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    Data alle fiamme la sede del PSE a Cosenza

     

    Data alle fiamme la sede del PSE a Cosenza

    04 feb 15 Un incendio di probabile origine dolosa si è sviluppato nella notte all'interno della sede del Pse, il Partito socialista europeo, gruppo di minoranza al Comune di Cosenza. I danni sono ingenti. Le fiamme si sono sviluppate all'interno dei locali del circolo "Placido Rizzotto" di cui è responsabile Enzo Paolini, consiglieri comunale di minoranza. I componenti del gruppo consiliare del Pse hanno incontrato in mattinata il procuratore di Cosenza, Dario Granieri. Sul caso indagano i carabinieri.

    "La città di Cosenza non si assoggetterà mai ad atti piccoli o grandi di barbarie né tantomeno a quelle azioni di criminalità che mirano a lederne le radici di convivenza civile". Lo afferma il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto in merito - è scritto in una nota - "al presunto attentato che la scorsa notte ha colpito il locale dove ha sede il circolo 'Placido Pizzotto' del Pse in via Popilia". "Nel caso fosse appurata la matrice dolosa dell'incendio - aggiunge - mi auguro che gli inquirenti risalgano presto ai responsabili. Si tratta di gesti gravissimi e vili che condanniamo nel modo più deciso esprimendo al contempo la più sentita solidarietà a tutti gli esponenti e militanti del Partito del socialismo europeo, a iniziare dai suoi rappresentanti in Consiglio comunale. E' anche superfluo sottolineare che di fronte a chi crede di imporre la legge della prepotenza non esistono divisioni fra avversari politici. Da parte mia e della Giunta, la massima vicinanza agli esponenti del Pse cittadino".

    "A nome del Pd Calabria esprimo solidarietà al Pse di Cosenza per l'incendio, di origine dolosa, che questa notte ha distrutto la sezione 'Placido Rizzotto' del partito, nel capoluogo bruzio". Lo afferma il deputato e segretario regionale del Pd Ernesto Magorno. "Auspicando - aggiunge - che venga fatta al più presto piena luce su un accaduto, che turba e sconvolge per la sua violenza, non posso che esprimere la più ferma condanna e la più decisa riprovazione per un tentativo così grave di intimidire il normale e sereno dispiegarsi del confronto politico. Non posso, pertanto, che rinnovare la vicinanza di tutti i democratici calabresi agli amici del Pse, assieme al sostegno per tutte le iniziative che vorranno attuare a condanna del vile gesto intimidatorio subito".

    "L'attentato alla sede del Pse di Cosenza è un atto di inaudita gravità. Segue di alcuni giorni le intimidazioni rivolte al capogruppo comunale del Pse Giuseppe Mazzuca ed alla sua famiglia. E' evidente, dunque, che il devastante incendio del circolo 'Rizzotto' di via Popilia sembra legittimare la matrice politica delle minacce rivolte a Mazzuca e al gruppo consiliare". Lo afferma, in una nota, la deputata del Pd Enza Bruno Bossio. "Un attacco - prosegue - che deve suscitare forte allarme non soltanto perché mette a rischio l'ordine pubblico e la sicurezza cittadina ma anche e soprattutto per le modalità di tipo mafioso con cui viene condotto. E' auspicabile che la magistratura e gli organi inquirenti facciano rapidamente piena luce sul movente e sui responsabili. Nel contempo però, è richiesta una reazione delle forze sociali e politiche democratiche e delle istituzioni per una elevata vigilanza a tutela dei livelli di legalità e di sicurezza". "Su questa grave escalation di violenza - conclude Enza Bruno Bossio - sarà presentata una interpellanza parlamentare affinché sia tempestivamente attivata ogni utile ed efficace iniziativa istituzionale".

    I deputati del Pd Enza Bruno Bossio, Ferdinando Aiello, Ernesto Magorno e Nico Stumpo si sono rivolti, con un'interrogazione, al ministro dell'Interno, Alfano, in cui, facendo riferimento all'attentato incendiario messo in atto la scorsa notte a Cosenza contro la sede del Pse "Rizzotto", sottolineano "la grave escalation di atti intimidatori che si sono verificati in città partendo da quello compiuto ai danni del capogruppo al Comune dello stesso Partito socialista europeo, Giuseppe Mazzuca, e dei suoi familiari". "Circostanza assai inquietante - sostengono i deputati del Pd - è costituita dal fatto che il circolo 'Rizzotto', oltre ad ospitare l'attività politico-culturale del Pse, è anche sede di un corso di doposcuola pomeridiano frequentato da 62 bambini, corso che si era concluso pochissime ore prima dell'attentato". Nell'interrogazione si rileva come "la tipologia delle intimidazioni si configuri con modalità di tipo terroristico e mafioso dal momento che risulta essere chiaro l'obiettivo di turbare l'ordine pubblico e la sicurezza sociale ed il tentativo di assoggettare e condizionare la stessa attività politico-amministrativa cittadina, ed in particolar modo quello del Gruppo consiliare comunale del Pse". I deputati del Pd chiedono, in particolare, al Ministro dell'Interno "quali tempestive, utili ed efficaci iniziative s'intendono adottare, considerato l'altro grado di allarme e pericolosità sociale provocato dalle intimidazioni, al fine di garantire adeguati livelli di sicurezza sociale e di ordine pubblico, oltre che assicurare la massima tutela allo stesso capogruppo consiliare del Pse, Giuseppe Mazzuca".

    "L'ennesimo, gravissimo, atto intimidatorio che ha distrutto una sede del Pse a via Popilia, a Cosenza, dove oltre alla normale attività politica venivano offerti servizi ai bambini e alle fasce deboli della popolazione, in una zona peraltro segnata in profondità da disagio sociale e povertà, deve essere perseguito tempestivamente dagli organismi preposti e i responsabili vanno consegnati al più presto alla giustizia". Lo afferma in una nota l'assessore regionale Carlo Guccione. "La serie di intimidazioni e attentati registrati in città - aggiunge - nel giro di poche settimane in danno di esponenti politici, evidenziano un disegno tendente a minare la tranquillità della vita politica e la normale convivenza civile. Atti del genere non possono essere sottovalutati poiché rappresentano il segnale purtroppo chiarissimo di un'inaccettabile degradazione del clima sociale nella città e nella provincia di Cosenza. Agli amici del Pse piena solidarietà ed affettuosa vicinanza".

    “Un atto intimidatorio incarna di per sé una condotta riprovevole, ma se è sferrato con modalità così violente, come è avvenuto ieri nella sede del circolo “Placido Rizzotto” del PSE a via Popilia, allora siamo di fronte ad una condotta ancora più vile e che suscita sentimenti di sdegno profondo”. Così il Presidente del Consiglio comunale Luca Morrone in un messaggio di solidarietà e vicinanza ai consiglieri comunali del gruppo del PSE per l’attentato subìto dal circolo dello stesso partito. “Il gesto sconsiderato – ha aggiunto Morrone, anche a nome degli altri consiglieri dell’assemblea cittadina – poteva avere conseguenze ancora più gravi e solo un miracolo lo ha impedito”. “Siamo alla barbarie – ha detto inoltre il capogruppo di Forza Italia a Palazzo dei Bruzi Michelangelo Spataro, a nome di tutti i consiglieri forzisti, nel condannare aspramente l’accaduto. Prendere di mira il circolo di un partito – ha aggiunto ancora Spataro - per di più intitolato alla memoria di un martire della mafia, divenuto simbolo di legalità, è fatto oltremodo grave che va condannato con forza. Ecco perché ai consiglieri comunali del gruppo del PSE, più direttamente toccati da quanto accaduto, vanno i sentimenti della più sincera solidarietà e vicinanza”.

    "C'è un disegno intimidatorio ai danni del Pse". Lo ha detto, Enzo Paolini, esponente di spicco del Partito socialista europeo e componente del gruppo consiliare al Comune, dopo avere incontrato il procuratore di Cosenza Dario Granieri in merito all'incendio appiccato nella notte alla sede del partito. "Si è trattato - ha aggiunto - di un episodio gravissimo, le le cui conseguenze le pagheranno momentaneamente i bimbi che all'interno del circolo facevano doposcuola gratuito: attività messa in piedi a titolo gratuito dal Pse per i bimbi di via Popilia e del centro storico. Purtroppo la sede è stata completamente incenerita. Chi ha progettato tutto ciò è un vigliacco, perché potevano tranquillamente colpire me, che giro senza scorta, e non un luogo dove 60 bambini fanno doposcuola". "Chi ha fatto ciò - ha detto Paolini - ha chiaramente inteso colpire noi consiglieri di minoranza che da anni denunciamo gli illeciti di questa amministrazione, da piazza Bilotti alle pavimentazioni, dalla scorta del Sindaco ai debiti fuori bilancio".

    "Il grave attentato subito dal Pse, con una bomba nella sede del partito, fa precipitare Cosenza nel buio ed impone a tutte le forze politiche una ribellione ideale". Lo afferma, in una nota, il coordinamento regionale di Ncd. "Abbiamo già allertato il ministro Alfano - prosegue la nota - chiedendo che venga fatta luce subito su questo ennesimo, gravissimo episodio di intimidazione politica. Chiediamo che si occupi della vicenda anche la direzione distrettuale antimafia. Avvertiamo il rischio che una comunità di grandi tradizioni culturali e politiche rimanga preda di dinamiche criminali che offendono la sua storia democratica e civile. Pretendiamo di conoscere la verità sull'accaduto, stigmatizzando anche il comportamento superficiale di chi, avendo grandi responsabilità istituzionali, non perde occasione (su Facebook e su altri social network) per innescare tensioni e alimentare divisioni e conflitti".

    "La sede del PSE Cosenza a via Popilia non è solo una Sede di Partito ma un esempio di impegno sociale, di volontariato laico e di buona politica. Averla incendiata è uno sfregio per tutta la città di Cosenza oltre che un gesto preoccupante e vigliacco che merita la ferma condanna da parte di tutte le forze politiche. Preoccupa anche la sequenza di atti intimidatori verso il PSE impegnato in importanti battaglie politiche. Sono sicuro che le forze di polizia vigileranno affinché l'azione politica del PSE e dei suoi dirigenti possa svolgersi nella piena libertà e libera da condizionamenti esterni. Un abbraccio al Presidente Enzo Paolini e al capogruppo Giuseppe Mazzuca". Luigi Guglielmelli Segretario Provinciale PD Cosenza

    "Esprimo solidarietà e evicinanza a nome mio e del gruppo Pd del comune di Cosenza all'intero gruppo consiliare del Pse per il vile e codardo attentato subito ai danni della loro sede di via popilia. Non saranno sicuramente atti di questo genere a fermare chi ha sempre portato avanti una politica sana e onesta accanto ai cittadini e alle fasce più deboli della nostra città. Sono sicuro che i colleghi consiglieri del Pse andranno avanti nel loro lavoro, non piegandosi a questi eventi criminali che puntano a svilire la dignità dell' intera città e delle istituzioni." Marco Ambrogio vice capogruppo PD Consiglio Comunale Cosenza.

    "Personalmente e a nome del Movimento Rivolta Ideale che rappresento, esprimo piena ed incondizionata solidarietà al Gruppo Pse Cosenza". Lo afferma Michele Arnoni. "Tale ulteriore vile atto intimidatorio, che sembra far ritornare Cosenza indietro di decenni - prosegue - merita una dura condanna da parte di tutte le forze politiche e non solo, poiché è un oltraggio a tutta la comunità cosentina, in particolare a chi quotidianamente svolge politica sul territorio. Tanto più che, la sezione incendiata, nel quartiere più popolare della città, veniva ogni giorno frequentata da bambini ed erogava servizi sociali ai cittadini della zona. Ci auguriamo che quanto prima gli organi inquirenti possano chiarire la matrice del gesto ed individuare i responsabili. La nostra solidarietà, dunque, oltre che ai dirigenti del Pse Cosenza, va soprattutto ai militanti ed ai residenti della zona".

    "Le donne e gli uomini di Buongiorno Cosenza esprimono sdegno e condanna per il vile attentato che ha colpito la sede del Pse". Lo afferma Fabiola Cenisio, segretario di Buongiorno Cosenza, che prosegue: "Il fatto delittuoso riteniamo non sia indipendente dall'azione politica svolta in questi anni da una forza di opposizione come il movimento che fa capo ad Enzo Paolini. Tali atti anziché scoraggiarci o impaurirci ci spingono ancor più a svolgere con la massima determinazione il nostro impegno politico a favore della collettività. Auspichiamo che le forze di polizia riescano al più presto ad assicurare alla giustizia i mandanti ed gli esecutori di questo esecrabile fatto. Ci auguriamo, inoltre, che le attività di assistenza e di supporto rivolte ai ceti più deboli, svolte all'interno di quella sede, riprendano al più presto".

    "Quanto successo al circolo del Pse Placido Rizzotto di Cosenza desta grande e forte preoccupazione". Lo afferma, in una nota, Michele Mirabello, consigliere regionale Pd. "Una grave intimidazione - prosegue - che non va sottovaluta e a cui mi auguro si faccia presto luce e chiarezza. Gli atti di violenza contro un partito sono una ferita alla democrazia e alla vita sociale, in quanto i circoli sono luoghi di confronto, e chi attacca questi luoghi attacca il senso più profondo del concetto di libertà. Purtroppo non si tratta di un unico caso, sono episodi che si ripetono spesso per questo si impone una reazione delle istituzioni democratiche ad ogni livello. Esprimo la mia più totale vicinanza a tutto il Pse Calabrese e in particolare ai militanti e dirigenti di Cosenza, convinto che andranno avanti nel loro importante percorso di confronto politico.

    "Voglio esprimere, a nome dei democratici di Aprigliano, la mia solidarietà e la mia vicinanza al Pse, per l'incendio doloso che ha distrutto la sezione Placido Rizzotto". Lo afferma il segretario del circolo del Pd Alessandro Porco, che aggiunge: "Un gesto grave e vile che deve essere condannato e respinto con fermezza da tutte le forze democratiche, perché turba ed inquina, in maniera violenta, il civile confronto politico. Auspico che magistratura e forze dell'ordine chiariscano subito le responsabilità di quanto accaduto e, nel contempo rinnovo, la solidarietà del Pd di Aprigliano agli amici del Pse di Cosenza".

    Il sindaco di Castrolibero, Giovanni Greco, "condanna con fermezza questo assurdo ed incivile episodio di intimidazione, esprimendo solidarietà umana e politica a tutti gli iscritti e simpatizzanti del Pse. Auspica che le forze dell'ordine possano al più presto fare luce su quanto accaduto in modo da ripristinare quel clima di civiltà democratica che ha sempre contraddistinto Cosenza e che ha contribuito, negli anni, alla crescita sociale e culturale del nostro territorio".

    La federazione cittadina di Cosenza e quella provinciale di Rifondazione Comunista esprimono, in una nota a firma dei rispettivi segretari, Francesco Campolongo e Francesco Saccomanno, "piena solidarietà al Pse cosentino ed al suo gruppo consiliare comunale per il vile attentato subito la notte scorsa che ha provocato il danneggiamento dei locali della sezione 'Placido Rizzotto'". "Al di là delle divergenze politiche tra il nostro partito ed i socialisti europei - aggiunge Rifondazione comunista - riteniamo fondamentale ribadire il valore della democrazia e della libertà d'espressione messa in pericolo da qualsiasi atto violento perpetrato contro i luoghi in cui si esercita l'attività politica. La primazia della politica si esprime nella fondamentale necessità che la dialettica tra forze politiche, anche dura e aspra, sia libera e non turbata da atteggiamenti criminali. Per questo siamo seriamente preoccupati e ci auguriamo che presto si possa fare piena luce su tale inquietante episodio".

    Gli interni completamenti distrutti

    I CC avviano indagini

    I locali del PSE

    La visita del Sindaco

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