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    Arpacal: critica balneabilità lungo coste reggine. ma ci sono miglioramenti

     

     

    Arpacal: critica balneabilità lungo coste reggine. ma ci sono miglioramenti

    29 apr 15 La costa del comune di Reggio Calabria continua a rappresentare una delle aree più critiche dell'intera provincia reggina per la sua balneabilità, con altri punti sensibili su Gioia Tauro, San Ferdinando e Villa San Giovanni. Nonostante le criticità, vi sono anche punti di sensibile miglioramento, sia sullo Ionio e che sul Tirreno, portando nel complesso ad un aumento delle percentuali di acque classificate eccellenti, pari all'87%, rispetto all'81% del 2013. E' questo uno dei passaggi del seminario rivolto ai sindaci dei comuni costieri della provincia di Reggio Calabria che l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Calabria (Arpacal) ha tenuto oggi a Palazzo San Giorgio, sede dell'amministrazione comunale reggina, illustrando i dati della campagna di balneazione 2015, ottenuti attraverso le attività di monitoraggio e analitiche dell'intera stagione 2014. Il sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà, che ha presieduto i lavori, è scritto in una nota dell'Arpacal, "ha confessato come la questione della balneazione sia una delle prime emergenze, da affrontare con costanza partendo innanzitutto dalla depurazione, punto dolente negli anni precedenti, ma anche con un controllo più diretto del territorio". Il direttore del dipartimento provinciale Arpacal di Reggio Calabria Giovanna Belmusto, nell'introdurre i lavori, ha sottolineato come "la costa reggina rappresenti uno dei punti strategici per l'intera regione, con specificità marine ed ecosistemi così particolari che di per sé renderebbero, ad esempio lo Stretto di Messina, già patrimonio dell'Umanità, come è stato proposto all'Unesco". Sabrina Santagati, direttore generale dell'Arpacal, ha insistito "sulla attendibilità del dato scientifico che esce dai laboratori Arpacal, dando ai referti sulla balneazione delle coste calabresi quella scientificità ed autorevolezza che le istituzioni locali pretendono da un'agenzia, come l'Arpacal, che ha il compito di dare supporto tecnico scientifico nelle opere di prevenzione e protezione dell'ambiente". Francesca Pedullà, referente regionale dell'Arpacal per la campagna di balneazione, ha illustrato i dati su scala regionale, sottolineando ancora, come già fatto nei precedenti seminari provinciali, il miglioramento complessivo delle acque in eccellenza della regione, in concomitanza con la riduzione della percentuale delle acque classificate come scarse.

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