Bombardieri "Corruzione è danno per il Paese" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Bombardieri "Corruzione è danno per il Paese"

20 apr 15 "La corruzione è un danno per il Paese, ne impedisce lo sviluppo e provoca la sfiducia degli investitori". Lo ha affermato Giovanni Bombardieri, procuratore della Repubblica aggiunto di Catanzaro, nella sua lectio magistralis su mafia e malaffare svoltasi al liceo classico "Morelli" di Vibo Valentia. Il magistrato, parlando agli studenti, ha evidenziato come l'azione della magistratura e delle forze dell'ordine sia "per definizione repressiva e quindi insufficiente a estirpare un fenomeno di vasta portata, che deve essere combattuto con scelte preventive. La popolazione - ha aggiunto - ha tuttavia una percezione della corruzione all'interno delle Pubbliche amministrazioni, pari al 90%. Percentuale che si riscontra non solo se si prendono in esame i grandi appalti ma anche la normale gestione della res publica". La lectio magistralis di Bombardieri ha messo in evidenza quanto la corruzione, pur non riguardando i cittadini da vicino, incida sulla collettività. "La nuova legislazione, ancora in itinere - ha detto Bombardieri - prevederà una serie di 'anticorpi' di cui la Pubblica amministrazione dovrà dotarsi: trasparenza, rotazione degli incarichi e ripartizione delle competenze". Il magistrato ha anche sottolineato le "falle" che non garantirebbero una definitiva repressione del malaffare, in primis, la difficoltà a combattere il fenomeno dall'interno, tramite l'ausilio di figure speciali (l'agente sotto copertura può inserirsi solo in un'attività delittuosa in essere) e la necessità di dare a ciascun illecito il giusto rilievo penale. Bombardieri ha illustrato infine numeri allarmanti: su 60 mila detenuti in Italia, solo 11 sono accusati di corruzione (incontro di volontà tra corruttore e corrotto), 26 di concussione (una forma di "estorsione qualificata") e circa 66 di peculato (furto di denaro pubblico).