Appello di Corbelli "Sirelline Cocò vedano i loro padre" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Appello di Corbelli "Sirelline Cocò vedano i loro padre"

21 mar 14 Il leader di Diritti Civili Franco Corbelli ha reso noto in un comunicato di avere rivolto un appello ai giudici del Tribunale dei minori di Catanzaro "affinché consentano alle due sorelline del piccolo Cocò Campolongo, ucciso e bruciato insieme alla nonna e alla compagna marocchina dell'uomo a Cassano nel gennaio scorso, di poter vedere e abbracciare il loro papà, Nicola, detenuto nel carcere di Castrovillari". "Le due bambine - prosegue Corbelli - che sono ospitate insieme alla mamma, Antonia Iannicelli, a tre zii (Simona e Giuseppe, fratelli di Antonia e il cognato Roberto Pavone, marito di Simona) e ai cuginetti (figli di Simona e Roberto), in una casa famiglia, per decisione dei giudici non possono essere portate in carcere a vedere il loro papà. La mamma delle bambine, Antonia, che sta scontando gli arresti domiciliari in questa struttura, è stata autorizzata a recarsi due volte al mese in carcere per incontrare il marito, ma senza le bambine". Per Corbelli "questo fatto dopo la morte, in quel modo orribile, del piccolo Cocò ha buttato ancor di più nella disperazione il papà del bambino e delle due sorelline". Corbelli ha parlato al telefono con la mamma del piccolo Cocò e anche con la più grande delle sue due bambine, Desirè, 6 anni, che che tra le lacrime chiede di poter vedere il proprio padre. "Questa bambina a causa di questa lontananza dal genitore - sostiene a sta purtroppo avendo seri problemi di salute, come mi ha spiegato ieri la mamma. Chiedo ai giudici di Catanzaro di consentire alle due bambine di poter vedere e abbracciare il loro papà in carcere".