Morto il giornalista Moisè Asta - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Morto il giornalista Moisè Asta

27 dic 15 E' morto stanotte a Catanzaro, a poco più di 80 anni, il giornalista Moisè Asta, uno dei più anziani iscritti all'Albo professionale della Calabria. Nato a Cosenza nel 1935, professore di Filosofia nei licei, Asta, ricorda una nota dell'Ordine dei giornalisti, "ha sempre coltivato, unitamente a quella per la sua materia specifica, una passione incomprimibile per il giornalismo. Prima da pubblicista e poi da professionista è stato per oltre 20 anni nella redazione calabrese dell'Agenzia giornalistica Italia. E' stato inoltre collaboratore fisso e redattore del Giornale di Calabria, sia nella stagione con direttore Ardenti che in quella successiva con direttore Soluri. E' stato inoltre collaboratore e corrispondente di innumerevoli testate locali e nazionali. Moisè Asta - prosegue la nota - ha sempre prediletto il giornalismo dell'approfondimento a quello, meno impegnativo, della notizia banale e magari inutile. Ed ha sempre impreziosito il proprio lavoro con un lessico ricercato, da intellettuale a tutto tondo, e con un gusto profondo per l'ironia e la dissacrazione dei luoghi comuni. Con lui scompare un pezzo importante del giornalismo calabrese degli ultimi cinquant'anni. L'Ordine dei Giornalisti della Calabria, ed il suo presidente in prima persona come vecchio amico, esprimono ai familiari di Moisè Asta, ed in particolare al figlio Claudio, collega pubblicista, le condoglianze più sentite per il grave lutto". I funerali si terranno domani, lunedì 28 dicembre, alle ore 15,30 nella chiesa di Santa Maria della Pace nel quartiere Santa Maria di Catanzaro.

"Un grande professionista e uomo di cultura". Così il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo ha ricordato il giornalista Moisè Asta. "Era un uomo profondamente attaccato alla città - ha detto ancora il primo cittadino - di cui conosceva tutti i problemi e le potenzialità. Mancheranno a tutti le sue critiche costruttive, la sua rigorosa analisi, soprattutto la sua grande umanità. Una grave perdita, veramente, per il giornalismo calabrese".

Il capo dell'ufficio stampa del Comune, Sergio Dragone, ha voluto ricordare il giornalista Moisè Asta: "E' stato per me un maestro nel senso più autentico del termine. Di giornalismo, di scrittura, di politica, di vita. E' stato un personaggio unico e irripetibile, passionale e coraggioso, coerente fino alla cocciutaggine. Un comunista vero, dal volto umano, sempre dalla parte dei deboli e degli oppressi. Mai un compromesso, mai un tentennamento. E che penna, poi! Un linguaggio allo stesso tempo semplice e colto, capace di andare dritto al cuore, ma sempre tenendo ferma la barra della deontologia professionale e della correttezza. Sapeva scrivere di letteratura, di politica, come di cronaca nera o di sport. Difficile oggi trovare nel panorama giornalistico gente in grado di fare le stesse cose. E poi sapeva impaginare, fare i titoli, impostare i menabò, organizzare la redazione. Un esempio da indicare alle nuove generazioni di giornalisti. Docente, giornalista, scrittore, poeta, Moisè ha racchiuso nella sua complessa e impetuosa personalità tutte queste cose assieme. Addio Moisè, la terra ti sia lieve".

"Con Moise' Asta se ne va un grande giornalista e intellettuale della nostra regione, ma soprattutto una persona di grande umanità e rigore morale. Ricordo con gratitudine il suo lavoro alla guida dell'ufficio stampa della Rubbettino da dove per quasi un ventennio ha dato il suo contribuito all'affermazione della casa editrice e alla conoscenza di libri e autori importanti". Lo afferma Florindo Rubbettino.

Profondo cordoglio per la morte di Moisè Asta viene espresso dal Sindacato Giornalisti della Calabria e dal segretario generale aggiunto della Fnsi, Carlo Parisi, che "si uniscono al dolore della famiglia".