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    Blitz dei CC alla cosca Piromalli nella Piana, 7 arresti

     

     

     

    Blitz dei CC alla cosca Piromalli nella Piana, 7 arresti, coinvolto medico

    22 dic 15 I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare a carico di alcune persone legate ad alla cosca di 'ndrangheta dei Piromalli operante nella Piana di Gioia Tauro. L'operazione di oggi si collega ai fermi, eseguiti lo scorso 26 novembre di quattro persone, presunti affiliate alla cosca, in esecuzione di un decreto della Dda di Reggio Calabria, perché accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa, concorso in omicidio e tentato omicidio pluriaggravato, porto e detenzione illegale di armi, estorsione e danneggiamento, reati tutti aggravati dalle metodologie mafiose.

    Sette arresti, coinvolto medico. Sette persone, presunte affiliate alla cosca Piromalli della 'ndrangheta, sono state arrestate dai carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro nel corso di un'operazione condotta con la collaborazione di personale dello Squadrone eliportato Cacciatori "Calabria". Gli arresti sono stati fatti in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip di Reggio Calabria su richiesta della Dda. Le persone finite in manette sono Biagio Guerrisi, di 51 anni, G.P.; Rocco Ivan Stillitano (52) ed il figlio Giuseppe (22); Cosimo Romagnosi (55); Elio De Leo (59), ed Antonio Esposito (39). I sette arrestati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso e di porto e detenzione abusiva di armi, estorsione e danneggiamento, reati questi ultimi tutti aggravati dal metodo mafioso. L'attività d'indagine condotta dai carabinieri, svolta autonomamente ed anche con l'apporto di alcuni collaboratori di giustizia, ha consentito di accertare lo sfruttamento da parte degli arrestati delle risorse economiche del territorio attraverso l'acquisizione, diretta o indiretta, di attività imprenditoriali oltre ad una lunga serie di estorsioni. Uno degli arrestati, Elio De Leo, é un medico, in servizio nel Sert di Polistena (Reggio Calabria), il quale, secondo l'accusa, avrebbe redatto certificazioni mediche attestanti lo stato di incompatibilità col regime carcerario di alcuni affiliati alla cosca, dichiarandoli falsamente alcolisti o tossicodipendenti.

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