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    Gratteri "Per mafie Expo è vetrina di prestigio"

     

     

    Gratteri "Per mafie Expo è vetrina di prestigio"

    25 ott 14 Le mafie cercano di essere presenti negli appalti di Expo 2015 "non solo per guadagnare ma perché per loro è una vetrina". A dirlo è stato oggi il procuratore aggiunto di Reggio Calabria Nicola Gratteri. Che a Perugia ha partecipato a un incontro con gli studenti delle scuole superiori dell'Umbria. Secondo Gratteri essere a Expo 2015 "è di prestigio per le famiglie di ndrangheta e camorra". "Raffaele Cantone sta facendo un grande lavoro - ha aggiunto - ma ci saranno tantissimi cantieri e subappalti e quindi praticamente impossibile controllare centimetro per centimetro. Speriamo - ha concluso il magistrato - che la presenza delle mafie sia minore possibile". A Perugia Gratteri ha partecipato a un incontro sul tema "Legalità e riforma della giustizia" promosso dalla Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome presieduta da Eros Brega. Presenti circa 300 studenti delle quinte classi delle superiori umbre.

    "Le mafie finiranno? Purtroppo no. Falcone pensava di sì, ma era un altro periodo storico-politico. Ora è più difficile perché è infiltrata e ne fanno parte tanti pezzi di questo Paese": il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, presidente della Commissione parlamentare riforma normativa antimafia, ha risposto così a uno studente nell'incontro che si è svolto oggi a Perugia nella sede del Consiglio regionale. Secondo il magistrato "però se già nella scuola si riuscirà a fare prevenzione e si riuscirà a riformare contemporaneamente l'ordinamento giudiziario e penale il fenomeno mafia potrebbe essere efficacemente arginato". "Intanto - ha aggiunto - voi allenatevi ad essere sempre generosi e riuscirete a capire e affrontare meglio il mondo. Non siate egoisti. Studiate, per avere sempre più strumenti a disposizione per costruire la vostra vita in maniera rigorosa e rispettosa degli altri. È essenziale acquisire un'etica anticorruzione". Per combattere il fenomeno mafioso secondo Gratteri - riferisce il Consiglio regionale in una nota - sono necessarie strategie a breve termine che spetta alla politica ed al Parlamento mettere in campo. Ha quindi assicurato che nella Commissione da lui presieduta si sta dando corso ad una sorta di "rivoluzione normativa". L'incontro è stato organizzato dalla Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative, di cui coordinatore è lo stesso presidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, Eros Brega che ha portato il suo saluto ai ragazzi. Gratteri ha parlato di contrasto alle organizzazioni criminali mafiose, spiegando in modo dettagliato le caratteristiche economiche, culturali, politiche del fenomeno mafioso. E sempre rispondendo alle numerose domande dei ragazzi, che spesso si sono trasformate in riflessioni, ha rimarcato l'importanza della famiglia e l'ambiente sociale in cui si cresce. "È essenziale - ha detto - essere educati alla legalità, fin dai primi anni di scuola. Non esistono territori immuni da condizionamenti mafiosi, ma anche se si è giovani imprenditori non bisogna mai accettare compromessi. Ci vorrà magari più tempo per affermarsi, ma non bisogna mai scegliere scorciatoie che portano verso soggetti criminali o persone a loro vicine". Il magistrato ha anche ripercorso la propria esperienza di vita, ricordando di aver conosciuto nell'adolescenza e giovinezza dei ragazzi che poi hanno scelto la criminalità. "Ma io ho fatto altre scelte - ha spiegato - grazie alla famiglia e all'ambiente sociale sano e ricco di valori in cui sono cresciuto. Un mio compagno di giochi, alcuni anni dopo, l'ho arrestato a Miami, su un panfilo con 800 chili di cocaina". In diversi passaggi, Gratteri si è soffermato sull'importanza della Scuola e sulla necessità di una riforma strutturale. "Bisogna prevedere investimenti - ha detto - e motivare gli insegnanti. Servono nuovi valori e metodi didattici". E rispondendo ad un'altra sollecitazione della platea, Gratteri ha parlato anche di religione e mafia, sottolineando in proposito "silenzi e connivenze". "Si tratta - ha aggiunto - di un nervo scoperto. I mafiosi amano farsi vedere con i religiosi. Viene percepita come una forma di esternazione del potere. Esempi recenti li abbiamo avuti con gli 'inchini' delle statue dei santi verso i capomafia nel corso di processioni". Nel sottolineare poi che "le mafie sono tra di noi e si muovono insieme alla società in cui vivono", Gratteri ha raccomandato "grande attenzione su appalti e subappalti riferendosi in particolare alla vicenda Expo 2015". Gratteri ha spiegato poi che la mafia non ha confini e può sviluppare tutti i suoi suo traffici in ogni direzione: "la 'ndrangheta è l'organizzazione più globalizzata". All'incontro hanno partecipato gli istituti superiore "Capitini - Di Cambio" di Perugia, Istituto Tecnico Commerciale "M. Polo" di Bastia Umbra, Istituto "Casimiri" di Gualdo Tadino, Istituto Superiore "Rosselli - Rasetti" di Castiglione del Lago, Istituto Professionale di Spoleto, Istituto Tecnico Industriale e Geometri "Allievi- Sangallo" e Istituto Istruzione Superiore Classico e Artistico di Terni, Istituto Istruzione Superiore di Umbertide, Istituto Istruzione Superiore "A. Pieralli" e Istituto Tecnico Tecnologico Superiore "A. Volta" di Perugia.

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