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    Gabrielli a Rende "Terremoti ce ne saranno ancora"

     

     

    Gabrielli a Rende "Terremoti ce ne saranno ancora"

    21 feb 15 "Terremoti ce ne saranno ancora. È naturale che ci saranno, ma non sappiamo nè quando, nè dove. Se qualcuno dice che faccio allarmismo, lo denuncio perché la vera tragedia non è il terremoto ma la mancanza di memoria e di prevenzione". Lo ha detto il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, intervenendo a Rende all'inaugurazione della mostra "Terremoti d'Italia". "Ad uccidere - ha aggiunto - non è il terremoto, ma l'opera dell'uomo senza considerare il rischio sismico e la prevenzione strutturale". "La cadenza dei terremoti nel nostro Paese - ha aggiunto Gabrielli - presenta attualmente un periodo di eccessiva tranquillità. È naturale, dunque, che ci saranno altri eventi sismici". "Il problema - secondo il Capo della Protezione civile - è che oggi non abbiamo due cose necessarie: tanti soldi e tanto tempo per mettere in sicurezza il territorio e gli edifici. L'unica cosa che possiamo fare subito è la prevenzione, che passa attraverso la conoscenza. È fondamentale, dunque, che i comuni e le istituzioni si dotino dei piani di protezione civile, che non sono quattro pagine copia e incolla che ho preso dal comune vicino, senza neanche cambiare la toponomastica, cosa che è realmente accaduta, ma piani reali che devono essere efficaci in caso di terremoto e che i cittadini devono conoscere. Il 35% dei comuni non c'è l'hanno, mentre gli altri hanno piani solo sulla carta". Gabrielli, facendo specifico riferimento alla Calabria, in rappresentanza della quale era presente all'iniziativa svoltasi a Rende il presidente della Regione, Mario Oliverio, ha detto che "è una delle aree più sismiche del nostro Paese. Infatti è l'unica regione italiana nella quale tutti i comuni rientrano in zone a rischio sismico più elevato, r1 o r2".

    Oliverio "Rispettare regole nelle costruzioni". "Il capo dipartimento della Protezione civile Gabrielli ci ha detto che abbiamo gravi ritardi nell'organizzazione di Protezione civile e dobbiamo lavorare per recuperarli perché la Calabria è una delle regioni a più alto rischio". Lo ha detto il presidente della Regione Mario Oliverio intervenendo all'inaugurazione della mostra "Terremoti d'Italia" al Museo del Presente di Rende. "Dobbiamo anche definire - ha aggiunto il governatore - una strategia per quanto riguarda il rispetto delle regole quando si costruisce e far crescere una cultura nuova nei cittadini nel rapporto con il territorio e il rischio". "Dobbiamo assumere - ha detto Oliverio - la questione dei rischi come prioritaria, puntando innanzitutto al recupero della cultura della cura del territorio, della sua tutela, partendo dal rispetto della legalità. Travalicare le regole ha significato e significa determinare situazione di insicurezza non solo per se stessi ma per tutta la collettività. Occorre rigore; il mancato rispetto della regole una prodotto le tragedie che conosciamo". "Nelle mie linee programmatiche presentate di recente al Consiglio - ha proseguito Oliverio - ci sono tre obiettivi strategici. Il primo è proprio il territorio, la prevenzione dei rischi, la sistemazione idrogeologica e la difesa del suolo. Nell'ambito della riorganizzazione funzionale della Regione, cui ho dato corso, che ha comportato la riduzione dei dipartimenti da quattordici a dieci, c'è una sola nuova unità operativa autonoma, quella per la difesa del suolo e della sistemazione idrogeologica. Uno strumento che consentirà la realizzazione di un grande progetto che vede compresi il recupero e la cultura della manutenzione. Per concretizzarlo utilizzeremo risorse nazionali e comunitarie, nel contempo richiamando necessarie sinergie, tanto con i singoli quanto con le comunità. Lavoreremo alla modifica della legge urbanistica regionale che assumerà quali fondamentali direttrici la netta tendenza al consumo zero di territorio, il recupero, la riqualificazione, la messa in sicurezza del territorio stesso e del patrimonio edilizio esistente. Ciò significherà anche creazione di lavoro ed un valido sostegno alle imprese"

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