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    Docente calabrese di Rossano ucciso in Tunisia

     

    Docente calabrese di Rossano ucciso in Tunisia

    05 feb 15 Era originario di Rossano, grosso centro della fascia jonica in provincia di Cosenza, Massimo Bevacqua, il docente di 42 anni, che insegnava arabo ad Urbino e Roma, trovato cadavere nella sua abitazione di Sidi Bou Said, a Tunisi. Sono stati i carabinieri del Comando provinciale di Cosenza che, a Rossano, su incarico dell'Ambasciata italiana a Tunisi, hanno informato i familiari di Bevacqua del decesso del loro congiunto. Bevacqua, noto arabista, si era laureato in lingue e letterature orientali all'Università La Sapienza di Roma ed era professore di lingua italiana all'Università di Cartagine e all'Istituto italiano di cultura della capitale tunisina. La magistratura tunisina sta indagando sul caso ed è stata disposta l'autopsia sul cadavere. Le autorità locali attribuiscono il decesso di Bevacqua a un incendio sviluppatosi all'interno della sua abitazione per motivi ancora da chiarire.

    Disposta autopsia. Bevacqua avrebbe compiuto 42 anni domenica prossima, 8 febbraio. L'autopsia disposta dalla magistratura tunisina è stata fissata per domani. Secondo quanto viene ipotizzato, il decesso di Bevacqua potrebbe essere stato causato dall'incendio sviluppatosi per cause in corso d'accertamento nell'appartamento del docente. Appena appresa la notizia, il fratello di Bevacqua, Cataldo, è partito per Tunisi. A Rossano, oltre all'anziana madre, che non sa ancora nulla della morte del figlio, vivono il fratello e altre tre sorelle del docente. Bevacqua, definito da chi lo conosceva molto colto e con una padronanza straordinaria della lingua araba, tornava saltuariamente in Calabria. Nel gennaio scorso era stato a Rossano per una breve vacanza. Da tempo per i suoi impegni universitari abitava a Sidi Bou Said, villaggio turistico dove risiedono parecchi italiani e molti stranieri.

    Corpo semibruciato. "Ci siamo attivati fin dai primissimi istanti in cui siamo venuti a conoscenza della tragedia, recandoci sul posto ed attivando i nostri canali abituali di operatività in casi del genere e ci adopereremo il più possibile per comprendere cosa sia realmente accaduto. Per il momento non abbiamo alcuna notizia in particolare da dare se non il fatto che il corpo di Bevacqua ha riportato ustioni dall'incendio sviluppatosi in casa. Nessuna certezza sulla dinamica, attendiamo gli esiti delle indagini avviate dalla magistratura tunisina", ha riferito l'addetto stampa dell'Ambasciata italiana a Tunisi. Le autorità locali nell'immediatezza dei fatti hanno parlato di decesso a seguito di incendio sviluppatosi all'interno della sua abitazione per motivi ancora da chiarire, mentre alcuni media locali in lingua araba questa mattina parlano di morte avvenuta in circostanze misteriose.

    Sindaco Rossano: Profondo dolore. "Nell'esprimere il profondo e sincero cordoglio mio e dell'Amministrazione comunale alla famiglia Bevacqua per la tragica morte del prof. Massimo, penso di interpretare il sentimento di profondo dolore dell'intera cittadinanza rossanese". Lo afferma il sindaco di Rossano, Giuseppe Antoniotti. "Siamo scossi - aggiunge - per la notizia che nel pomeriggio di ieri è giunta nella nostra comunità, per il dramma di cui è stato vittima il nostro concittadino nel mentre dimorava nella sua residenza di Tunisi. Un professionista ed un uomo esemplare, legato fortemente alla sua terra e alla sua famiglia. Questo era Massimo Bevacqua il cui ricordo rimarrà saldamente impresso nella memoria della nostra Città. Confidiamo nel lavoro sinergico delle forze dell'ordine italiane e tunisine e delle autorità governative affinché facciano piena luce sull'accaduto". "Il mio pensiero e quello dell'esecutivo cittadino, in questo momento - conclude Antoniotti - è rivolto anche ai tanti rossanesi impegnati all'estero per lavoro".

    Dolore dei colleghi. "Siamo sconvolti. Massimo Bevacqua era un collega di valore e una bravissima persona, non sappiamo cosa possa essere accaduto". Il prof. Klaus Ehrardt è il coordinatore del corso universitario di Pesaro Studi (Facoltà di Lingue e cultura straniere dell'ateneo di Urbino) in cui Bevacqua, trovato morto in Tunisia, insegnava lingua araba con un incarico a contratto. La notizia del decesso del professore, 42 anni, originario di Rossano Calabro, docente con corsi anche presso l'Istituto italiano di Cultura a Tunisi, a Cartagine e a Roma, è arrivata ieri nell'ateneo feltresco. "Una nostra collaboratrice tunisina - racconta Ehrardt - ha ricevuto una telefonata dalla Tunisia: qualcuno sarebbe entrato nell'abitazione del prof. Bevacqua a Sidi Bou Said, avrebbe messo tutto a soqquadro e poi ucciso il docente e dato fuoco alla casa. Ma le notizie sono confuse e frammentarie, non abbiamo alcuna conferma in proposito". Le autorità tunisine non hanno infatti ancora fatto ipotesi sulle cause della morte e un'autopsia è stata disposta per domani. A Pesaro Bevacqua era atteso il prossimo 18 febbraio per le sessioni d'esame e di laurea. ''Era molto stimato e apprezzato dai ragazzi, un ottimo arabista, insegnava con entusiasmo e serietà''. Come molti giovani docenti ''per vivere doveva fare tanti lavori in tutte queste università e spesso, quando lo cercavamo al telefono, ci rispondeva da qualche aeroporto''. Tempo addietro a Pesaro aveva promosso una rassegna di film tunisini e algerini che aveva riscosso ''molto successo''. Bevacqua aveva la residenza in Tunisia, ma Ehrardt non sa molto della sua vita privata. ''Ci mancherà, organizzeremo qualcosa per ricordarlo in ateneo''.

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