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    Protesta con blocchi stradali degli Lsu/Lpu a Cosenza, Catanzaro e Reggio

     

    Protesta con blocchi stradali degli Lsu/Lpu a Cosenza, Catanzaro e Reggio

    01 ott 14 Protestano i lavoratori precari Lsu-Lpu, ex art.7 e percettori di ammortizzatori sociali in deroga in Calabria. La mobilitazione è stata organizzata unitariamente da Cgil, Cisl e Uil. Presidi e blocchi stradali sono in atto da stamane a Catanzaro, Reggio Calabria e Cosenza per chiedere il mantenimento degli impegni assunti da parte del Governo e il pagamento dei sussidi arretrati. Bloccato, a Cosenza, la strada di accesso allo svincolo di Cosenza sud dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria. Gli automobilisti sono costretti, con pesanti ripercussioni in città, a ripiegare su Cosenza Nord per potersi immettere sull' arteria. Circa 400 sono i lavoratori in mobilità in deroga che stanno manifestando a Catanzaro davanti all'assessorato regionale al Lavoro dove hanno bloccato via Lucrezia della Valle, arteria di collegamento con il centro cittadino, creando disagi al traffico veicolare. I manifestanti chiedono di incontrare l'assessore regionale al Lavoro Nazzareno Salerno, per discutere delle mensilità arretrate che non vengono loro erogate dal mese di luglio. "Siamo qui - spiegano i lavoratori - non solo per gli arretrati che ci devono, ma anche perché non vediamo un reale impegno da parte dei politici a risolvere la situazione. A breve non avremo nemmeno i soldi della mobilità e saremo in mezzo ad una strada". A Reggio, in centinaia stanno manifestando davanti alla Prefettura e sulla via Marina avanzando le stesse istanze: liquidazione delle spettanze e politiche attive del lavoro.

    A Reggio precari in Prefettura chiedono tavolo tecnico. Una delegazione di sindacalisti e manifestanti che a Reggio Calabria stanno protestando bloccando il traffico sulla via Marina ha incontrato il prefetto della città, Claudio Sammartino. Al prefetto, che ha preso atto delle istanze avanzate, i lavoratori hanno rappresentato la loro situazione e chiesto la convocazione, a breve, di un incontro alla presenza degli assessori regionali al Lavoro Nazzareno Salerno e al Bilancio Giacomo Mancini per l'istituzione di un tavolo tecnico. I lavoratori hanno sostenuto che non recederanno dalla loro protesta fino a quando non avranno ottenuto la fissazione della riunione con la Regione. Attualmente permane il blocco del transito in entrambi i sensi sul lungomare con pesanti ripercussioni sul traffico in città.

    Sindacati in Prefettura a Catanzaro:SItuazione grave. Si è conclusa nella prefettura di Catanzaro la riunione tra le parti indetta per tentare di sbloccare la protesta con sit-in e blocchi stradali in atto in Calabria con manifestazioni e blocchi stradali dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità, degli ex art. 7 e dei percettori di ammortizzatori in deroga. All'incontro, oltre al prefetto del capoluogo Raffaele Cannizzaro, hanno partecipato i segretari segretari generali calabresi Michele Graviano (Cgil), Paolo Tramonti (Cisl) e Santo Biondo (Uil) e l'assessore regionale al lavoro Nazzareno Salerno. Il prefetto Cannizzaro, dopo essere stato ragguagliato dai suoi colleghi di Reggio e Cosenza, sulla situazione venutasi a creare nelle altre due città sedi della protesta ha esposto la situazione al ministro dell'Interno Angelino Alfano attivandosi per ottenere una incontro a breve. La risposta sulla data potrebbe arrivare in serata. Anche i sindacati, a livello confederale, sono stati interessati perché possa aversi a breve questo incontro con l'apertura di un tavolo tecnico sui problemi del precariato. A conclusione della riunione è emerso che entro la fine della prossima settimana potranno essere effettuati i pagamenti di due mensilità per i lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità e per i precari legge 8, legge 15 e legge 28. "Abbiamo rappresentato al prefetto la situazione di queste ore - ha detto il segretario generale della Uil calabrese, Biondo - e, soprattutto, la gravità della situazione degli ammortizzatori sociali in deroga. Il bacino è consistente, si parla di 26 mila persone, ed è anche in progress dal momento che se la Calabria non riparte c'è il rischio che si allarghi ancora. C'è una cabina di regia in Calabria che, fino ad oggi, non ha detto nulla: credo che Renzi stia realizzando in Calabria la più grande contraddizione tra il dire e il fare che non combaciano mai. E' ora che i calabresi, ma anche gli italiani si sveglino rispetto a questa situazione. Non siamo contro Renzi, non abbiamo colore politico e non apparteniamo ai gufi. Noi, al contrario, ci auguriamo che faccia le cose, che le faccia sul serio e, per la Calabria, che le faccia in fretta". In precedenza, i vertici sindacali calabresi hanno incontrato l'assessore regionale Salerno. "La responsabilità - ha sostenuto Salerno - non è della Regione, ma del Governo che non fa la sua parte scaricando sulla Regione tutta la responsabilità. Abbiamo fatto tutto quello che abbiamo potuto per risolvere l'emergenza. Ora tocca a loro".

    Governo convochi cabina di regia. "La situazione drammatica del precariato in Calabria rischia di diventare incandescente se non verranno affrontati e risolti subito i problemi che pesano su una realtà economica già in difficoltà dal punto di vista produttivo e occupazionale e che la crisi di questi anni non ha fatto altro che accentuare ed esasperare". Lo afferma, in una dichiarazione, il segretario confederale della Cisl, Luigi Sbarra. "Le proteste dei lavoratori di queste ore - prosegue Sbarra - mirano ad ottenere il mantenimento degli impegni assunti da parte del Governo nazionale e della Regione e il pagamento dei sussidi arretrati per gli ammortizzatori sociali in deroga e per le indennità dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità. Da una parte, infatti, per quanto riguarda gli Lsu e gli Lpu, ancora non è stata data attuazione a quanto previsto dall'ultima legge di stabilità, che stabiliva una razionalizzazione delle risorse per favorire il più possibile la stabilizzazione occupazionale e soprattutto stanziava risorse specifiche per favorire l'assunzione degli Lsu ed Lpu calabresi. Dall'altra i ritardi, da più di un anno, nei pagamenti delle indennità per coloro che sono inseriti negli ammortizzatori in deroga stanno diventando insostenibili. Il Governo deve convocare immediatamente la Cabina di Regia istituita a Palazzo Chigi con la partecipazione del Ministro del Lavoro e quello dell'Economia, della Regione, delle parti sociali, per accelerare la operatività delle soluzioni già individuate e per individuarne di ulteriori, al fine di dare risposte a lavoratori e famiglie, già fortemente penalizzati dalla situazione economica e per la mancanza di lavoro, la cui fiducia nelle istituzioni rischia di essere minata a fronte di impegni non mantenuti".

    Tramonti: Urge convocazione incontro con Governo. "Pur avendo registrato lo sblocco dei pagamenti di alcune mensilità per i lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità e per il precariato in generale, la mobilitazione continuerà fino a che non verrà convocato un apposito incontro a Roma con il Governo per la copertura economica degli ammortizzatori sociali in deroga, così come richiesto questa mattina al Prefetto e dopo gli impegni assunti dall'Assessore al lavoro Nazzareno Salerno". Lo afferma, in una dichiarazione, il segretario generale della Cisl calabrese, Paolo Tramonti. "Al Governo regionale - prosegue Tramonti - rinnoviamo la richiesta di operare al più presto una rimodulazione del Pac con lo stanziamento contestuale di quante più risorse possibili per co-finanziare i pagamenti destinati ai lavoratori, pur restando l'impegno maggiore di cui il Governo deve farsi carico. Il Governo deve dare risposte certe e definitive a una platea di 25.000 lavoratori dei quali finora hanno disatteso tutte le aspettative e gli impegni. Rivolgiamo inoltre un appello alla delegazione parlamentare calabrese affinché faccia sentire la propria voce presso il Governo per sbloccare la situazione venutasi a creare".

    Oliverio: Riconoscere dignità. "Nell'esprimere piena solidarietà alla lotta dei lavoratori socialmente utili e in mobilità e cassa integrazione in deroga, se il 23 novembre dovessi ricevere il mandato dei calabresi a governare la Regione, avverto il dovere di assumere già oggi pubblicamente la responsabilità di chiudere nella prossima legislatura regionale la pagina della triste storia e della insopportabile condizione di disagio delle migliaia di lavoratori precari". Lo afferma, in una dichiarazione, Mario Oliverio, candidato alle primarie del centrosinistra per la Presidenza della Regione. "La prima vera grande riforma - prosegue Oliverio - è quella di riconoscere a questi lavoratori la dignità e la giusta dimensione del loro lavoro e dei loro diritti. I socialmente utili il lavoro ce l'hanno e lo svolgono quotidianamente. Per loro non c'è da creare nuovo lavoro. Il loro lavoro va soltanto sottratto alla condizione di precarietà permanente e ricondotto ad un normale e civile status di contrattualizzazione giuridica e salariale. Confido che il Governo nazionale, inoltre, possa porre mano ad una riforma dello stato sociale e degli ammortizzatori affinché ai tanti lavoratori espulsi in attesa di un reingresso nel mercato del lavoro venga loro garantito il diritto al reddito per una vita dignitosa".

    Loy: Protesta è segnale di fofrte disagio. "Le proteste e la forte mobilitazione dei lavoratori calabresi rappresentano un segnale inequivocabile di un profondo disagio sociale, cresciuto con la crisi, alimentato dalla lentezza con cui vengono erogati i sussidi e inasprito dall'incertezza per il proprio futuro a seguito dei recenti provvedimenti del Governo in materia di ammortizzatori sociali in deroga". Lo afferma, in una dichiarazione, Guglielmo Loy, segretario confederale Uil. "La frammentarietà degli interventi e la mancanza totale di una prospettiva di crescita - prosegue Loy - sta esasperando gli animi creando situazioni di disagio che tutti vorremmo evitare. Occorre correre ai ripari dando risposte alle tante promesse fatte, sia in termini di continuità dei trattamenti di sostegno al reddito, sia con politiche mirate di investimenti che creino vere opportunità di lavoro in una regione in cui si sta creando un enorme bacino di lavoratori abbandonati a se stessi. E' altrettanto necessario dare ascolto alle ragioni e alle preoccupazioni di questi lavoratori che da anni aspettano un segnale di attenzione per i tanti problemi lasciati irrisolti. Per queste ragioni chiediamo che si apra immediatamente un tavolo presso il Ministero del Lavoro con l'obiettivo di sbloccare le risorse già stanziate per gli ammortizzatori e per cercare di correggere un provvedimento che rischia di lasciare senza alcun sostegno al reddito migliaia di lavoratori non soltanto in Calabria, ma in moltissimi altri territori del nostro Paese".

    Sorrentino: risolvere vertenze definitivamente. "La situazione sociale in Calabria sulla vertenza che riguarda gli Lsu-Lpu e i beneficiari di ammortizzatori in deroga va risolta in via definitiva". Lo afferma il segretario nazionale della Cgil, Serena Sorrentino. "A fronte dell'esplosione del disagio, che ha provocato oggi molti blocchi stradali - prosegue Sorrentino - riteniamo parziale la prima risposta della Regione sull'impegno a sbloccare due mensilità per Lsu e Lpu e a verificare l'entità di una quota di riprogrammazione dei fondi comunitari residui 2007/13 per sbloccare risorse per la deroga. Ci sono gravi responsabilità della Regione che non possono penalizzare i lavoratori. Auspichiamo che la cabina di regia istituita a palazzo Chigi unitamente a ministero del Lavoro e Regione arrivi in tempi brevi alla risoluzione del 2013 e monitori ciò che accadrà per il 2014". "Come Cgil - sostiene ancora Sorrentino - il nostro impegno nei mesi scorsi ed in queste ore guarda ad una soluzione che può essere perseguita in più tappe ma che sia definiva e dia una risposta certa ai lavoratori".

    L'8/10 a Roma riunione Cabina di regia. La cabina di regia per la Calabria istituita dal Governo nei mesi scorsi si occuperà, mercoledì prossimo 8 ottobre, a Roma, della situazione dei precari calabresi Lsu e Lpu, degli ex art. 7 e dei percettori di ammortizzatori in deroga che stamani hanno protestato a Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria. La notizia, che era stata anticipata da fonti sindacali, è stata confermata ai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil della provincia di Reggio nel corso di un incontro con il prefetto della città dello Stretto, Claudio Sammartino. Da stamane i lavoratori avevano attuato azioni di protesta a Catanzaro davanti alla sede dell'Assessorato regionale al Lavoro, a Reggio calabria bloccando la circolazione sulla via Marina e a Cosenza impedendo il transito nello svincolo sud dell'Autostrada Salerno-Reggio Calabria. Dopo la fissazione della data, i blocchi, proseguiti per tutto il giorno nelle tre città, sono stati tolti a Catanzaro e Reggio Calabria. Resta attivo, invece, un presidio allo svincolo cosentino della A3.

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