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    Società di calcio a 5 di Locri chiude per minacce

     

    Società di calcio a 5 di Locri chiude per minacce

    26 dic 15 La Calabria che non vorremmo mai raccontare. La società di calcio femminile a 5 "Sporting Locri", impegnata nel campionato nazionale di serie A di categoria, chiude i battenti. Per minacce. Ad annunciarlo è il presidente della Asd, Ferdinando Armeni, destinatario di messaggi espliciti a lasciare perdere rivolti anche alla sua famiglia e ad altri dirigenti. Il presidente Armeni ha denunciato il fatto ai carabinieri e alla Digos che indagano per individuare gli autori delle gravi intimidazioni.

    "Siamo rammaricati di dover chiudere dopo sei anni di attività, bella ed entusiasmante, che ci hanno consentito quest'anno di diventare la squadra rivelazione del campionato nazionale di serie A. Non riusciamo a capire quali interessi ci possano essere da parte di chi vuole ostacolare un'attività sportiva, unica realtà del genere in Calabria". C'è amarezza nelle parole di Ferdinando Armeni, commerciante e presidente dell'Asd "Sporting Locri" di calcio femminile a 5, società costretta a sospendere l'attività agonistica a causa delle reiterate minacce anonime nei confronti della dirigenza. "Siamo basiti - aggiunge Armeni - dal momento che il nostro è solo un hobby, una passione per lo sport calcistico. Non è accettabile che si possa correre il rischio di poter essere colpiti anche nei nostri affetti più cari. Certo, può darsi che si tratti di una bravata, ma davvero non ce la sentiamo di andare avanti come se nulla fosse accaduto". Non si prestano ad equivoci del resto, i messaggi contenuti nei bigliettini indirizzati ad Armeni e ad altri dirigenti dell'Asd. Dopo un primo scritto "E' ora di chiudere questo Sporting Locri. Andate via!", si è passato, lo scorso 23 dicembre, a due giorni dal Natale, ad un "Forse non siamo stati chiari. Lo Sporting Locri va chiuso" lasciato in pieno giorno sull'auto di Armeni, parcheggiata a poca distanza dal suo negozio. Gli ignoti hanno anche forato una delle gomme della vettura. Anche il sito internet della società sportiva è ormai inattivo e reca solo un'immagine con la frase "Chiuso per dignità". In queste ore ad Armeni e alla dirigenza è giunta la solidarietà delle altre società di calcio a 5 impegnate nel campionato nazionale.

    Il vescovo di Locri-Gerace mons. Francesco Oliva, in merito alla vicenda della società di calcio a 5 femminile Sporting Locri costretta a chiudere per minacce, esprime "sentimenti di tristezza, di indignazione e di condanna". E' quanto si legge in una nota della Diocesi. "Sperando che questa bella esperienza sportiva non debba chiudersi", il presule esprime a suo nome personale e a nome di tutta la comunità diocesana "solidarietà e vicinanza ai dirigenti, allo staff tecnico, alle calciatrici e a tutti i tifosi dello Sporting Locri" e ricorda che "la festa di Natale e l'Anno santo della Misericordia ci invitano a non nutrire sentimenti di odio e a non scoraggiarci, ma ad aprire la porta del nostro cuore a Gesù, a lasciarci illuminare dalla sua luce e dal suo messaggio di pace. Preghiamo per la conversione dei cuori di tutti affinché ognuno di noi sappia porsi a completo servizio dell'uomo per il bene comune". La decisione della Società di rinunciare al prosieguo del campionato di Serie A Elite nel quale milita da 4 anni, è scritto ancora nella nota, "è decisamente contraria allo spirito di serenità con cui ogni famiglia vuole trascorrere le festività natalizie. Il motivo che ha causato tale decisione rappresenta una ferita per tutta la società civile di Locri e della Locride. Le minacce rivolte ai dirigenti della società sono pugni nello stomaco di tutta la gente per bene, che quotidianamente s'impegna per rendere i nostri paesi vivibili e più belli".

    "Assistiamo all'ennesimo atto vile ed intimidatorio, ad opera di ignoti, a danno di cittadini calabresi impegnati per il riscatto del nostro territorio. Ad essere colpita questa volta è la società della Sporting Locri e, in particolare, il presidente Ferdinando Armeni vittima di minacce e del danneggiamento della propria auto". E' quanto afferma, in una dichiarazione, Arturo Bova, presidente della Commissione regionale contro la 'ndrangheta, che annuncia per i prossimi giorni una visita a Locri per incontrare il presidente Armeni e i dirigenti della società. "Esprimo la mia vicinanza e quella dell'intero Consiglio regionale della Calabria - prosegue Bova - alla dirigenza, alle atlete, alla comunità locrese che quotidianamente si battono per l'affermazione di quei sani valori che da sempre hanno trovato nello sport un messaggero di pace e di fratellanza".

    Il sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, in una nota, esprime "vicinanza allo Sporting Locri per quanto verificatosi nelle ultime settimane". "Le strane ed atipiche minacce - prosegue Calabrese - perpetrate ai danni dell'importante sodalizio sportivo cittadino, che sembrerebbero per le modalità provenire dalla mente contorta di qualche soggetto psicopatico o qualcuno invidioso degli importanti risultati sportivi raggiunti dallo Sporting, hanno, non solo turbato il sano ambiente sportivo creato negli anni dai intorno allo Sporting, ma mortificano l'intera città con il rischio che la comunità locrese venga, ancora una volta, criminalizzata per il malsano comportamento di una sparuta e ridicola minoranza che, nel caso specifico, potrebbe anche non provenire da quegli ambienti criminali che, per anni, hanno tenuto in ostaggio la città ed oggi sono stati emarginati grazie agli importanti risultati raggiunti dalle forze dell'ordine e dalla magistratura". "Pertanto, pur comprendendo e condividendo la preoccupazione dei dirigenti e delle atlete dello Sporting, come già fatto nei giorni scorsi - sostiene ancora il sindaco - rinnovo l'invito a soprassedere dall'idea di ritirare la squadra dal massimo campionato nazionale. Tale determinazione sarebbe un errore gravissimo ed andrebbe ad assecondare l'assurdo desiderio di qualche balordo che, evidentemente, ha deciso di impegnare il proprio tempo andando ad infastidire chi, con impegno e passione, opera nel mondo dello sport e del sociale con il solo obiettivo di far crescere la città facendone emergere il vero volto positivo e solidale. Da Sindaco e socio fondatore dello Sporting Locri rinnovo solidarietà ai dirigenti ed alle loro famiglie, reiterando affetto e vicinanza con l'invito a non disperdere l'importante realtà sportiva creata negli anni con sacrificio, impegno e passione".

    "Solidarietà allo #SportingLocri. Tutto il mio sostegno affinché, presto, questa bella realtà possa tornare a dare lustro al territorio". Così, su Twitter, il deputato del Pd, componente della commissione Antimafia, Ernesto Magorno, esprime solidarietà allo Sporting Locri, società di calcio a 5 femminile costretta a chiudere per minacce. "La notizia della chiusura della Sporting Locri - afferma ancora Magorno - è un brutto colpo ad un territorio complesso e aspro, dove chi non si arrende alla prepotenza mafiosa e combatte quotidianamente all'insegna dei valori della solidarietà e dell'altruismo ha bisogno di essere sostenuto". "Alle atlete, ai dirigenti della squadra e a tutta Locri - prosegue - va tutto il mio sostegno, e quello dell'interno Partito democratico affinché, presto, questa bella realtà possa tornare a dare lustro al territorio. Sarò al fianco del presidente della Commissione antimafia calabrese, Arturo Bova, nella visita che terrà nei prossimi giorni a Locri. Quanti operano in settori come lo sport e lavoro accanto alle giovani generazioni per radicare ogni giorno il seme della cultura della legalità e della trasparenza attraverso valori sani, come la fratellanza che si alimenta dello spirito di squadra, compiono un meritorio impegno sociale che deve essere tutelato".

    "Solo la stupidità può presumere di tagliare le robuste radici che legano Locri con le varie espressioni sportive del suo territorio. In questo senso leggiamo le minacce che sconosciuti, nei giorni scorsi, hanno indirizzato ai vertici dello 'Sporting Locri', sodalizio che partecipa al campionato nazionale di serie A di calcio a 5 femminile". Giuseppe Raffa, presidente della Provincia di Reggio Calabria, nell'esprimere incredulità, sconcerto e rabbia per l'episodio, invita "tutte le componenti del sodalizio ionico a proseguire la fantastica esperienza che rappresenta un valore aggiunto nell'opera di ricostruzione della vera immagine della nostra terra". "Esprimo vicinanza alla società e alla componente femminile che è la vera protagonista di questa grande realtà socio-sportiva - prosegue - e, al tempo stesso, rivolgo l'invito alla civilissima Locri a continuare a non avere timore nel condannare questo gesto, riconducibile all'idiozia o ad altre espressioni occulte che vorrebbero riportare indietro le lancette dell'orologio della nostra storia. I valori dello sport non temono le minacce ma l'indifferenza di chi decide di subire passivamente questi episodi che provocano emarginazione e impediscono la crescita delle nostre comunità". (ANSA). "Solidarietà allo #SportingLocri. Tutto il mio sostegno affinché, presto, questa bella realtà possa tornare a dare lustro al territorio". Così, su Twitter, il deputato del Pd, componente della commissione Antimafia, Ernesto Magorno, esprime solidarietà allo Sporting Locri, società di calcio a 5 femminile costretta a chiudere per minacce.

    Lo Sporting Locri è una delle più belle realtà del calcio femminile della nostra regione. Condanniamo le gravi minacce indirizzate al presidente della società, Ferdinando Armeni, a cui esprimiamo la nostra solidarietà e rivolgiamo l'appello a non chiudere. Sarebbe una sconfitta per tutti noi". Lo afferma il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto. "In questi anni - prosegue - lo Sporting Locri ha raggiunto importanti risultati, non solo dal punto di vista agonistico, ma anche sul piano dell'aggregazione sociale e dell'educazione alla legalità. Auspichiamo che su questi gravi messaggi intimidatori venga fatta luce al più presto e al contempo rinnoviamo la speranza che la società prosegua la sua proficua attività sul territorio, continuando a tenere alto il nome della Calabria nel massimo campionato di calcio a 5 femminile".

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