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    Inchiesta Comune Catanzaro, 2 filoni d'inchiesta: multe e appalti

     

     

    Inchiesta Comune Catanzaro, 2 filoni d'inchiesta: multe e appalti

    20 mar 14 Sono due i filoni d'indagine relativi all'inchiesta sull'attività del Comune di Catanzaro. L'inchiesta, diretta dal sostituto procuratore della repubblica Gerardo Dominijanni, conta al momento una decina di indagati, ma è destinata ad allargarsi. Nel primo filone d'indagine l'attenzione degli investigatori della Digos di Catanzaro si è concentrata su una serie di annullamenti di contravvenzioni al codice della strada, l'utilizzo improprio di alcuni telefoni cellulari dell'Ente ed anche presunti favori fatti da amministratori comunali a conoscenti ed amici. Alcuni degli atti relativi a questa parte sono stati allegati nell'avviso di conclusione delle indagini di un'ulteriore indagine relativa ad alcune firme false apposte per la presentazione della lista civica 'Per Catanzaro', fondata dall'ex assessore comunale al Personale, Massimo Lomonaco, in occasione delle elezioni amministrative del capoluogo di regione. La seconda parte dell'inchiesta è avvolta ancora nel più stretto riserbo. L'attività investigativa dovrebbe riguardare presunte irregolarità nell'affidamento di appalti pubblici, incarichi a professionisti, lottizzazioni ed anche altri presunti favori fatti a conoscenti relativamente ad assunzioni. Gli elementi raccolti dagli investigatori si fondano principalmente su intercettazioni telefoniche ed ambientali compiute fino ai mesi scorsi. Su questa parte, al momento, gli investigatori stanno raccogliendo tutti gli elementi per poi fornire alla Procura una quadro complessivo.

    Domani delegazione PD dal Prefetto. "La città offesa": è il tema che il Partito democratico regionale, la segreteria provinciale, i gruppi consiliari del Partito di Catanzaro prepara per la mobilitazione regionale in calendario per domani alle 17.30 nella Casa delle Culture per 'denunciare in maniera forte - è scritto in una nota tutta l'indignazione per il quadro desolante che emerge dalle intercettazioni e dalle indiscrezioni relative all'inchiesta che la Procura di Catanzaro sta conducendo sull'amministrazione comunale'". Alle 10.30, si terrà una riunione dei segretari dei circoli, alla presenza del gruppo consiliare al Comune di Catanzaro, e dei parlamentari eletti in provincia. Alle 13 il prefetto di Catanzaro Raffaele Cannizzaro, riceverà una delegazione di dirigenti e amministratori democratici, presenti anche i parlamentari e il segretario regionale Ernesto Magorno. Il confronto è stato sollecitato proprio in merito all'inchiesta della Procura che interessa il Comune, e "l'inquietante spaccato - prosegue la nota - che emerge dalle intercettazioni riportate con dovizia di particolari dalla stampa, alla luce anche dell'interpellanza al ministro dell'Interno depositata ieri dal capogruppo del Pd alla Camera Roberto Speranza, e dai deputati Alfredo D'Attorre ed Ernesto Magorno".

    Reazioni e commenti.
    I Giovani Democratici della Calabria, in una nota, intendono manifestare il "pieno supporto alla causa sostenuta in queste ore, a Catanzaro, dai nostri rappresentanti in consiglio comunale, dal partito, dalla giovanile, dalla buona cittadinanza catanzarese, al fine di ripristinare la legalità nel capoluogo di regione". "La città e il comune - prosegue la nota - sono giunti probabilmente nella fase più problematica che abbiano mai attraversato. Le intercettazioni rese pubbliche dalla stampa, in questi ultimi giorni, ci mostrano una classe dirigente ampiamente abusiva, artefice di una velenosa deviazione rispetto agli incarichi attribuiti. Settori vitali per il buon funzionamento dell'apparato pubblico vengono manomessi da amministratori assolutamente insensibili rispetto alle regole della trasparenza, della selezione che dovrebbero orientare un governo che si rispetti. Sergio Abramo e la sua giunta hanno consegnato invece il patrimonio di questa città ai propri compari, attivi nel campo dell'imprenditoria edile. Il fallimento è morale, l'etica ha la precedenza su ogni cosa. Abramo dia prova di quel briciolo di buon senso che gli è rimasto e rassegni le dimissioni".

    "Da alcuni giorni si susseguono notizie sugli organi di stampa circa vicende e situazioni che interesserebbero l'Amministrazione Comunale della Città di Catanzaro". Lo affermano in una nota i presidenti di Confindustria Catanzaro, Daniele Rossi, e dell'Ance, Alessandro Caruso. "La fondatezza - aggiungono - e la rilevanza di alcune questioni, inerenti singoli comportamenti e coinvolgimenti personali, saranno oggetto di valutazione da parte dell'Autorità Giudiziaria, che, come sempre, con rigore ed attenzione, svolgerà il proprio ruolo Istituzionale, a salvaguardia dei principi di legalità, a cui deve essere sempre improntata la gestione della "cosa pubblica", perseguendo eventuali fattispecie di rilevanza penale. Non entriamo, quindi, negli approfondimenti, che non ci competono, e, tantomeno, vogliamo addentrarci nel merito delle questioni, ma non possiamo evitare di esprimere le nostre doverose considerazioni di cittadini prima, e di imprenditori, dopo, in ordine alla qualità ed alla quantità delle tante azioni ed iniziative, molte già tradotte sul piano concreto e tangibile, promosse dal Sindaco Sergio Abramo in questa prima parte di legislatura. Ribadiamo, ovviamente, che, chi ha sbagliato e chi ha commesso fatti di rilevanza penale, è giusto si faccia da parte e si difenda con tutte le possibilità che uno Stato di diritto consente".

    "Ci meravigliamo che due associazioni di categoria importanti per il tessuto sociale e produttivo del Capoluogo di Regione, Ance e Confindustria, prendano parte al dibattito politico in una vicenda così complessa dal punto di vista giudiziario ed etico". E' quanto scritto in una nota dei gruppi consiliari di centrosinistra in replica a quanto afferma da Confindustria e Ance di Catanzaro. "Due associazioni - prosegue la nota - che con il centrosinistra rivendicano la loro neutralità, ed ora scendono al fianco quasi come partiti o liste civiche a sostegno di Sergio Abramo esponente politico, partitico e tesserato di Forza Italia. Ci aspetteremmo da associazioni di categoria così qualificate proposte per l'Amministrazione comunale e per una città che ha fame di dignità e occupazione. Ci sembrano quanto meno azzardati questi elenchi, non proprio realistici, quasi da ufficio stampa di un candidato. Ciambelle di salvataggio inspiegabili per un compagno di partito in difficoltà, che ci auguriamo non nascondano altro, in un momento storico in cui la città è paralizzata e l'Amministrazione non risponde, purtroppo, alle esigenze concrete dei cittadini. Forse siamo già all'avvio di una nuova campagna elettorale per la ricandidatura di Abramo?".

    "Ciò che in questi giorni stiamo leggendo su quanto è accaduto a Catanzaro, offende non solo la cittadinanza catanzarese, ma anche tanti onesti e competenti amministratori che, quotidianamente, fuori dai clamori del successo, lavorano per il bene esclusivo della collettività". Lo afferma in una nota il sindaco di Decollatura e componente della segreteria provinciale del Pd di Catanzaro, Anna Maria Cardamone. "Oggi a Catanzaro, ma ieri a Reggio Calabria e l'altro ieri in tante altre città, questo agire politico - aggiunge - non fa che allontanare sempre di più i cittadini dalla politica e dal riporre fiducia verso chi è responsabile nella gestione della cosa pubblica. Peggiora ancor di più la situazione, l'arroganza e la mancanza di rispetto per l'altro, uomo o donna che sia, ed arroganza e mancanza di rispetto portano ad una stagione amara, in cui l'indifferenza si mescola alla protesta senza sbocco, alla protesta cieca fine a se stessa, che accresce la crudeltà, abbassa la qualità della vita e fa venir meno il senso per il bene comune. Ma accanto alla corruzione c'è la necessità di far rivivere, nelle nostre coscienze, il concetto di etica e di morale che in questa vicenda di Catanzaro sono stati messi sotto i piedi. In questo senso, sottoscrivo per intero le affermazioni del segretario regionale Pd Ernesto Magorno".

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