gli organi inquirenti e la magistratura individueranno e puniranno i colpevoli di tale inaccettabile gesto, perpetrato ai danni di persone particolarmente impegnate ed esposte a favore della cittadinanza e contro tutte le mafie. Personalmente, mi attiverò affinché la Regione Calabria assuma e sostenga forti ed innovativi provvedimenti su temi tanto importanti per un territorio come quello calabrese, fortemente segnato dal malaffare e da una criminalità diffusa".

    "Ho avuto la fortuna di collaborare con Mimmo Nasone durante la mia esperienza di presidente della Commissione contro la 'ndrangheta del Consiglio Regionale della Calabria". Lo afferma l'ex consigliere regionale Salvatore Magarò. "Sono tanti - aggiunge - i provvedimenti legislativi e le iniziative istituzionali scaturite da questa sinergia, che si è tra l'altro concretizzata anche nella inaugurazione della Bottega della Legalità di Palazzo Campanella. Per questo sono particolarmente turbato dalle minacce indirizzate al coordinatore di Libera Calabria".

    "Sdegno e solidarietà". Questi i sentimenti, è detto in una nota, che hanno pervaso i cooperatori di Legacoop Calabria alla notizia della minaccia di morte al coordinatore regionale di Libera, Mimmo Nasone. "Minacciare Libera - si aggiunge - vuol dire minacciare tanti di noi, tanti cooperatori che nei più vari ambiti si sono messi in gioco. Cittadini che non si limitano a manifestare, a indignarsi o commuoversi, ma che hanno scelto di agire, di trasformare il loro 'no' alle mafie in un impegno quotidiano per la libertà e la dignità di tutti i calabresi, di tutta la società civile. Minacciare Libera vuol dire anche minacciare i tanti cooperatori, spesso giovani, che hanno deciso di investire la loro stessa vita in attività produttive o di carattere sociale proprio su quei terreni confiscati alla criminalità organizzata".

    Il segretario generale di Slow Food Italia Daniele Buttignol e il presidente di Slow Food Calabria Nicola Fiorita esprimono sostegno e solidarietà a Mimmo Nasone, coordinatore di Libera Calabria, e a quanti si impegnano nella gestione dei terreni e dei beni confiscati alle mafie. "Le intimidazioni e le minacce - affermano Buttignol e Fiorita - non devono indebolire il messaggio di giustizia sociale di cui Libera è portatrice. La generosa e lucida azione di Libera Calabria sta dando molti frutti, migliorando la consapevolezza della società civile e favorendo la creazione di cooperative di giovani che gestiscono i beni confiscati. Da sempre Slow Food è al suo fianco e si batte con forza in difesa della legalità, per sostenere tutti i cittadini e gli agricoltori che lottano per un mondo diverso".

    I Popolari Liberali della Calabria, tramite il coordinatore regionale, Giovanni Nucera, esprimono, è detto in un comunicato, "piena ed incondizionata solidarietà al caro amico Mimmo Nasone, uomo di tante battaglie per lo sviluppo sociale e culturale della nostra Calabria. Con Mimmo Nasone e con l'Associazione Libera siamo stati protagonisti di tante pubbliche denunce, condannando le azioni delittuose e chiedendo sostegno spesso ad uno Stato non sempre pronto a cogliere i pericoli derivanti anche da piccoli gesti criminali. Nasone non può essere lasciato solo in questa battaglia di civiltà per la diffusione della cultura della legalità ed il trionfo della convivenza sociale libera e dignitosa per la Calabria".

    L'istituto comprensivo "Carducci - V. da Feltre" di Reggio Calabria, attraverso il Dirigente, Rina Pasqualina Manganaro, esprime "profonda solidarietà ed ammirazione al prof. Mimmo Nasone - è detto in una nota - per il costante lavoro portato avanti a favore della concreta promozione della giustizia e della legalità, nella vita di tutti i giorni a partire dai banchi di scuola dove lui opera. Condanniamo fermamente l'atroce gesto, con la fiducia che la giustizia faccia il suo corso per la conquista della libertà, in ogni sua forma".

    "Condanniamo con fermezza il vile atto intimidatorio subito da Mimmo Nasone. Non possiamo tollerare che, per l'ennesima volta, un uomo impegnato in un percorso di legalità e di sviluppo per il territorio sia oggetto di attacchi e minacce". Lo affermano, in una nota, le segreterie della Cgil e della Spi-Cgil di Reggio-Locri. "Se dalle indagini - continuano - emergesse che l'obiettivo dell'intimidazione è rappresentato dall'attività intrapresa da Libera nelle terre confiscate a Palizzi sarebbe doppiamente grave. In gioco, infatti, ci sarebbero interessi economici che muovono i fili di un disegno preciso intrapreso dalla criminalità organizzata: destabilizzare il lavoro portato avanti con dedizione dai lavoratori e dai soci della cooperativa Terre Grecaniche che produce lavoro pulito e a forte impatto sociale".

    "Le pesanti minacce di morte che hanno raggiunto il coordinatore regionale di Libera Calabria sono un atto gravissimo che condanniamo duramente": così il portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, Pietro Barbieri. "Con il suo lavoro quotidiano Mimmo Nasone è uno di quei cittadini che sceglie di portare avanti una battaglia non semplice per la legalità e per la giustizia e per questo ha bisogno di sostegno e supporto, non certo di minacce ed ostacoli. A lui, e a tutti coloro che come lui lottano per denunciare situazioni di illegalità, esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza" conclude Barbieri.

    "Esprimo tutta la mia solidarietà a Mimmo Nasone, il coordinatore regionale di Libera che è stato minacciato di fare la fine del capretto a Pasqua, insieme ai suoi amici". Lo scrive in una nota Lucrezia Ricchiuti, senatrice del Pd e membro della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle mafie. "Una cosa è certa, tutti gli onesti che, come Mimmo Nasone, cercano di dare speranza creando impresa e ricchezza in modo onesto in Calabria - afferma la senatrice dem - vengono sistematicamente minacciati di morte. Il fatto poi che un ex ministro come Maria Carmela Lanzetta, simbolo dell'antimafia calabrese, non abbia accettato di entrare nella giunta regionale calabra, rende la situazione ancora più allarmante". "Il presidente Mattarella ha detto che la corruzione e le mafie sono i problemi prioritari di questo paese. Non basta essere d'accordo - conclude Ricchiuti - bisogna agire di conseguenza. Mentre quello che io registro è solo il silenzio assordante del mio partito".

     

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