NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Trasferimento bronzi all'Expo, anche Renzi dice no, la polemica continua

     

    Trasferimento bronzi all'Expo, anche Renzi dice no, la polemica continua

    03 set 14 "Spostare i bronzi di Riace" da Reggio Calabria a Milano per l'Expo "non ha senso. Perché spostare i bronzi da Reggio a Milano quando dovrei portare i visitatori da Milano a Reggio?". Così Matteo Renzi risponde a una domanda a Rtl. Il premier spiega di non essere però in assoluto contrario agli spostamenti delle opere d'arte.

    Maroni: Renzi fa i capricci. ''Matteo Renzi fa i capricci sui Bronzi per Expo2015 Milano. Proprio come i bambini, ha detto bene l'Economist'': così il presidente della Lombardia, Roberto Maroni, su twitter ha commentato la contrarietà del presidente del Consiglio a trasportare le due statue da Reggio Calabria a Milano.

    Chizzoniti presenta formale denuncia in procura. Il presidente della Commissione di Vigilanza e Controllo del Consiglio regionale calabrese Aurelio Chizzoniti ha reso noto, in relazione alla vicenda del trasferimento a Expo 2015 dei Bronzi di Riace, di avere presentato denuncia, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, nei confronti del ministro per i Beni e le attività culturali Dario Franceschini e di Vittorio Sgarbi. Chizzoniti, che ha riferito di avere prodotto un voluminoso dossier composto da 7 pagine ed integrato da 14 allegati, ha denunciato "il prof. Vittorio Sgarbi per il sistematico tentativo di violenza privata - è detto in una comunicato del consigliere regionale - consumato ai danni della dottoressa Simonetta Bonomi, responsabile della Soprintendenza dei Beni archeologici della Calabria, minacciando di deferirla all'Autorità giudiziaria per la reiterata e documentata opposizione avverso l'asfissiante richiesta di trasferimento dei Bonzi all'Expo 15 nonostante la scientificamente conclamata intransportabilità degli stessi; il Ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini per abuso in atti d'ufficio poiché, sebbene in possesso di congrua documentazione che conferma l'inamovibilità dei Bronzi, preannuncia la costituzione di una strumentale commissione preposta alla verifica della trasferibilità degli stessi, speciosamente suggerita dal prof. Sgarbi che impone quale componente il prof. Bruno Zanardi definito 'la Cassazione della situazione', perseguendo l'evidente tentativo di eludere irresponsabilmente i numerosissimi pareri e relazioni tecniche di tenore diametralmente opposto, peraltro, da tempo giacenti presso lo stesso Ministero". Chizzoniti ha rilevato ancora nell'atto una "turbativa d'asta con riferimento alle performance della Net Booking, società neo costituita riconducibile al sig. Stefano Ceci, segretario dell'on. Franceschini, che fulmineamente si aggiudica un importantissimo appalto presso Expo 2015 che potrebbe non risultare neutro rispetto alla logica cultural-affaristica che ispira il trasferimento, a prescindere, delle famose statue; conflitto d'interessi, quantomeno Franceschini-Ceci, la cui rilevanza penale va esplorata anche con riferimento ai protagonisti della vicenda Bronzi che scandisce il ruolo di un trio prettamente romagnolo (Sgarbi - Franceschini - Ceci)". "L'esposto - prosegue la nota - richiama una serie di congrue richieste istruttorie, fra le quali spicca: a) il sequestro ex art. 253 c.p.p. di tutta la documentazione afferente il bando della gara poi aggiudicata alla ditta Net Booking nonché quello dei pareri, studi, relazioni, approfondimenti che negano la trasportabilità dei Bronzi e da sempre acquisiti agli atti del Ministero dei Beni Culturali; b) l'escussione ex art. 377 c.p.p. dei titolari delle ditte partecipanti alla gara assegnata al braccio destro di uno dei Ministri (Franceschini) che gestiscono l'Expo 2015 che, secondo le visure camerali, al 40% è proprietà del Governo Italiano per il quale Ceci lavora. Conclusivamente, Chizzoniti, attraverso un autonomo atto extragiudiziario 'diffida il Ministro Franceschini dal procedere alla costituzione della famigerata commissione - chiaramente ispirata da Sgarbi per sfuggenti finalità - invitandolo, ove dovesse costituirla, ancorché pleonastica ed inutile, a rispettare le statuizioni di ben due sentenze pronunciate dal Tar di Reggio Calabria e dal Consiglio di Stato che concludono per il doveroso coinvolgimento degli enti autarchici calabresi in qualsivoglia operazione di promozione e valorizzazione dei due guerrieri".

    Sgarbi: anche io querelo Chizzoniti. Battaglia di querele tra Vittorio Sgarbi e il presidente della Commissione di Vigilanza e Controllo del Consiglio regionale calabrese Aurelio Chizzoniti. Stamattina Chizzoniti ha reso noto, in relazione alla vicenda del trasferimento a Expo 2015 dei Bronzi di Riace, di avere presentato denuncia, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, nei confronti del ministro per i Beni e le attività culturali Dario Franceschini e di Vittorio Sgarbi. Sgarbi a sua volta, ora annuncia ''una querela per diffamazione'', in risposta alle dichiarazioni di Chizzoniti, che aveva riferito di aver denunciato "il prof. Vittorio Sgarbi per il sistematico tentativo di violenza privata''. ''Ma quale violenza privata - replica ora Sgarbi - io ho espresso soltanto la mia opinione, ed ho anche inoltrato la mia domanda al Ministro Franceschini sulla fattibilità o meno del trasferimento dei Bronzi di Riace. Ipotesi che nei giorni scorsi ha avuto illustri pareri positivi''. Per il professore ''la sua denuncia è un'insensatezza logica. Lui parla di irregolarità che non esistono mentre le mie affermazioni sono tutte argomentate''.
    Renzi sbaglia. Matteo Renzi ''ha sbagliato, ha fatto una cosa contro Expo'': così Vittorio Sgarbi commenta il no del presidente del Consiglio allo spostamento dei Bronzi di Riace da Reggio Calabria a Milano per l'esposizione universale. ''Questa sua indicazione è estranea a quella che dovrebbe essere la posizione di un'Italia che si riprende'' secondo Sgarbi, che insieme al presidente della Lombardia Roberto Maroni ha scritto una lettera al ministro dei Beni culturali Franceschini per chiedere il prestito delle due statue, e che stima un possibile guadagno di circa 20 milioni di euro dalla biglietteria. Il critico d'arte non pensa però che le parole di Renzi abbiano messo la parola fine alla vicenda. ''Non mi pare che sia il duce - osserva -. Ho parlato l'altro giorno con Franceschini ed è tutto aperto. Sono sereno''. E comunque c'è sempre il piano B. ''Sono pieno di piani alternativi - conclude -. Se non danno i bronzi, li farà restare a bocca aperta con quello che porto a Milano''.

    Oliverio "Spostare i bronzi non ha senso". "Ha ragione Matteo Renzi: spostare i Bronzi di Riace da Reggio Calabria a Milano per l'Expo non ha alcun senso". E' quanto dichiara, in una nota, il candidato alle primarie del centrosinistra per l'elezione del Presidente della Regione, Mario Oliverio, commentando una dichiarazione che il premier ha rilasciato questa mattina a Rtl nel corso di un'intervista. "I campanilismi e le gelosie - ha aggiunto Oliverio - non c'entrano nulla. L'Expo 2015 è nato con l'obiettivo far conoscere a milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo le bellezze di Milano e dell'Italia con pacchetti integrati di viaggio. E' questa, dunque, un'occasione irripetibile per portare, attraverso incentivi e facilitazioni, i visitatori dell'Expo da Milano in Calabria". "La nostra regione - conclude Oliverio - ha un patrimonio culturale di inestimabile valore, di cui i Bronzi costituiscono uno dei simboli più alti. Essa, quindi, può e deve diventare una tappa straordinaria nei percorsi dell'importante evento milanese per proiettare nel mondo il grande patrimonio di bellezze culturali, paesaggistiche e naturalistiche della nostra terra"

    "Per chi è nata e cresciuta a Reggio Calabria ammetto che sia difficile non avere un atteggiamento di "parte" sull'annosa questione estiva Bronzi di Riace-Expo". Lo afferma la deputata di Sel Celeste Costantino in una lettera aperta al Ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini. "Non per i motivi - aggiunge - che ci attribuiscono rozzamente coloro che li vorrebbero in viaggio, riportando tutto ad un nostro atteggiamento provinciale e privatistico, ma perchè ho avuto il privilegio di convivere per gran parte della mia esistenza con la forza, la bellezza e l'autorevolezza di questi capolavori. So esattamente cosa vuol dire averli avuti qui dall'orgoglio infantile delle numerose visite scolastiche alla consapevolezza matura di chi vede gli altri trasformarsi in bambini davanti a tanta maestosità; dalla sofferenza di osservarli per anni addormentati, al rivedere finalmente il risveglio in un museo fatto apposta tutto per loro. Non abbiamo seguito in silenzio questo percorso. È agli atti una mia interrogazione al ministro Bray in cui chiedevo e sollecitavo la messa in piedi dei Bronzi di Riace e la costruzione di un grande evento per il loro rientro al Museo nazionale della Magna Grecia. Il Governo Letta mantenne i patti e i Bronzi rientrarono". "Oggi - prosegue - anche il premier Renzi ha annunciato che spostare i Bronzi di Riace non ha alcun senso; sarebbe meglio valorizzare la Calabria. L'investimento quindi sono più voli a tariffe agevolate che permettano a tutti i visitatori dell'Expo di poter raggiungere agevolmente Reggio Calabria da Milano. La priorità è aprire tutte le altre sale del Museo nazionale della Magna Grecia. La vera sfida sarebbe creare una rete di strutture ricettive, turismo responsabile e servizi. Il coraggio, insomma, è quello di puntare su un Mezzogiorno allo stremo, ma proprio per questo più accogliente e generoso che mai. Il buonsenso è quello di non farsi mettere in vetrina ma riuscire a creare visioni, e delle leggi per impedire il prestito di collezioni identitarie, delicate e inamovibili. O la Commissione "imparziale" che nominerà valuterà anche lo spostamento delle tre Maesta' di Cimabue, Duccio e Giotto, o delle tavole e tele di Raffaelle, Caravaggio e Botticelli dagli Uffizi al padiglione Expo?".

    "Sui Bronzi non si fanno i capricci, come ha dichiarato Maroni, ma si tratta di dare il giusto valore e la giusta considerazione, con un occhio lungimirante e innovativo. Ha ragione, invece, il premier Matteo Renzi a dichiarare che non ha senso spostarli da Reggio Calabria a Milano". Lo afferma in una nota il segretario di Italia dei Valori, Ignazio Messina. "Per Idv, infatti - aggiunge - la scelta giusta è offrire ai turisti di tutto il modo la possibilità di visitare le grandi bellezze, sia che si trovino a Milano sia che si trovino a Reggio Calabria, città che non ha nulla da invidiare ma ha solo bisogno di politiche accurate per rilanciarne peso ed immagine. Per questa ragione, la nostra proposta è organizzare dei voli ad hoc per far viaggiare i turisti che vogliono visitare i Bronzi. L'Expo sta dando l'occasione per fare in modo che l'economia circoli da nord a sud e che ne benefici tutto il Paese, perché è giusto sia così". "A questo servono - conclude Messina - i grandi eventi: a dare occasioni e possibilità di conoscenza e di crescita. Partendo da un evento, ne creiamo molti di più, in tutta la penisola, con un ritorno considerevole per tutti".

    "#Maronistaisereno, i bronzi non si toccano. Vai a vederli in Calabria". E' questo il messaggio che Stefano Pedica manda su Twitter al governatore della Lombardia Roberto Maroni. "E' paradossale - afferma Pedica - che sia Maroni a dare del capriccioso a Renzi. Se non sbaglio, a fare i capricci finora sono stati Maroni e Sgarbi ma ora, finalmente, il presidente Renzi ha messo fine a questa sceneggiata. I bronzi di Riace sono diventati il simbolo della Calabria nel mondo e perciò devono restare in Calabria. Il governatore Maroni si accontenti della Madonnina. La Calabria si aiuta incrementando il turismo in loco e non privandola del suo patrimonio artistico. Sarebbe assurdo impacchettare e spedire al nord i bronzi solo per assecondare appunto un suo capriccio".

    "Le parole di Renzi chiudono ogni polemica sul trasferimento dei Bronzi di Riace a Milano per l'Epxo. Seppur condivisibili, però, le sue dichiarazioni ci soddisfano a metà. Avremmo preferito dal premier un impegno preciso sulla possibilità di portare i visitatori a Reggio Calabria durante l'evento. Ha coniugato i verbi al condizionale, da lui ci saremmo aspettati l'imperativo". E' quanto dichiara il vicecapogruppo Ncd alla Camera, Dorina Bianchi. "Sarebbe stato auspicabile, ad esempio - prosegue - che Renzi si fosse fatto mediatore tra Regione Lombardia, Calabria, sovrintendenza, per far inserire la visita ai Bronzi di Riace a Reggio nel circuito delle offerte organizzate in vista dell'Expo. Ne avrebbe giovato così davvero tutto l'indotto turistico calabrese. Oppure un impegno preciso del premier sul completamento dei lavori nel museo che ospita i Bronzi. Per cambiare verso davvero è arrivato il momento di passare ai fatti. #ItaliaNonAspetta".

    "Esprimo grande soddisfazione per la presa di posizione del premier Renzi in ordine all'opportunità che i Bronzi rimangano presso il Museo Nazionale della Magna Grecia e che vengano valorizzati in occasione di Expo 2015, opinione già espressa dalla comunità calabrese e dai rappresentanti delle associazioni". Lo afferma, in una dichiarazione, l'assessore regionale alle attività produttive Demetrio Arena. "Auspico che, da parte del del Governo - prosegue Arena - vengano messe in campo quelle azioni necessarie affinché, all'interno del circuito di Expo 2015, possa essere inserita anche la visita presso il nostro Museo. Servono fatti concreti per cogliere al meglio questa grande occasione e la Regione farà la propria parte".

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore