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    Il Parco Nazionale della Sila diventa un caso di marketing

     

     

    Il Parco Nazionale della Sila diventa un caso di marketing

    08 ott 14 L'ex presidente del Parco della Sila, Sonia Ferrari, ha elaborato un capitolo pubblicato in un volume internazionale dedicato a casi di eccellenza nel settore del turismo. La Ferrari è docente di Marketing del Turismo e di Marketing Territoriale presso l’Università della Calabria, dove presiede il corso di laurea in Scienze Turistiche e la laurea magistrale in Valorizzazione dei Sistemi Turistico-Culturali. Nell’ambito della sua attività di ricerca ha deciso di dedicare la propria attenzione al Parco della Sila, visto come destinazione di flussi di turismo sostenibile. Il caso è stato pubblicato nel libro: International Case Studies for Hospitality, Tourism and Events’ Management Students and Trainees, Vol. 5., edito dalla Tehnopress e curato da Ineson, E.M., Smith, M., e Nita, V.. Il volume, destinato a studenti, studiosi e operatori internazionali dell’area del marketing del turismo, racchiude una serie di casi di studio su varie tematiche per fornire una strategia di apprendimento concreta. Quinta pubblicazione della serie, il libro contiene casi relativi a situazioni reali, basati su esperienze personali o di seconda mano, osservazioni, interviste, passaparola o ricerche degli autori. La prima parte del capitolo analizza l’evoluzione delle politiche di marketing realizzate negli ultimi decenni dai manager delle aree parco a livello internazionale. Il marketing è visto come uno strumento per accrescere l’attenzione verso le aree naturali protette da parte dell’opinione pubblica e per spingere gli stakeholder e i policy makers a investire in misura crescente nella conservazione e nella valorizzazione di tali scrigni della natura. Lo studio del caso Sila si è concentrato sull’offerta turistica del Parco. Si discutono anche i risultati dell’indagine svolta annualmente negli ultimi anni dal parco, poiché ritenuta dalla Ferrari uno strumento di raccolta di informazioni indispensabile per intraprendere azioni valide a creare nell’area un ambiente accogliente per il visitatore e per attrarre pubblici interessati a conoscere e ad amare i tesori naturalistici del Parco. L’indagine, finalizzata a valutare aspettative, preferenze, richieste in termini di servizi e livelli di soddisfazione degli ospiti, è svolta ogni anno intervistando un campione di visitatori per poter pianificare un modo sempre più efficace l’attività dell’ente, individuando i principali segmenti di visitatori e le loro caratteristiche, gli interessi e le attività svolte durante la visita, studiando l’immagine del parco, sempre con la massima attenzione alla sostenibilità delle azioni intraprese in termini di conservazione delle risorse naturalistiche locali. I risultati sono particolarmente interessanti e lusinghieri per il management del Parco, per i residenti, per gli operatori e gli amministratori locali e per tutti gli amanti della Sila. Mostrano, infatti, percentuali di soddisfazione degli ospiti molto alte. Un risultato particolarmente importante è relativo ai visitatori che desiderano ripetere l’esperienza di visita al parco: sono quasi la totalità (fino al 97,8% del totale). Nel frattempo, in attesa della nomina da parte del Ministro all’Ambiente, Gianluca Galletti, del nuovo incarico alla Presidenza del Parco, che si ritiene possa essere una riconferma per la prof.ssa Sonia Ferrari, come chiesto a suo tempo dall’intera Comunità del Parco, prosegue la campagna di sostegno a favore del Parco Nazionale della Sila per la candidatura nella “World Heritage List” Unesco, quale patrimonio dell’umanità. È possibile aderire all’iniziativa e mostrare il proprio interesse per la candidatura compilando un format nel sito: www.parcosila.it . Il parco sta, infatti, svolgendo in tal senso una campagna di web marketing, per il timore che uno scarso interesse da parte dell’opinione pubblica, anche a causa dell’assenza della figura del Presidente del Parco, animatrice e sostenitrice del Progetto, possa mettere in pericolo la candidatura a “patrimonio dell’umanità”. Tutto cià potrebbe compromettere tanti sforzi posti in essere negli ultimi anni dal parco, che hanno consentito fra l’altro di ottenere dall’Unesco, nello scorso mese di giugno, il risonoscimento della candidatura al programma MaB (Man and Biosphere) e di divenire la decima Riserva della Biosfera Italiana. Infatti, finora, soltanto 1211 soggetti, tra cui 68 aziende ed associazioni ed 11 Enti Locali hanno compilato via Internet il format di cui sopra a sostegno della campagna promozionale per la candidatura Unesco del Parco Nazionale della Sila nella “World Heritage List”, quale patrimonio dell’umanità. L’assenza della figura del Presidente fa certamente sentire il suo peso nella gestione comunicativa di questo straordinario passaggio e impegno nel raggiungimento di tale importante riconoscimento.

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