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    Processo Minotauro a Torino, Corte dispone nuove perizie

     

     

    Processo Minotauro a Torino, Corte dispone nuove perizie

    11 feb 15 Si allungano i tempi del processo d'appello nato dall'inchiesta "Minotauro" sulla presenza della 'ndrangheta in Piemonte. La Corte ha disposto due perizie per fare luce su alcune circostanze rivelate da un collaboratore di giustizia nelle scorse udienze. Gli imputati sono settantuno, 36 dei quali condannati in primo grado. Il primo accertamento, ordinato d'ufficio dalla Corte, è una perizia fisiognomica sui volti che appaiono nelle persone fotografate in occasione del matrimonio di una parente del "pentito". I giudici, sempre in questo ambito, avevano già acquisito l'album fotografico. Con la seconda perizia si accolgono le richieste di uno degli avvocati difensori, Cosimo Palumbo. Si tratta di cercare le impronte digitali lasciate su una cartuccia inesplosa che venne recuperata sul luogo di un raid contro un'azienda nei dintorni di Ivrea (venne incendiata una gru e furono sparati tre colpi di fucile). Bisogna capire se, come riferito dal collaboratore di giustizia, le impronte sono di una delle persone chiamate in causa.

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