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    Si della Comunità Parco su accordo compensazione Centrale Mercure

     

     

    Si della Comunità Parco su accordo compensazione Centrale Mercure

    25 mar 14 "Hanno votato a favore in 30 l'accordo di compensazione proposto dal Governo e dalle Regioni Calabria e Basilicata ai Comuni del Parco Nazionale del Pollino e sottoposto alla valutazione della Comunità del Parco durante la riunione dell'assemblea svoltasi al Protoconvento francescano di Castrovillari sulla Centrale Enel del Mercure". È quanto riferisce una nota dell'ufficio stampa del Parco del Pollino. "Su quaranta amministratori presenti, tra cui il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, e il consigliere regionale della Calabria Fausto Orsomarso, in rappresentanza del presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti - si aggiunge - cinque hanno votato contro, mentre cinque erano assenti nel momento della votazione. Tra questi il sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito, che ha preferito non partecipare alla votazione. L'accordo prevede compensazioni sia economiche che ambientali per i Comuni della valle del Mercure interessati dalla Centrale a biomasse (al momento spenta): Laino Borgo, Laino Castello, Mormanno, Papasidero, Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Lauria. Se, in futuro, dovessero aderire all'accordo di compensazione, potranno godere dei benefici anche i Comuni di Rotonda e Viggianello". Secondo il presidente del Parco, Domenico Pappaterra, "l'intesa rientra nella direttiva che il Governo e le Regioni avevano dato al Parco di trovare una soluzione che potesse contemperare da un lato le esigenze di tutela del territorio, dall'altro creare condizioni di crescita e di sviluppo economico per il territorio stesso. L'accordo di compensazione va in questa direzione e l'apprezzamento ricevuto a stragrande maggioranza dalla Comunità del Parco ne è testimonianza". Pappaterra ha ricordato la storia autorizzativa della centrale, quanti fossero i favorevoli alla sua riattivazione nel 2002 e come sia cambiato lo scenario nel 2009. "Il Parco si è sempre determinato - ha detto ancora Pappaterra - ascoltando il territorio. Alcuni hanno preferito assumere azioni pilatesche e altri prendersela unicamente con l'Ente Parco senza mai chiamare in causa le autorità sanitarie che a maggior titolo avrebbero potuto esprimersi su eventuali rischi per la salute pubblica". Di "occasione di sviluppo per il territorio" ha parlato il Governatore Pittella, secondo il quale, "non si tratta di fare un referendum per il no o per il si alla Centrale del Mercure, piuttosto di governare, come classe dirigente azioni di sviluppo, senza fare alcuna dietrologia". Il presidente Pittella ha anche ribadito che "come siamo stati severi con Eni per le estrazioni petrolifere in Val d'Agri, così saremo severi con Enel qualora dovesse deviare dal corso degli impegni assunti. L'accordo è un'opportunità per le due regioni che chiede rispetto e tutela salute e ambiente". Fausto Orsomarso ha ribadito "la volontà costante, della Regione Calabria, favorevole alla riattivazione. Sarebbe vergognoso, 17 anni dopo l'avvio delle procedure di riconversione dell'impianto di Laino Borgo, un pronunciamento negativo". Tra i contrari i sindaci di Viggianello, Vincenzo Corraro, e di Rotonda, Giovanni Pandolfi, da sempre in lotta per la chiusura della Centrale del Mercure.

    Consorzi legno: nuova opportunità. "Il sì della quasi totalità dei Comuni del Parco alla riattivazione della Centrale dimostra quanto la centrale rappresenti per tutta la Valle un'opportunità unica di sviluppo sostenibile che non poteva essere ignorata". E' quanto si afferma in una nota congiunta di Consorzio Legno Calabria, Consorzio Legno Valle Mercure e Comitato Sì Mercure. "I sei mesi di funzionamento dell'impianto prima dello stop amministrativo - prosegue la nota - hanno fatto registrare dati ambientali eccezionali, l'assenza di criticità per il territorio e un rilancio dell'economia locale in grado di consentire uno sviluppo della filiera delle biomasse in tutto il territorio calabro-lucano con un grande slancio occupazionale. Allo stesso tempo è finalmente emerso il totale isolamento di quei due unici comuni che hanno tenuto tirato il freno a mano sullo sviluppo economico del territorio e hanno fatto della mala - amministrazione nonché della burocrazia il loro cavallo di battaglia per ritardare l'entrata in esercizio della centrale Enel del Mercure". "Occorre adesso - si afferma ancora nella nota - mettere da parte inutili polemiche. Bisogna lavorare duramente per consentire lo sblocco della situazione giuridica e consentire la rapida riattivazione dell'impianto e la ripartenza del ciclo produttivo della biomassa locale, dell'imprenditoria connessa e dell'occupazione. Con la decisione assunta ieri, la politica ha dimostrato di poter lavorare per consentire uno sviluppo economico e sostenibile del territorio in maniera non differente rispetto ad altre regioni d'Italia, come il Trentino Alto Adige, in cui si coniuga turismo, natura e produzione di energia elettrica rinnovabile da biomasse legnose vergini".

    Sindacati soddisfatti. E' ''positivo'' l'esito della della riunione della Comunità del Parco del Pollino, che ha valutato a favore dell'accordo di compensazione, ''frutto di un lavoro delle forze sindacali e della maggior parte degli enti locali, sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil, istituzioni ed Enel al tavolo del ministero dello Sviluppo economico''. E' la posizione congiunta delle segreterie regionali della Basilicata e della Calabria dei tre sindacati sulla vicenda che riguarda la Centrale Enel del Mercure. Per Cgil, Cisl e Uil, bisogna ''provare a governare un processo che avrà ricadute importanti sul territorio'', per ottenere ''risorse volte a garantire una plurivocazione del territorio stesso'' e ''in più positivi potranno essere gli effetti tanto nello sperimentare modelli produttivi di forestazione (su cui verranno investiti circa 1,5 milioni di euro tra le due Regioni) quanto in relazione a nuova occupazione diretta ed indiretta che si verrà a creare''. ''Vigileremo - hanno concluso i sindacati - affinché tutti gli adempimenti formali siano compiuti in fretta e soprattutto si attivi immediatamente quel percorso virtuoso fatto di nuova occupazione e valorizzazione degli indotti locali, sollecitando Regioni, sindaci ed Ente Parco a destinare le risorse che arriveranno per le diverse compensazioni su lavoro e sviluppo locale''.

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