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    Lo cercavano in Brasile ma lui stava a Mendicino, arrestato il truffatore del pellet

    Ballerino inquadrato dalla telecamera nascosta de "Le Jene"

     

    Lo cercavano in Brasile ma lui stava a Mendicino, arrestato il truffatore del pellet Fabio Ballerino

    06 feb 15 Lo crecano in Brasile ma lui se la godeva a Mendicino dove aveva aperto un piccolo bar facendo fruttare la truffa del pellet messa su a Torino. Stiamo parlando di Fabio Ballerino, 24 anni, di Mendicino, in provincia di Cosenza, arrestato lo scorso 23 gennaio dalla Guardia di Finanza piemontese. A dare una mano alle Fiamme Gialle la nota trasmissione televisiva de "Le Iene" che ieri sera ha messo in onda la loro indagine ed il ritrovamento, avvenuto dopo peripezie, proprio a Cosenza. Ballerino avrebbe truffato (il condizionale perchè ancora i finanzieri stanno stimando il numero) a partire dl marzo dlelo scorso anno circa 1400 persone metetndo a segno una truffa da 580 mila euro. Tutta l'operazione è nata a Torino dove Ballerino in via Genova aveva aperto un negozietto "Tutto Pellet" con un sito internet associato "Tuttopellettorino.it". La truffa è la classica truffa nata con l apromesa di un prodotto mai consegnato. Architetatto molto bene il raggioro parte dalle colonne dei quotidiani di Torino e su internet dove il giovane aveva inserito la pubblicità della sua attività promettendo pellet ad un prezzo molto più basso di quello di mercato, 3.40 euro contro i 5 di mercato incluso il prodotto a casa. L'astuzia utilizzata è stata proprio quella di dare un riferimento fisico in modo da tranquillizzare gli acquirenti. L'ordine minimo era di due bancali al costo di 220 euro circa l'uno. Giorno dopo giono in tanti abboccano all'amo pagando addirittura anche con il pos. Poi di colpo il negozio chiude e si perdono le sue tracce. Lui nel frattempo mette un diversivo su internet pubblicando una pagina su Facebook con lo sfondo di Rio de Janeiro facendo credere si esser fuggito in Brasile.

    Macchè. Le Iene, bene imbeccate, arrivano a scoprire, dicono, grazie alle amicizie di facebook tutte di Cosenza, che Ballerino aveva lavorato alla stazione Eni di Cosenza Nord e che viveva a Mendicino dove aveva aperto un bar intestato ad una società di comodo. Qui il montaggio video della trasmissione, che con un "gancio" cosentino dotato di camera nascosta aveva stretto amicizia con Ballerino, raccoglie le sue tastimonianze. Un vanto. Ride della sua malefatta. Confessa di aver incassato un milione di euro. Si vanta della sua nuova vita di spendaccione mostrando nel cofano dell'auto venti paia di pantaloni di marca d aportare dalla sartà perchè troppo stretti. Da truffatore Ballerino rimane gabbato dalle Jene che gli prospettano un business per poterlo stanare. Lui va e invece trova la telecamera della Ruggeri delle Jene. Solita scenetta della fuga con relativo strattonamento, lancio di microfono e sputi lungo viale della Repubblica. La Finanza mette il punto definitivo serrandogli le manette ai polsi e arrestandolo per bancarotta fraudolenta. Nell'informativa è scritto "il signor Fabio Ballerino, quale titolare di una impresa individuale distraeva, occultava e dissipava almeno 580 mila euro, provenienti dai versamenti dei clienti per l’acquisto di merce che l’azienda non disponeva né, tantomeno, ne aveva predisposto l’approvvigionamento. Proprio le denunce dei clienti truffati hanno dato l’avvio alle indagini, effettuate anche con il contributo dei Carabinieri della Stazione di Torino. Dopo la perquisizione dei locali aziendali, i finanzieri di Torino sono risaliti alla movimentazione e destinazione del denaro incassato dall'indagato, che veniva rapidamente fatto transitare su altri conti correnti per essere poi speso. Parte degli incassi, infatti, sono stati usati per comprare un immobile, immediatamente sottoposto a sequestro preventivo. Altre residue somme, circa 30 mila euro, sono state sequestrate su conti correnti". Ballerino rischia ora una pena fino a dieci anni di carcere.

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