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    Sindaco Locri: Hanno ucciso il nostro ospedale

     

     

    Sindaco Locri: Hanno ucciso il nostro ospedale

    18 ott 14 "E' evidente che dopo il declassamento e depotenziamento di molti reparti, ai quali si sono aggiunti da ieri anche quelli relativi a Radiologia ed Ortopedia, ciò rappresenta la "morte" definitiva di un presidio ospedaliero che in passato è stato un simbolo ed un riferimento importante per tutto il territorio". Lo afferma il sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, in un appello al commissario per l'attuazione del piano di rientro della Calabria, gen. Luciano Pezzi. "Un decennio - aggiunge - di scempi. E negli ultimi anni, Squillacioti e Sarica prima, ed oggi il neo Commissario Tripodi - promosso sicuramente per meriti e titoli - con la complicità del neo Direttore Calabrò, ottimo professionista ma folgorato sulla via di Damasco ed asservitosi, anima e corpo, agli "unni" reggini, sono i maggiori responsabili di quanto tristemente accaduto al Nosocomio locrideo. In questi mesi abbiamo assistito, nell'indifferenza dei Consiglieri regionale di destra e sinistra, allo scempio più totale. Abbiamo provato con il dialogo, con il confronto, con l'istituzione di Commissioni Consiliari ad hoc, con le proteste, con la convocazione di Consigli Comunali, con le Ordinanze Sindacali. Abbiamo fatto di tutto per impedire lo smantellamento della Sanità sul territorio. Ma per l'ex Ospedale di Siderno, l'Ospedale di Locri, e l'"aborto" di Gerace solo "belle promesse" nonché fasulle, e demagogiche inaugurazioni di scatole vuote per come fatto dai vari Direttori che si sono succeduti". "Lo avevamo già detto - prosegue Calabrese - in altre e più occasioni: è evidente che il declino dell'Ospedale locrideo è stato programmato da un accordo politico bipartisan e tutto ciò ha trovato conferma nell'incredibile silenzio dei simpatici e fannulloni consiglieri regionali di entrambi gli schieramenti, sempre pronti a fare incetta di voti sul territorio, ma mai disponibili a promuovere azioni concrete per la Locride, salvo ridicole e demagogiche "mozioni per la Locride" e "decreti speciali per la Locride". La "politica", senza distinzione di colori, ha fallito. Ma la cosa grave è che si continua a non comprendere, anche con le prime manifestazioni elettorali, che la Locride è stanca di passerelle e ha urgente bisogno di azioni concrete e non di ulteriori chiacchiere. Oggi, mentre si organizzano le liste ad uso e consumo dei consiglieri regionali uscenti e per i loro familiari, l'Ospedale praticamente non esiste più ed il territorio continua a morire. Ci rimane solo una possibilità: appellarci alla sensibilità del Generale Pezzi, che da uomo delle Istituzione e servitore dello Stato, si faccia carico di tale seria problematica. Venga a Locri Generale Pezzi. Venga nella qualità di Commissario Straordinario voluto dal Governo Nazionale. Venga a Locri per aiutare il popolo della Locride a non perdere l'Ospedale, quell'Ospedale che i nostri concittadini hanno voluto e realizzato con sacrificio, e che oggi vedono morire per colpa di una pervertita classe politica di incapaci amministratori regionali, che auspichiamo non essere ricandidati e di non vederli ritornare mai più tra i banchi del nuovo Consiglio Regionale". "Ribadendo rabbia, tristezza ed amarezza - conclude - davanti all' "assassinio" del nostro Ospedale, di cui sono noti mandati ed esecutori materiali, rinnoviamo l'auspicio di un intervento del Commissario Pezzi quale ultimo tentativo per cercare di rimediare allo scempio perpetrato sulla Sanità a danno dei cittadini onesti della Locride".

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