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    Cinque piantagioni di marijuana scoperte dalla Finanza a Bonifati

     

    Cinque piantagioni di marijuana scoperte dalla Finanza a Bonifati

    04 set 14 La Guardia di finanza ha individuato e sequestrato a Bonifati cinque coltivazioni di canapa indiana per un totale di oltre tremila piante. L'operazione che ha condotto al ritrovamento delle piantagioni è stata condotta dal Comando provinciale di Cosenza e dal Reparto operativo aeronavale di Vibo Valentia delle "fiamme gialle". Le coltivazioni di canapa indiana era state realizzate in un terreno grande, fa rilevare la Guardia di finanza, quanto venti campi di basket in una zona impervia e difficilmente raggiungibile. Le piante che costituivano la coltivazione di canapa erano particolarmente rigogliose, tanto che alcune erano alte oltre due metri. La droga che sarebbe stata ricavata dalle piante sequestrate avrebbe fruttato al dettaglio, secondo la Guardia di finanza, circa sette milioni di euro.

    Dai primi riscontri effettuati e dallo stato di maturazione delle piante, la marijuana, di ottima qualità, sarebbe stata pronta a breve per l’essiccazione e per la successiva immissione sul mercato. Tali ipotesi verranno confermate solo all’esito delle analisi chimiche che riveleranno le effettive quantità di principio attivo presenti nei singoli arbusti. I finanzieri della Compagnia di Paola e della Brigata di Cetraro sono stati coadiuvati dagli elicotteri del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia che, sistematicamente, effettuano il monitoraggio di quelle zone del territorio calabrese che si prestano a coltivazioni illegali di marijuana. Si tratta di zone molto impervie, difficilmente individuabili da terra e di difficile accesso perché situate su costoni scoscesi o circondate da foltissima vegetazione. La produzione illegale, poi è favorita dalle condizioni climatiche che rendono floride le piantagioni e dallo stato selvaggio dei terreni. Il sequestro di oggi ha consentito di sottrarre ai sodalizi criminali circa 3000 piante di marijuana di tipo skunk, che avrebbero fruttato, al dettaglio, circa 7 milioni di euro. Sono in corso indagini volte a risalire alla proprietà dei terreni, nonché individuare responsabilità in capo agli utilizzatori di fatto dei suoi coltivatori, che alla vista degli elicotteri si sono dileguati nella fitta boscaglia. Il blitz delle Fiamme Gialle s’inserisce in una serrata attività di prevenzione e repressione riguardo alla produzione alla coltivazione e allo spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare nella fascia tirrenica cosentina, dove la cannabis non conosce crisi. Dalla scorsa estate, infatti, i mezzi aerei delle Fiamme Gialle hanno segnalato in Calabria 20 piantagioni illegali di sostanza stupefacente, ove sono state sequestrate circa 8000 piante di cannabis.

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