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    Frode per 400 mila euro all'Inps, denunciati 118 falsi braccianti nella sibaritide

     

    Frode per 400 mila euro all'Inps, denunciati 118 falsi braccianti nella sibaritide

    13 feb 15 La Guardia di finanza di Sibari ha scoperto una presunta truffa all'Inps per 400 mila euro ed ha denunciato alla Procura di Castrovillari 118 falsi braccianti agricoli. Dalle indagini è emerso che un imprenditore agricolo, dal 2011 al 2012, con falsi contratti di fitto e comodato di terreni, avrebbe assunto fittiziamente falsi braccianti agricoli per circa 12 mila giornate lavorative. I braccianti hanno ottenuto illecitamente le indennità di disoccupazione e malattia. La truffa per le indennità di disoccupazione e maternità ammonta a 291 mila euro. I finanzieri hanno accertato anche l'omesso versamento all'Inps dei contributi per un valore di oltre 100 mila euro. Nel corso delle indagini gli investigatori hanno analizzato centinaia di documenti dai quali è stata ricostruita nel dettaglio la truffa. Tutti i documenti falsi sono stati sequestrati ed ora sono al vaglio della Procura di Castrovillari. Già nei mesi scorsi la Guardia di finanza di Sibari aveva individuato altre truffe analoghe, denunciando centinaia di falsi braccianti agricoli.

    Cgil: serve rigore. "Da sempre denunciamo il sistema della truffe nel comparto agricolo che il più delle volte è ancorato anche a Patronati di comodo che hanno nomi e ragioni sociali e che sono stati assoggettati in questi anni da inchieste giudiziarie". Lo afferma il segretario della Cgil comprensoriale Pollino-Sibaritide-Tirreno, Angelo Sposato, circa l'ennesima truffa di falsi braccianti scoperta dalla Guardia di finanza di Sibari. "La magistratura - aggiunge - più volte ha scoperto truffe, voti di scambio e quant'altro, in alcuni casi vi sono processi in corso. E molti patronati e sindacati, senza pudore, si vantano a mezzo stampa anche dei primati sulla rappresentanza, in alcuni casi con una sola presa d'atto da parte della Direzione Provinciale del lavoro di Cosenza. Vogliamo ricordare a tutti, che nelle vicende riguardanti l'Inps di Rossano qualche anno fa, quando la stessa fu assediata da pseudo - patronati, come la Cgil non esitò un attimo a stare a fianco all'Ente di Previdenza. E' arrivato il momento che il lavoro della magistratura venga accompagnato da azioni forti nelle sedi preposte e con assoluto rigore. Il Comitato provinciale Inps dovrà vigilare sulla gestione degli Enti di Previdenza per gli accessi dei Patronati. La Direzione territoriale del Lavoro della provincia di Cosenza, fino a ora inefficace nell'azione di contrasto al fenomeno del caporalato e nei controlli sullo sfruttamento dei vari comparti, dovrà riferire al CLES circa le motivazioni di tale situazione, non più sostenibile nel territorio provinciale". "Chiederemo al nuovo Presidente del Comitato provinciale Inps - conclude Sposato - che si possa svolgere una sessione tematica aperta alle parti sociali del Comitato presso l'Inps di Rossano".

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