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    Geologi "In Italia 500mila frane delle 700mila europee"

     

     

    Geologi "In Italia 500mila frane delle 700mila europee"

    17 mar 14 "In Europa le frane sono 700.000. Il Paese con il maggior numero è l'Italia, che ne ha 500.000". Questo quanto emerge dal convegno dei geologi europei a Roma, dove si è fatto il punto sullo stato dell'arte del dissesto in Italia e in Europa, sulla crisi occupazionale e sulle nuove opportunità per la professione. "L'Italia denota una grande incapacità nel programmare - osserva il presidente del Consiglio nazionale dei geologi italiano, Gian Vito Graziano - Tre le cose da fare: nell'immediato puntare sugli investimenti, nel medio termine fornire la giusta consapevolezza alle persone, e nel lungo periodo pensare a una revisione della normativa". Per Graziano "c'è da piangere" se si pensa al fatto che in Italia "franano alcuni centri storici e preziosi beni culturali tra i più importanti al mondo: da Pompei ad Agrigento, alla Valle dei Templi a Sibari sotto il fango, alcuni siti di enorme valore. E anche la Capitale ha problemi di dissesto. Eppure - rileva Graziano - la prevenzione costa 3-4 volte meno che il dover riparare i danni. Perdipiù in questo modo perdiamo cultura, turismo, immagine". Nonostante questo il nostro Paese ha il maggior numero di geologi. ''In Europa dei 30.000 geologi 15.000 sono italiani - spiega Domenico Calcaterra, segretario generale della Federazione europea dei geologi - Con la nuova figura dell'euro-geologo i nostri geologi saranno sempre più richiesti; da quest'anno il Consiglio nazionale dei geologi italiani potrà rilasciare autonomamente il titolo di euro-geologo con il quale il professionista potrà operare sul mercato europeo". Tra i campi di applicazione soprattutto "le risorse minerarie e le esplorazioni petrolifere". Il presidente Graziano ricorda poi che domani sono 70 anni dall'ultima eruzione del Vesuvio. "Non è che sia cambiato tantissimo - dice - del rischio vulcanico sembra ci sia meno consapevolezza". Per Calcaterra è invece "cambiato qualcosa" se si guarda alla nuova perimetrazione della zona rossa che ha subito "modifiche sensibili" e al fatto che "in Campania si parte con un bando per un finanziamento ad hoc per aiutare i comuni che dovranno avere un Piano pronto entro dicembre 2015". Calcaterra fa presente che a Napoli oltre al Vesuvio ci sono anche i Campi Flegrei, ma che insieme all'Etna sono tra i vulcani meglio monitorati al mondo".

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