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    Manifestazione di Libera a Catanzaro: non sia antimafia di adesioni, che sono tante

     

     

    Manifestazione di Libera a Catanzaro: non sia antimafia di adesioni, che sono tante

    23 apr 15 "Nel ringraziare tutti coloro (e sono tantissimi) che sostengono il nostro appello e che saranno in piazza venerdì prossimo, quando manca solo un giorno alla manifestazione vogliamo richiamare qui le incisive parole di don Luigi Ciotti: 'non basta commuoversi occorre muoversi'". E' quanto si legge in una nota del Coordinamento di Libera Catanzaro. "Chi fa parte di Libera - prosegue la nota - sa bene che è sempre necessario, noi per primi, tener distinta con speciale attenzione l'antimafia dei fatti, concreta e rigorosa, dall'antimafia delle parole, che vive di autocompiacimento e supponenza. Non vorremmo che da Catanzaro germogliasse una nuova specie di antimafia, quella delle adesioni: commetteremmo un imperdonabile peccato di vanità. L'adesione all'appello di Libera e la partecipazione alla manifestazione implicano una totale e non negoziabile adesione ai valori della responsabilità, della trasparenza e della correttezza ed esigono coerenza massima tra ciò che si afferma e ciò che si compie, tra la parola e l'agire quotidiano. Su questo ci misureremo noi, i nostri compagni di viaggio e i nostri interlocutori, perché il 24 aprile non sia un avvenimento effimero e nemmeno un punto di arrivo, ma piuttosto la partenza (anzi, la ripartenza) verso la costruzione di una città civile, onesta, rispettosa delle regole e del bene comune. Il presidio di responsabilità che vogliamo costruire ha lo scopo di contribuire a restituire alla nostra comunità non soltanto il senso della condivisione e della compassione, ma soprattutto l'orgoglio di essere cittadini esigenti e vigili. Non altra è la nostra funzione. Men che meno quella di sostituire l'azione delle forze dell'ordine e dei magistrati, cui compete l'accertamento dei fatti e l'attribuzione delle responsabilità penali. Con questo spirito saremo in piazza ad ascoltare gli interventi che si succederanno nel corso del pomeriggio e che saranno aperti dal coordinatore regionale di Libera Domenico Nasone. Vogliamo infine ricordare che la serata si concluderà con il gospel del coro New vision, con Francesca Salerno (Lady U) e il suo brano vincitore del premio di produzione di 'Musica Contro le Mafie' (concorso musicale nazionale sostenuto da Libera) accompagnata da Luigi Morello, Francesco Salerno e Pasquale Rizzo degli 'Arangara' e con la musica reggae dei Kissusenti crew". "Infine - conclude la nota di Libera - comunichiamo che #liberiamocatanzaro è l'hashtag ufficiale del 24 Aprile. È possibile fin da subito utilizzarlo per twittare messaggi di adesione e partecipazione all'iniziativa. Durante la Manifestazione verrà lanciato il live twitting e dalla piazza o da chi ci segue da fuori potranno pervenire, con l'utilizzo dell'hashtag ufficiale, commenti, riflessioni, considerazioni sul tema dell'iniziativa. I tweet più incisivi e significativi verranno selezionati e letti dal palco. Vi aspettiamo in piazza e sui social".

    Vescovo chiuderà manifestazione. Sarà l'arcivescovo metropolita, mons. Vincenzo Bertolone, a concludere la manifestazione sui temi della sicurezza organizzata per domani a Catanzaro da Libera. A darne notizia, con un comunicato, è il coordinamento cittadino dell'associazione, che in una nota ringrazia mons. Bertolone "per il sostegno e la vicinanza che ha sempre assicurato all'azione di Libera".

    Adesioni:

    "Esprimo la mia piena e convinta adesione alla manifestazione promossa da Libera che si terrà domani, venerdì 24 aprile a Catanzaro contro la mafia". Lo ha sostenuto il presidente della Regione Mario Oliverio, in una lettera di saluto indirizzato agli organizzatori dell'iniziativa che si svolgerà nella città capoluogo di regione. "Sono profondamente dispiaciuto - ha aggiunto - per non poter essere personalmente presente a causa di impegni personali che mi porteranno fuori regione, ma ribadisco la più ampia disponibilità al confronto costruttivo con Libera e con tutta la rete di associazioni che si adoperano quotidianamente nel contrasto contro la criminalità organizzata, che ci vede alleati e in prima linea. Prendo atto con soddisfazione che, soprattutto nelle ultime settimane, è cresciuta la presa di coscienza e forte è la reazione della società civile verso il susseguirsi di atti intimidatori avvenuti in Calabria e nel territorio catanzarese. A tal proposito sono certo che la magistratura e le forze dell'ordine, a cui va il mio plauso convinto per lo sforzo incessante di contrasto che compiono nella lotta alla criminalità organizzata, anche questa volta sapranno individuare e assicurare alla giustizia i responsabili di tali atti vili ed esecrabili". "Quello delle intimidazioni - ha proseguito il presidente della Giunta regionale - è un fenomeno che non presenta flessioni, ma noi non possiamo e non dobbiamo rassegnarci. E' arrivato il momento che ognuno faccia la propria parte e che il fenomeno venga assunto da tutti come una priorità assoluta. Non è più possibile lasciare alla stanca ritualità del momento le migliaia di casi di attentati agli amministratori che, nonostante tutto, continuano a rimanere in trincea, al proprio posto, anche quando rischiano la loro incolumità personale e quella dei loro cari per rappresentare degnamente le loro comunità. I cittadini ci chiedono di essere coerenti e di avere la capacità di indicare praticamente gli strumenti da mettere in campo per superare efficacemente i momenti di crisi, di difficoltà e tutti quei fenomeni che rallentano o ostacolano il corretto dispiegarsi della democrazia e dello sviluppo sociale delle nostre comunità. Bisogna lavorare per far crescere una cultura della legalità e mettere in campo una politica credibile, ma soprattutto intransigente verso chi indulge in rapporti di consenso e di contiguità verso la criminalità. Una politica, insomma, che ridia alla Calabria e ai calabresi fiducia nello Stato e nelle istituzioni". "Per quanto ci riguarda - ha concluso Oliverio - siamo impegnati, sin dal nostro insediamento, ad affermare il rigore e la limpidezza di comportamenti necessari a rendere efficace e credibile l'azione di governo di una regione che vuole riscattarsi e costruire il proprio futuro e per farlo è consapevole che la sconfitta della criminalità organizzata e l'affermazione della cultura della legalità sono condizioni da cui non si può prescindere".

    "La Coldiretti di Catanzaro partecipa e sostiene la manifestazione organizzata da Libera che si svolgerà venerdì prossimo 24 aprile a Catanzaro". E' quanto scritto in una nota della Coldiretti di Catanzaro. "E' un momento importante di grande impegno - prosegue la nota - e testimonianza che deve concretizzarsi nella vita di tutti i giorni. Nella vita imprenditoriale agricola che ha saputo innovarsi nel servizio della persona e della comunità tutta con esperienze straordinarie, pur in una situazione di difficoltà, in cui rischia di prevalere l'egoismo e l'indifferenza ci sono iniziative tese a conciliare lo sviluppo economico con la sostenibilità ambientale e sociale per evitare qualsiasi forma di aggressione al territorio che deve essere "bene comune" per eccellenza da salvaguardare. Attraverso la Fondazione sulle Agromafie, promossa da Coldiretti, il cui Comitato Scientifico è presieduto dall'ex Procuratore Giancarlo Caselli la Coldiretti porterà in piazza anche una testimonianza specifica e importante quale è quella di evitare l'infiltrazione mafiosa nelle campagne e nel nuovo business del "cibo" che è diventato terra di conquista per le organizzazioni criminose. La lotta ai fenomeni di criminalità organizzata presenti nel settore agroalimentare comporta effetti vantaggiosi in termini ambientali, sociali ed occupazionali.

    La Cisl di Catanzaro ha aderito alla manifestazione che si terrà a Catanzaro venerdì 24 aprile alle ore 18.00 in Piazza Prefettura. L'adesione vuole sottolineare "l'impegno del nostro sindacato - è scritto in una nota - per contrastare e sconfiggere il potere delle mafie in ogni ambito. La legalità a Catanzaro, ma più in generale su tutto il territorio regionale, deve essere conquistata giorno per giorno; deve trovare sullo stesso fronte tutte le forze politiche, sociali e produttive, in quanto la 'ndrangheta non distingue colore politico, il racket estorsivo non fa sconti a nessuno; deve trovare l'impegno corale della società civile nel combattere frontalmente le organizzazioni mafiose, ma anche quell'impalpabile cultura mafiosa che ancora alligna in tanti ambiti della nostra società".

    Ci sarà anche il Presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Paolo Abramo, alla manifestazione contro ogni forma di criminalità, indetta per domani, 24 aprile, in piazza Prefettura dall'Associazione Libera. "Non solo ribadiamo con forza il messaggio lanciato da Don Ciotti, e cioè che Catanzaro è una città che respinge la criminalità e le pratiche mafiose - ha affermato Abramo - . Quanto, scendendo in piazza, vogliamo ricordare che la Camera di Commercio di Catanzaro è al fianco delle imprese e del tessuto economico produttivo tutto, e sempre le affianca nella difficoltà di ogni tipo e natura. Da tempo abbiamo avviato un percorso di collaborazione con l'associazione Libera che si concretizza nello sportello della Legalità, attivo appunto presso il nostro Ente per tutti coloro che vogliano denunciare situazioni di sopruso come racket e usura. In quanto Ente preposto allo sviluppo economico del territorio, siamo consapevoli dei limiti e degli ostacoli che chi desidera intraprendere un'attività spesso incontra lungo il percorso. E proprio per questo sappiamo quanto importante sia avere la certezza di un punto di riferimento, disponibile ad affiancare e accompagnare chi si trovi in difficoltà. Saremo in piazza domani per affermare simbolicamente la nostra voce contraria ad ogni forma di illegalità e di criminalità".

    Il sindaco di Torre di Ruggiero, Giuseppe Pitaro, ha reso noto l'adesione della propria amministrazione comunale alla manifestazione contro la mafia denominata "Libera Catanzaro Libera " che si terrà domani. "Anche il Comune di Torre di Ruggiero - spiega -, domani, vuol fare sentire la propria presenza in quella che è un'occasione importante per ribadire un No convinto da parte della società civile e delle sue sane forze contro ogni forma di attività mafiosa. Come ho sottolineato in occasione del vile gesto patito dal sindaco di Zagarise, Gallelli, non sono più sufficienti i comunicati stampa di solidarietà e le parole d'incoraggiamento verso chi patisce atti intimidatori che vanno a colpire finanche la sfera personale. Lo Stato deve materialmente e tangibilmente scendere in campo affianco di commercianti, degli imprenditori nonché degli amministratori locali".

    La Fondazione Università Magna Grecia, presieduta dal prof. Arturo Pujia, ha aderito alla manifestazione che si svolgerà domani, 24 aprile, a Catanzaro contro la criminalità ed i sistemi mafiosi. "La Fondazione Umg è, infatti, già da tempo impegnata, in concreto, nella costruzione - è scritto in una nota - di una cultura per il contrasto alla criminalità mafiosa. Nello specifico, è ancora in atto il corso sulle Politiche di contrasto alla mafia, della durata di due anni, che si avvale dei contributi e delle testimonianze di diversi protagonisti impegnati nell'attività di contrasto, nelle azioni di prevenzione, nella gestione dei beni confiscati e nella promozione della cultura della legalità".

    "Che l'aggressione violenta che imperversa nella nostra regione, da sud a nord, arrivasse anche nella "tranquilla" Catanzaro, era prevedibile". Lo afferma in una nota l'Associazione Il Campo. "In una piccola realtà - prosegue la nota - com'è la Calabria, i processi di contaminazione sono tanto rapidi quanto sono ancora deboli le azioni di contrasto sia ai livelli istituzionali che sociali. L'incendio a Zagarise, dopo quelli di Amaroni e di Lamezia, è un ulteriore episodio delittuoso che si aggiunge agli altri". Il Campo esprime solidarietà al sindaco di Zagarise Domenico Gallelli e alla sua famiglia. L'Associazione Il Campo aderisce alla giornata di Libera e ringrazia i promotori che,con l'iniziativa del 24 aprile, chiedono ai cittadini del Capoluogo di liberare la loro città.

    "L'Università Magna Grecia sarà presente domani alla manifestazione contro la mafia che si svolgerà nel capoluogo di Regione". E' quanto scritto in una nota dell'Università Magna Grecia. "La realtà universitaria catanzarese, da sempre presidio di cultura e di legalità, non è rimasta indifferente - prosegue la nota - rispetto ai recenti fatti di cronaca che hanno riguardato Catanzaro. Ecco perché l'Ateneo Magna Graecia, guidato dal Magnifico Rettore, prof. Aldo Quattrone, ha aderito alla manifestazione promossa da Libera a garanzia del territorio e contro sistemi e fenomeni criminali. Il ruolo dell'Università nella costruzione di nuove coscienze è fondamentale. L'adesione dell'Università Magna Graecia sottolinea il grande impegno che l'Ateneo ha dimostrato negli anni proponendo agli studenti percorsi ed insegnamenti finalizzati all'analisi dei fenomeni mafiosi e delle associazioni di tipo mafioso, nelle dinamiche sociologiche e criminologiche, ed alla formazione di professionisti della legalità. Sul fronte dell'antimafia non bisogna mai abbassare la guardia".

    "Quando, domani pomeriggio, ci ritroveremo in tanti in piazza Prefettura per gettare simbolicamente il nostro guanto di sfida alla criminalità organizzata, dopo la preoccupante escalation dei giorni scorsi, speriamo di riuscire a imprimere - come in una foto ricordo - lo spirito comunitario che ci ha spinto ad aderire alla manifestazione di Libera". Lo afferma il consigliere comunale Psi-Pse di Catanzaro, Roberto Guerriero. "Approfittiamo - aggiunge - dell'indignazione profonda che hanno suscitato gli episodi di intimidazioni, minacce, incendi che dimostrano come la criminalità abbia alzato il tiro contro le forze sane e produttive di questa città. Anche gli anticorpi culturali e sociali, che la classe politica dovrebbe alimentare con esempio cristallini di senso civico e dosi massicce di attenzione e solidarietà, sono soffocati da indifferenza, indignazione, prepotenza e arroganza che hanno finito per spegnere l'orgoglio di appartenenza ad una comunità sempre più distratta e senza identità. Un appello lo rivolgiamo anche al primo cittadino di Catanzaro, Sergio Abramo, che forse non a caso ha scalato verso il basso la graduatoria del gradimento dei sindaci più amati d'Italia attestandosi al 90esimo posto (su cento). Troppi passi falsi e leggerezze, l'hanno distratto dal dovere di amministrare secondo i principi e i valori del buon padre di famiglia, nonostante gli elenchi delle buone opere affidate a riviste patinate. I catanzaresi hanno bisogno di sicurezza, ma non attraverso telecamere di un sistema di videosorveglianze che costano milioni di euro; hanno bisogno di lavoro, ma non attraverso la ricerca di favori e la raccomandazione del potente di turno; hanno bisogno di una burocrazia più snella, che significa certezze delle regole eguali per tutti. Hanno bisogno di equità sociale. Quando, domani, ci ritroveremo in piazza ricordiamoci del motivo per cui siamo stati eletti guardando in faccia la rappresentanza della comunità che chiede di essere amministrata con lealtà e onestà e non comandata come spesso accade. Che sia una occasione per ripartire, e non la solita inutile passerella dell'antimafia da comunicati stampa".

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