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    Processo Fallara: prevista per oggi sentenza su Scopelliti

     

    Processo Fallara: prevista per oggi sentenza su Scopelliti

    27 mar 14 Il tribunale di Reggio Calabria, dopo una camera di consiglio, ha rigettato la richiesta di acquisizione di nuovi atti nel processo a carico dell'ex sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Scopelliti, ora presidente della Regione, e di tre ex revisori dei conti del Comune per le vicende legate alle autoliquidazioni che avrebbe fatto l'ex dirigente dell'Ufficio finanza dell'Ente Orsola Fallara, suicidatasi nel 2010. Il Tribunale ha invece accolto la richiesta di acquisizione di memorie degli imputati nella parte in cui sviluppano argomentazioni difensive. L'avv. Aldo Labate, difensore di Scopelliti insieme a Nico D'Ascola, aveva chiesto, in particolare, il deposito di ulteriore documentazione relativa al disavanzo di bilancio durante il periodo in cui Scopelliti è stato sindaco. ''Da uno schema riassuntivo - ha sostenuto il legale - emerge con chiarezza che su 48 milioni di euro di debiti fuori bilancio, 36 sono riconducibili alla precedente amministrazione, inclusa la cosiddetta Peo, la Progressione economica orizzontale, deliberata precedentemente alla sindacatura di Scopelliti''. Alla richiesta si è opposto il pm Sara Ombra. Adesso l'udienza prosegue con l'arringa dell'avvocato D'Ascola. La sentenza è prevista per oggi.

    Sebntenza dopo le 20. "È evidente un vuoto probatorio che il pubblico ministero non è riuscito a colmare". A dirlo è stato l'avvocato Nico D'Ascola, difensore di Giuseppe Scopelliti, nel corso della sua arringa, contestando l'ipotesi "del dolo intenzionale" nella condotta dell'ex sindaco di Reggio Calabria, che aveva affidato a Orsola Fallara l'incarico di dirigente del settore Finanze". "E' chiaro - ha aggiunto - che per agire con dolo l'imputato deve essere perfettamente consapevole dell'antigiuridicità della condotta che poi avrebbe fruttato alla Fallara quei compensi derivanti dall'aver rappresentato il Comune dinanzi alla Commissione tributaria. Aggiungo che l'unico elemento probatorio emerge a discarico di Scopelliti, che chiese alla Fallara se l'incarico esterno potesse esserle affidato, ricevendone ampia rassicurazione". Una situazione, questa, secondo D'Ascola, che è proseguita per un certo tempo anche con il sindaco facente funzioni, l'attuale presidente della Provincia di Reggio Giuseppe Raffa, che sostituì Scopelliti dopo le elezioni regionali del 2010. "Per un certo periodo - ha infatti ricordato il legale - l'errore degli incarichi è proseguito con la gestione Raffa e mi chiedo: se Raffa merita il riconoscimento dell'errore, tant'è che non è qui imputato, perché la scusabilità non viene estesa al sindaco precedente?". Al termine dell'arringa, il Tribunale si è ritirato in camera di consiglio. La sentenza, ha annunciato il presidente Olga Tarsia, sarà pronunciata dopo le 20. D'Ascola, prima di lasciare l'aula, parlando in i giornalisti, ha manifestato il suo dissenso sulla mancata acquisizione delle fonti di prova della difesa da parte del Tribunale. "In un processo che si fonda sul contraddittorio tra accusa e difesa - ha detto il penalista - le prove vanno ammesse anche se superflue e irrilevanti, se non in maniera manifesta. Su questo il nostro dissenso è forte poiché riteniamo che rifiutare un prova come preconcetto è limitazione dei diritti della difesa".

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