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    Accoltella la fidanzata alla gola e la riduce in fin di vita, 26enne arrestato a Bianco

     

    Accoltella la fidanzata alla gola e la riduce in fin di vita, 26enne arrestato a Bianco

    09 dic 15 Un ragazzo di 26 anni, Giuseppe Gambettola, di Gioia Tauro, è stato fermato dai carabinieri a Bianco per il tentato omicidio dell'ex fidanzata di 24 anni. Il ventiseienne è entrato nell'abitazione della ragazza e dopo averla aggredita l'ha accoltellata alla gola, al torace e all'addome. I carabinieri, attraverso le immagini delle telecamere di videosorveglianza, hanno identificato l'autore dell'aggressione e lo hanno fermato. La ragazza è ricoverata nell'ospedale di Locri ed è in pericolo di vita. Il ventiseienne è stato rintracciato nella sua abitazione dove i carabinieri lo hanno sottoposto a fermo. Il movente del tentato omicidio sarebbe legato alla gelosia ed al rifiuto da parte del ventiseienne di interrompere la relazione sentimentale con la fidanzata. La ragazza viene attualmente sottoposta ad un delicato intervenuto chirurgico.

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    "Ancora una volta la Calabria subisce la cultura della sopraffazione tra generi ed una giovane donna è in fin di vita dopo essere stata accoltellata dal presunto ex fidanzato. Succede a Bianco, nella Locride, ma sarebbe potuto succedere dovunque, ancora una volta". E' quanto si legge in una nota di Tonia Stumpo e delle donne del Pd. "Oggi più che mai - prosegue la nota - urge mettere in atto una serie di politiche di intervento che prevengano culturalmente gesti talmente violenti da porre a rischio la sicurezza e la vita delle donne e dei soggetti più deboli in generale. Sia la Calabria la regione apripista di una stagione di dibattiti e di azioni mirate e concrete che possano incidere positivamente sulla forma mentis dei più giovani, soprattutto. Condivido e faccio mia la riflessione del sindaco di Bianco, Aldo Canturi, che parla proprio di un'azione culturale nelle scuole fin dai primi anni. A tal proposito mi rendo disponibile ad operare nella direzione indicata, insieme alla sua amministrazione, e propongo una fiaccolata di sensibilizzazione sul tema del contrasto alla violenza sulle donne e della cultura della parità di genere ed un dibattito a seguire per confrontarsi con la comunità sulle azioni di tutela ai più deboli da porre in atto. Alla giovane colpita da tanta brutale violenza va l'affetto di tutte noi e alla sua famiglia la nostra solidarietà".

    "Quanto è accaduto a Bianco mi lascia pietrificata. Sono trascorsi solo pochi giorni dal 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che ha visto in tutta la Calabria scuole, associazioni e amministrazioni impegnante attivamente nella discussione su questo triste argomento". Lo afferma - informa una nota dell'Ufficio stampa della Giunta - l'assessore regionale alle Politiche sociali Federica Roccisano, appena appresa la notizia dell'aggressione subita da una giovane di Bianco. "Una giornata - prosegue - che non dovrebbe esistere, come già dissi durante le varie iniziative, ma che oggi, invece, mi spinge a dire che la politica, la società, la scuola devono fare di più, dobbiamo fare di più per bloccare questi 'mostri' che offendono tutti gli uomini perbene e civili, i nostri compagni di vita. Una giovane ragazza di soli 24anni di Bianco é in fin di vita, dopo avere ricevuto diverse coltellate alla gola, al torace ed all'addome, da parte dell'uomo che fine a pochi giorni fa era al suo fianco: quell'uomo che l'aveva amata e che aveva amato. È accaduto a Bianco ma, poteva succedere ovunque, poteva succede ad una di noi, donne impegnate e libere. Penso sia essenziale lavorare affinché donne e uomini capiscano che chi ama, non picchia, non urla, non priva e non ammazza. Iniziamo subito una rivoluzione culturale. Dobbiamo capire che una donna che viene stuprata, picchiata, derisa ed ammazzata è una nostra sorella, siamo noi stesse. Come spesso accade mi viene da fare mia una frase di Ernesto Che Guevara 'siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualsiasi ingiustizia, commessa contro chiunque, in qualsiasi parte del mondo'". "Questo mondo in questo caso - conclude la Roccisano - non é così lontano chi è stata colpita è una nostra sorella della Locride. A lei ed alla sua famiglia va tutto il mio affetto e la mia più sentita vicinanza. Lottiamo affinché il rosso sia il colore dell'amore e non quello del sangue".

    "Quanto è accaduto a Bianco, dove una ragazza appena 24enne è stata ridotta in fin di vita da quello che, come sembra emergere dalle prime indagini, è un suo ex fidanzato, si configura come l'ennesimo drammatico caso di violenza contro le donne e di tentato femminicidio". Lo dichiara in una nota la deputata del Pd, Enza Bruno Bossio. "Come Parlamento - prosegue - abbiamo introdotto norme più severe per la repressione di questo tipo di reati, ma non basta. Continuano ad essere troppe, in Calabria e in Italia, le donne che cadono vittime della follia omicida di uomini che non accettano la fine di relazioni amorose. È ancora fresco il ricordo di Fabiana Luzzi di Corigliano e di Mary Cirillo di Monasterace, le vittime più recenti dell'ossessione di uomini che trasformano la loro insicurezza e incapacità di comprendere la diversità femminile in assurda violenza omicida. È chiaro che la repressione è importante ma da sola non basta: occorre introdurre, come da me proposto con una apposita proposta di legge che è stata assunta come indirizzo in sede di discussione della 'Buona Scuola', elementi di prevenzione basati sulla educazione alla differenza di genere in tutte le scuole di ordine e grado. Sono vicina alla ragazza che sta combattendo in queste ore la sua più difficile battaglia, quella per la vita, alla sua famiglia ed a tutta la comunità di Bianco". "Ho già dato la mia disponibilità al sindaco Aldo Canturi - conclude Enza Bruno Bossio - a partecipare ad una manifestazione contro la violenza e per l'affermazione del rispetto della differenza di genere da tenersi proprio a Bianco nei prossimi giorni".

    "Un bollettino di guerra. Solo così si possono definire le continue notizie di violenza sulle donne. Oggi sono avvenuti altri tre episodi gravissimi: una ragazza nel casertano arsa viva dal suo compagno, un'altra in Calabria accoltellata dal fidanzato ed una donna uccisa dal marito a Varese. Mi auguro vivamente che questi tre episodi non vengano presi alla leggera, non vengano considerati una fatalità e che una volta per tutte il Governo capisca che è fondamentale mettere in atto una battaglia concreta per instillare in tutti i cittadini il rispetto per le donne, per la loro libertà, per i loro diritti e per la loro vita. Serve una vera e propria rivoluzione culturale": così in una nota Mara Carfagna, portavoce di Forza Italia alla Camera dei deputati. "Rivoluzione - aggiunge - che deve partire innanzitutto dalla scuola, reintroducendo programmi specifici per contrastare quegli stereotipi di genere nei quali spesso si annidano i germi della violenza. Così come sarebbe utile riprendere la diffusione di quelle campagne di sensibilizzazione e comunicazione che avevano raggiunto larghi strati dell'opinione pubblica, rinnovare il protocollo d'intesa con lo Iap per contrastare le pubblicità sessiste, introdurre il braccialetto elettronico per gli stalker, favorire la sinergia tra tutti gli attori che sono impegnati nella prevenzione e nel contrasto alla violenza, finanziare adeguatamente i centri anti-violenza, le case rifugio e gli sportelli anti-stalking. Ma dobbiamo anche pretendere che gli stranieri che vivono in Italia assimilino il principio della piena uguaglianza tra uomini e donne, pietra miliare della nostra società. Insomma, serve che questo tema entri nell'agenda di Governo. Lo abbiamo chiesto più volte, ma non abbiamo mai avuto risposte, solo silenzio e indifferenza. Non serve approvare una legge o recepire una convenzione internazionale se poi non le si attua".

    "Il fenomeno della violenza sulle donne e' una vera emergenza sociale del nostro Paese. L'ultima, drammatica vicenda che si é consumata in Calabria, dove una ragazza é stata accoltellata alla gola dal suo ex, é una ulteriore, agghiacciante testimonianza del livello di barbara follia che si e' raggiunto". Lo affermano in una nota Caterina Pace, responsabile nazionale delle donne di Idv, Daniela Caprino e Lorella Massenzo, esponenti di Idv Calabria. "Noi di Idv - proseguono - da tempo ci battiamo per l'approvazione di una nuova legge in grado di prevenire e punire più severamente i responsabili di questi crimini sempre più frequenti, legge che ora speriamo sia calendarizzata al più presto. La nostra proposta di legge prevede, tra l'altro, l'introduzione di specifiche aggravanti, l'ampliamento della platea delle vittime e dello spettro dell'applicazione delle misure di sicurezza, nonché l'esclusione degli sconti di pena previsti per i riti alternativi e il patteggiamento". "Inoltre - concludono Pace, Caprino e Massenzo - riteniamo occorra sradicare quei sub modelli culturali intrisi di ignoranza e violenza, che nella maggior parte dei casi si sviluppano, insieme alle loro drammatiche conseguenze, all'interno del nucleo familiare".

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