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    A Taverna un monumento ricorda i caduti sul lavoro

     

     

    A Taverna un monumento ricorda i caduti sul lavoro

    01 nov 14 E' rimasta impressa nella memoria collettiva come la "Tragedia dell'Ampollino", un episodio tragico che negli anni della ricostruzione post bellica costò la vita in Calabria a otto persone, tutti boscaioli. A sessant'anni di distanza da quell'evento luttuoso, le comunità di Taverna e Albi, hanno ricordato oggi le vittime della sciagura avvenuta l'11 maggio del 1954. E l'occasione è stata offerta dalla cerimonia di inaugurazione di un monumento dedicato a quel tragico episodio, ma che idealmente si propone di ricordare tutti i caduti sul lavoro. Si chiamavano Salvatore Luigi Godino, Luigi Barberio, Luigi Pullano, Rosario Palermo, Carmine Pullano, Luigi Godino, tutti di Taverna, e Giovanni Siniscalchi e Carmine Nania di Albi i lavoratori che si guadagnavano il pane nei boschi della Sila e che, in quella fredda mattina di maggio, trovarono la morte inghiottiti dalle ancora gelide acque del lago Ampollino. Erano a bordo di un grosso camion che li stava portando sul cantiere e che uscì fuori strada precipitando tra i flutti senza lasciare loro alcuna possibilità di scampo. Una tragedia del lavoro, mai dimenticata nella Presila Catanzarese, che gettò nella disperazione più profonda le otto famiglie delle vittime e che scosse l'intera Calabria trovando larga eco sui giornali anche nazionali dell'epoca. Ad incaricarsi dopo sei decenni di recuperare pienamente alla memoria collettiva questo episodio terribile, raccogliendo l'invito avanzato a suo tempo da Costantino Mustari autore del volume "Pagine Tavernesi", è stata nei mesi scorsi l'associazione "Taberna radici e oltre" che ha avviato una raccolta di fondi e donazioni. Un input subito raccolto e fatto proprio grazie - al web e ai social network (in particolare il gruppo facebook "I love Taverna") - anche in Lombardia, a Monza, dove vive una folta colonia di emigrati tavernesi dall'associazione Mediterranea Magna Grecia che ha messo a disposizione una cospicua somma raccolta tra i propri aderenti. Analoga risposta è giunta anche da Roma dal presidente Giuseppe Amelio e dai componenti del sodalizio "Amici di Mattia Preti" attivo nella Capitale. Tanti i cittadini che, stamani, hanno preso parte alla cerimonia di inaugurazione del monumento. A tagliare il nastro la presidente dell'associazione "Taberna radici e oltre", Nadia Pullano, il sindaco della cittadina Eugenio Canino e il presidente dell'associazione mediterranea Magna Grecia di Monza, Salvatore Veraldi. Una corona è stata deposta sul luogo che ospita il monumento.

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