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    Coldiretti: Fare chiarezza su parco eolico Simeri-Catanzaro

     

     

    Coldiretti: Fare chiarezza su parco eolico Simeri-Catanzaro

    11 ott 14 "Una filiera ininterrotta di pareri ed autorizzazioni fa si che, il parco eolico autorizzato dalla Regione e che dovrebbe sorgere circondando un territorio di circa 1.500 ettari nei comuni di Simeri Crichi estendendosi anche a Catanzaro nella valle del torrente Fegato e fosso Volturino, rimanga una questione 'sospesa'". Lo afferma, in una nota, il presidente di Coldiretti Pietro Molinaro. "Anzi - prosegue - sembra che tutti gli attori della filiera autorizzatoria, Regione, Amministrazione provinciale e amministrazioni comunali, attendano l'esito del giudizio in corso presso il Tar di Catanzaro. E' evidente che così non può essere. I cittadini hanno bisogno di sapere. Ultimo in ordine di tempo a pronunciarsi è stato il dipartimento Agricoltura regionale che, rilevato che non esistono vincoli forestali, ha affermato che 'la questione assume squisitamente rilievo sul piano urbanistico e quindi la competenza non è in capo al Dipartimento'. Già agli esordi della vicenda avevamo espresso ai sindaci di Simeri Crichi e di Catanzaro tutte le nostre perplessità relativamente all' installazione, di 30 aerogeneratori di potenza elevatissima (2,5 MW ciascuno) con una altezza spropositata (150 metri da terra) sia sui dorsali che sulle pareti che smembreranno il territorio con un danno rilevantissimo alle attività agricole: in questi mesi abbiamo seguito la vicenda e ritorniamo a farlo. La eventuale realizzazione del parco eolico determina una rilevante interferenza visiva anche a km di distanza, che provoca tra l'altro, come abbiamo potuto constatare con un gruppo di imprenditori agricoli, traumi proprio all'identità e alla storia dei territori. Continuiamo a non credere, e ormai è una convinzione collettiva, che a prevalere debbano essere logiche di pura rendita e 'solo per il profitto' a vantaggio di pochi, e che esse attecchiscano indisturbate e per questo coscientemente e onestamente riaffermiamo: no all'eolico selvaggio, stop allo scempio del territorio. L'assetto del territorio e il suo sviluppo devono avere come perni agroalimentare e il turismo; non ci si può solo riempire la bocca in occasioni ufficiali quindi non possiamo permettere che i nostri paesaggi, coste e colline che sono il patrimonio e anche gli strumenti con cui attuare la strategia di sviluppo sostenibile subiscano un danno incommensurabile. Visto che ancora la vicenda non è conclusa - conclude Molinaro - chiediamo che l'assessorato all'Urbanistica, l'Amministrazione Provinciale e le Amministrazioni Comunali interessate Simeri Crichi in particolare e Catanzaro non facciano buon viso e cattivo gioco e si prendano fino in fondo le proprie responsabilità esercitandole con particolare attenzione, anche perché la Calabria è stata distrutta con questo tipo di speculazioni, fatte da società che sono autentiche scatole cinesi e che, come è sotto gli occhi di tutti, hanno badato solo al profitto e a più riprese hanno attirato l'attenzione della magistratura inquirente".

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