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    Vittoria bulgara per Mario Oliverio neo presidente della Regione Calabria

     

    Vittoria bulgara per Mario Oliverio neo presidente della Regione Calabria. "Nessun inciucio e largo alle competenze"

    24 nov 14 "Adesso dobbiamo ricostruire e rimettere in piedi la Calabria, aprendo una fase nuova". Lo ha detto Mario Oliverio ai cronisti verso le 4:30 con i dati che lo proiettano con una maggioranza bulgara sullo scranno di Governatore della Calabria. Quando sono state scrutinate 1.772 sezioni su 2.409 ha una percentuale del 61,37%, di gran lunga superiore e quindi difficile da colmare per la candidata del centrodestra, Wanda Ferro, che è al 23,67%. Oliverio è giunto davanti il punto riunione, sede della sua campagna elettorale a Cosenza, verso le 4 del mattino accolto da oltre quattrocento persone che lo hanno atteso alfredddo per tutta la notte. Incalzato dai cronisti, il neo presidente ha messo i puntini sulle "i" allontanando qualunque tipo di inciucio paventato da indicrezioni durante la campagna elettorale. "I nostri elettori sanno di che pasta sono fatto", ha replicato aggiungendo che "abbiamo chiesto il voto presentando questa allenaza e noi rispettiamo l'impegno perchè per noi è un impegno solenne". Il Presidente ha poi sottolineato l'importanza di difendere un presidio come il porto di Gioia Tauro importante porta a sud del traffico dei container "vero e proprio insediamento strategico dell'Italia e dell'Europa". "Nei prossimi giorni, ha poi aggiunto, daremo segnali importanti per una vera e propria inversione di tendenza della Regione Calabria dove si è insediata una concentrazione di potere, una vera e propria matrioska, finalizzato alla costruzione del consenso e non a risolvere i problemi della nostra regione. Bisogna recuperare una dimensione etica fatta di rigore e recupeare le competenze di questa terra. A partire dalle università e dal ruolo che la cultura riveste per lo sviluppo della Calabria rispettando competenze e premiando i meriti".

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    Poi sul palco allestito nella piazza ha salutato i presenti ribadendo gli impegni presi durante la campagna elettorale "E' stato un risultato straordinario - ha affermato - ed il consenso largo che i calabresi ci hanno tributato rappresenta un grande atto di fiducia. Siamo consapevoli della responsabilità che si carica su di noi. La situazione economica e sociale della Calabria è grave. La nostra regione è in ginocchio. La disoccupazione ha raggiunto livelli preoccupanti. Il reddito pro capite della Calabria è all'ultimo posto, con uno scarto notevole finanche rispetto alla penultima della graduatoria. La povertà si è allargata nell'ultimo anno di oltre il 30%, come ci ha ricordato la Svimez". "A fronte di questa situazione grave - ha detto ancora Oliverio - l'Ente Regione non è stato in grado di utilizzare le risorse dell'Unione europea, che rischiano di essere restituite. Lo stato dei servizi, a partire dalla sanità e dalla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, è in una condizione di grave difficoltà. I rifiuti, in particolare, rappresentano un'emergenza strutturale che la precedente amministrazione ha spostato a dopo le elezioni, con un provvedimento adottato ad hoc". "Per rimettere in piedi la Calabria - ha concluso - metteremo in atto la determinazione necessaria, con le riforme che la situazione richiede, a partire dall'utilizzazione delle risorse comunitarie per creare lavoro, sostenere le imprese e rilanciare l'economia. Ci metteremo subito al lavoro perché la Calabria non può attendere. E lo faremo a partire dall'incontro con il Presidente del Consiglio Matteo Renzi il 28 novembre in occasione della sua già programmata visita in Calabria". Al termine oltre gli abbracci una bottiglia di spumante ha bagnato la sua nuova avventura.

    -- Speciale ELEZIONI REGIONALI - dati definitivi

    il profilo: Mario Oliverio, praticamnete nuovo presidente della Regione Calabria, è nato a San Giovanni in Fiore, in provincia di Cosenza, ed ha 61 anni. Ha dedicato la sua vita alla politica ed all'amministrazione pubblica, ricoprendo varie cariche istituzionali ed all'interno del partito. Nel 1980 è stato eletto nel Consiglio regionale della Calabria con la lista del PCI. È stato confermato nelle elezioni successive e nel 1986 è stato nominato assessore nella Giunta regionale presieduta da Francesco Principe. Al suo attivo una serie di provvedimenti legislativi riguardanti vari settori. Nel 1990 è stato eletto sindaco di San Giovanni in Fiore. Successivamente è stato deputato per quattro legislature consecutive, dal 1992 al 2006. È stato l'artefice della prima legge sulla Montagna, la n.97 del 1994, ed è stato primo firmatario della legge con cui è stato istituito il Parco Nazionale della Sila. Ha anche presentato, insieme ad altri parlamentari, numerosi provvedimenti a favore del Mezzogiorno. Dal 1997 al 2001 è stato segretario della Federazione provinciale di Cosenza dei Democratici di sinistra. Quindi il lungo periodo alla presidenza della Provincia di Cosenza: eletto per la prima volta nel giugno del 2004 e confermato nel 2009. La sua candidatura alla presidenza della Regione Calabria è maturata con la vittoria alle Primarie del centrosinistra, svoltesi il 5 ottobre scorso e nelle quali ottiene il 55,1%. Una vittoria netta rispetto ai suoi due avversari, i sindaci di Lamezia Terme e di Pizzo Calabro, Gianni Speranza e Gianluca Callipo.

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