NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Estorsioni ad imprenditori agricoli, 6 arresti della Mobile a Reggio

     

     

    Estorsioni ad imprenditori agricoli, 6 arresti della Mobile a Reggio

    24 mar 14 La Squadra mobile di Reggio Calabria, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip, ha arrestato sei presunti esponenti di vertice delle cosche di 'ndrangheta Zappia e Cianci-Maio-Hanoman, operanti nel territorio di San Martino di Taurianova. Gli indagati sono accusati di associazione mafiosa ed estorsione aggravata dal metodo mafioso. Al termine delle indagini, coordinate dalla Dda di Reggio Calabria, la Polizia ha accertato una pressante attività di taglieggiamento ai danni di alcuni imprenditori agricoli posta in essere, per lunghi anni, dagli arrestati che imponevano la guardiania ai terreni. L'operazione condotta all'alba dalla squadra mobile di Reggio Calabria che ha arrestato sei persone, denominata "Vecchia guardia", ha portato alla luce il vecchio sistema della guardiania, un sistema di oppressione attraverso cui le cosche traggono fonti di sostentamento economico. Le indagini sono state dirette dal sostituto procuratore della Dda di Reggio Calabria Giulia Pantano, con il coordinamento del procuratore Federico Cafiero De Raho. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state eseguite dalla squadra mobile di Reggio Calabria a Taurianova e Brescia, con l'ausilio della mobile lombarda e con la partecipazione dei Reparti prevenzione crimine della Polizia di Stato.

    Tre sorelle incassavano le tangenti. Erano tre "sorelle d'omertà" a riscuotere direttamente la tangente che i capi della cosca Zappia-Cianci imponevano agli agricoltori di San Martino di Taurianova, centro della Piana di Gioia Tauro. Sorelle anche all'anagrafe, Maria, Teresa e Rosetta Zappia, rispettivamente di 52, 44 e 37 anni, nipoti del vecchio capo bastone don Giuseppe Zappia, ucciso in un agguato nel 1993 e definito "il presidente" per aver presieduto il cosiddetto "Summit di Montalto" del 26 ottobre 1969, interrotto dal tempestivo intervento dai poliziotti di Reggio Calabria diretti allora da Alberto Sabatino e dal questore Emilio Santillo. "Il potere mafioso in Calabria - ha detto il capo della Dda di Reggio Calabria Federico Cafiero de Raho - dopo anni di indagini, operazioni ed arresti, è sempre nelle stesse mani. Nelle mani degli eredi di Giuseppe Zappia e di Domenico Cianci, il quale, appena messo fuori i piedi dalla galera, ha iniziato da subito, con minacce e danneggiamenti, a perseguire l'attività estorsiva dopo alcuni anni di prigione. E' grave però rimanere immobili e silenti e solo quando si romperà l'omertà la 'ndrangheta davvero sparirà nel nulla". "Le indagini - ha detto il questore Guido Longo - sono iniziate grazie al collaboratore di giustizia Antonio Russo il quale svolgeva inizialmente il ruolo di 'mediatore' tra i proprietari terrieri e la 'ndrangheta, dopo una serie di atti di intimidazione e danneggiamenti alle coltivazioni. La 'ndrangheta puntava ad imporre la 'guardiania', una sorte di protezione mascherata, pena gravi ritorsioni. Ma Russo è stato scoperto ed ha iniziato a raccontare quanto già eravamo riusciti a scoprire". Il dirigente della squadra mobile, Gennaro Semeraro, che ha diretto l'operazione coordinando l'attività degli agenti del commissariato di Taurianova, ha detto che "al di là dell'entità delle somme richieste, la cosca Zappia-Cianci esercitava un asfissiante controllo del territorio, una connotazione tipica della ndrangheta e che caratterizza la suddivisione dei singoli 'locali' nel più vasto 'mandamento'".

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore