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    Intimidazioni Sporting Locri, Procura apre inchiesta. Tanta solidarietà

     

    Intimidazioni Sporting Locri, Procura apre inchiesta. Tanta solidarietà

    28 dic 15 I carabinieri del Gruppo di Locri hanno redatto un'informativa di reato, che é stata trasmessa alla Procura della Repubblica, sulle minacce rivolte alla squadra di calcio a 5 femminile Sporting Locri. L'informativa é adesso al vaglio del pm di turno della Procura, che valuterà se aprire formalmente un'inchiesta per accertare il movente delle minacce ed identificarne il responsabile.

    "Esprimo la massima solidarietà all'Asd Sporting Locri per il vile atto intimidatorio ai danni del presidente della societá, l'ultimo di una serie che ha portato la dirigenza a ritirare la squadra dal campionato di calcio a 5 femminile." È quanto dichiara la deputata calabrese di Forza Italia Jole Santelli, coordinatore regionale del partito. "Un gesto - aggiunge - che mortifica l'intera Calabria e chi attraverso lo sport si impegna da tempo per il riscatto di un territorio troppo spesso criminalizzato a causa di comportamenti che non rappresentano assolutamente la comunità locrese e su cui è importante fare chiarezza. Alle giocatrici, ai dirigenti e a tutti i sostenitori va la nostra vicinanza e l'invito ad andare avanti perché i sogni di ognuno di noi valgono molto più di vili intimidazioni".

    "La squadra di calcio femminile delle parlamentari, un vero e proprio gruppo interparlamentare, ha deciso di sfidare in una partita la squadra femminile di Locri, vittima di vili minacce, per manifestare la propria solidarietà. Un gesto concreto e veloce, un modo di dire basta alla violenza in tutte le sue forme. Un modo nuovo di prepararci a festeggiare il prossimo anno nuovo, con ironia e buon umore, ma senza alcun timore" A dirlo è Paola Binetti, deputata del Gruppo Area popolare (Ncd-Udc). "La squadra di calcio femminile di Locri che ha subito soprusi, ricatti, angherie - continua - ha dimostrato di essere formata da donne ben poco convenzionali e soprattutto coraggiose e con la piena consapevolezza della dignità femminile. Ci sono tante forme di violenza contro le donne: alcune drammaticamente aggressive, altre più sottili e non per questo meno difficili da accettare. Per le une e per le altre la vera novità di questi ultimi anni è stata la nuova solidarietà femminile che non ha mai rinunciato a far sentire la propria voce in ogni circostanza, piccola e grande. L'iniziativa della squadra femminile delle parlamentari mi sembra davvero un piccolo capolavoro". E conclude: "sono il medico della squadra e mi sembra che tutte le ferite, anche quelle dell'amor proprio vadano curate il più tempestivamente possibile per non dare adito a rivalse di nessun tipo".

    "C'è di che rimanere davvero sbigottiti dopo la diffusione della notizia che una squadra di calcio femminile di Locri è stata intimidita in maniera così grave da rinunciare persino a proseguire il campionato". Lo afferma, in una dichiarazione, il presidente del Gruppo consiliare regionale di Forza Italia, Alessandro Nicolò. "Arrivare a forme così gravi di minacce - aggiunge - contro una compagine di ragazze che da oltre un lustro onora lo sport e la Calabria è un gravissimo sintomo di malessere civile che va analizzato e combattuto con determinazione. Intimidire lo Sporting Locri non è questione che possa riguardare la dirigenza di quella società e soltanto le ragazze impegnate nell'attività agonistica, ma è qualcosa che offende e colpisce in fondo il modo di vivere le relazioni sociali, la libertà di ognuno e di tutti. Per tali ragioni, e lo dico in maniera scevra da ogni interesse cosiddetto politico, da cittadino, è necessario riportare nel suo alveo naturale una vicenda che rischia non solo di produrre effetti pericolosi per la sicurezza delle atlete e dei dirigenti, ma ripropone uno scontro di civiltà di cui in Calabria non se ne sente proprio il bisogno". "Mi auguro che chi ha posto in essere tali intimidazioni - conclude Nicolò - rifletta e desista da un disegno, quale esso sia, che alla fine porterà solo ulteriore diffidenza verso la nostra terra, contribuendo così ad accreditare un'immagine della Calabria come regione persa e senza possibilità di redenzione".

    "Le minacce alla squadra femminile di calcio a 5 di Locri, tanto gravi da spingere al ritiro dal campionato, sono un fatto gravissimo per il quale lo Stato ha il dovere di intervenire subito, efficacemente e fino a quando i responsabili non saranno individuati ed arrestati". A dirlo è il segretario nazionale dell'Italia dei Valori Ignazio Messina. "Non servono - aggiunge - interventi spot, che si diradano una volta cessato il clamore mediatico. Le intimidazioni alle ragazze dello Sporting Locri e alla società rappresentano una gravissima minaccia alla libertà ed alla comunità calabrese contro le quali non può bastare solo esprimere solidarietà. Ora la priorità è non lasciare soli atlete e società, punte di diamante dello sport italiano, e individuare al più presto i responsabili di questo vile e vergognoso atto per assicurarli alla giustizia, comminando loro condanne esemplari. Lo Stato è più forte e lo deve dimostrare con i fatti".

    "Lo sport è portatore di valori positivi come il fair play, il gioco di squadra e il rispetto dell'avversario e non può soccombere alle minacce e alla violenza. Per questo la squadra di calcio a 5 femminile Sporting Locri non deve arrendersi. Alle giovani calciatrici e al presidente della squadra va tutta la mia vicinanza e l'invito a continuare a giocare. Tutti noi saremo al loro fianco per questa sfida". A dirlo è Dorina Bianchi di Ncd. "Intanto - conclude - auspichiamo che, a seguito dell'informativa di reato dei carabinieri, la magistratura apra un fascicolo e riesca a fare chiarezza su questo inquietante episodio".

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