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    Questore lascia Reggio Calabria "Città ha ripreso cammino"

     

     

    Questore lascia Reggio Calabria "Città ha ripreso cammino"

    06 feb 15 "Ero arrivato a Reggio Calabria in un momento difficile, segnato dalla complicata vicenda dello scioglimento del Comune per infiltrazione mafiosa, ma posso affermare che da quel giorno ad oggi, la città ha ripreso il cammino, tutto questo grazie all'impegno dello Stato e dei suoi uomini, della magistratura, della prefettura, della nuova amministrazione". Lo ha detto il questore di Reggio Calabria, Guido Niccolò Longo, nel corso di una conferenza stampa prima del suo trasferimento a Palermo. "A Reggio in questi anni - ha proseguito Longo - è stata costruita una sinergia efficace e vincente tra i corpi di polizia e la magistratura, strategia che ha permesso la conclusione di 38 indagini sul crimine organizzato e mafioso, e l'arresto di 14 latitanti, molti dei quali riparati all'estero. Io ho fiducia nei giovani e nella loro capacità di impegno, nella voglia che hanno di misurarsi, qui e adesso, nella loro realtà, per costruire speranza e legalità e per fare riprendere a questa città il posto che merita nel novero del panorama nazionale ed internazionale, come la sua storia millenaria testimonia". "Al primo posto della mia azione - ha detto ancora il questore Longo - ho sempre collocato la sicurezza delle persone e dei loro beni, perché senza questa sicurezza non c'è spazio per la libertà e la democrazia si indebolisce. I gravissimi episodi successi in passato, gli omicidi, gli attentati, sono fatti che non devono più accadere. Oggi lo Stato, qui a Reggio Calabria così come a Palermo, schiera le sue eccellenze; non più singoli investigatori, ma una rete, un'organizzazione capace di comprendere il territorio ed elaborare le opportune terapie, preventive e repressive. Per questi motivi, voglio ringraziare il Ministro dell'Interno ed il Capo della polizia che hanno colto in pieno la natura pericolosa della 'ndrangheta, il modo subdolo con cui riesce ad infiltrare e condizionare i pubblici poteri per estorcere importanti decisioni di interesse collettivo verso losche commistioni". "Inoltre, voglio anche ringraziare - ha concluso - il mondo del lavoro ed i sindacati, che con il loro atteggiamento costruttivo hanno permesso lo svolgersi di manifestazioni con migliaia di lavoratori Lpu-Lsu, senza un solo minimo atto vandalico. Infine desidero esprimere un sentito ringraziamento ai collaboratori di giustizia, e soprattutto ai testimoni di giustizia, perché la loro determinazione ha consentito di raggiungere importanti verità e scoprire vicende particolarmente gravi e dolorose. Il loro contributo è un patrimonio che va salvaguardato e consegnato come valore per le nuove generazioni". ,

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