NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    E' giallo sulla morte del docente cosentino in Tunisia

     

    E' giallo sulla morte del docente cosentino in Tunisia. Strettissimo riserbo dopo autopsia

    06 feb 15 Si tinge di giallo la vicenda del docente italiano stato trovato morto nella sua abitazione di Sidi Bou Said, nella notte tra martedì e mercoledì scorsi. Dopo le prime risultanze delle indagini avviate dalla magistratura, secondo fonti locali, prende sempre più pista l'ipotesi della rapina finita male con la conseguente messa in scena dell'incendio all'appartamento al fine di occultare le prove. Massimo Bevacqua, 42 anni, professore di lingua italiana all'Università di Cartagine e all'Istituto italiano di cultura di Tunisi. Bevacqua, originario di Rossano Calabro, noto arabista, con numerose pubblicazioni al suo attivo, insegnava a contratto anche in Italia presso le Università di Roma e Urbino, e viveva in Tunisia in un appartamento a Sidi Bou Said, dove il suo corpo e' stato trovato privo di vita.

    Riserbo dopo autopsia. C'è un riserbo strettissimo da parte degli inquirenti tunisini in merito agli esiti dell'autopsia di Massimo Bevacqua, il docente universitario di 42 anni, originario di Rossano (Cosenza), trovato senza vita nella sua abitazione di Sidi Bou Said, a Tunisi. L'esame autoptico, iniziato a mezzogiorno, è durato oltre quattro ore. Il delitto è avvenuto nella notte tra il 3 e il 4 febbraio all'interno del piccolo appartamento che Bevacqua occupava nel villaggio sul mare non distante dal centro della capitale tunisina dove risiedono molti stranieri. Si ipotizza che Bevacqua sia stato ucciso, ma mancano conferme in tal senso da parte degli investigatori. In ogni caso nulla di quanto è emerso dall'autopsia, effettuata dai medici legali tunisini, secondo quanto si è appreso a Rossano, dove vivono i familiari di Bevacqua, è stato riferito al fratello, Cataldo che si trova in Tunisia dalla sera di mercoledì scorso. Il fratello del docente, inoltre, aveva anche chiesto che all'autopsia potesse assistere un perito di parte in rappresentanza della famiglia, ma la richiesta non è stata presa in considerazione dalle autorità tunisine. A Cataldo Bevacqua, sempre secondo quanto si è appreso in Calabria, le autorità nordafricane avrebbero negato anche di vedere il cadavere del fratello. Al fratello della vittima, inoltre, sarebbe stato impedito di entrare nell'abitazione del congiunto per recuperare almeno i suoi effetti personali. Bevacqua, noto arabista, era professore di lingua italiana all'Università di Cartagine e all'Istituto italiano di cultura della capitale tunisina. In Italia insegnava lingua araba con un incarico a contratto alla Facoltà di Lingue e culture straniere di Urbino, dove era atteso per una sessione di esami in programma la prossima settimana.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore