Giornalista aggredito a Paola, reazioni e commenti

16 mar 14 ''Credo che ogni commento, sulla vicenda che ha riguardato il giornalista del Il Quotidiano Orofino, vittima di una violenza fisica e non solo, non sarebbe adeguato per rappresentare il disprezzo che merita tale episodio''. Lo afferma il segretario regionale del Psi Luigi Incarnato. ''Non è un problema di violenza o di mancanza di libertà di chi fa informazione - prosegue - ma siamo di fronte a a gruppi di potere che operano con metodi che evocano comportamenti discutibili e che vedono a rischio il loro impero, messo alla berlina, fatto di gestione della cosa pubblica ad uso Familiare. Come dire l'intoccabile ora è toccabile. Ad Orofino il mio apprezzamento, per il lavoro che ha compiuto e svolge ogni giorno per dare una missione all'informazione in Calabria e la mia solidarietà anche a nome dei Socialisti Calabresi. La stampa deve perseguire e combattere, insieme a noi, l'illegalità e la corruzione e quanti usano la cosa pubblica per propri fini''.

''Non è sufficiente la solidarietà dei politici quando l'intimidazione al giornalista, già di per se gravissima, è rivolta alla libertà di stampa, ovvero alla democrazia''. Lo afferma Franco Scrivano, segretario generale Casil. ''La corsa a chi arriva prima, specialmente quando all'orizzonte ci sono elezioni - prosegue - ci convince poco. A meno che alla solidarietà non si aggiungano fatti concreti nella prevenzione del rispetto di chi fa il proprio dovere di giornalista e/o pubblicista per informare il cittadino di ciò non gli sarebbe facile conoscere senza il loro supporto. E' una sequele di inquietante attività malavitosa che si sta scagliando contro la stampa che vuole raccontare la giornata. A tali gravi e destabilizzanti intimidazioni non è consentita la gara della solidarietà degli esponenti politici. Se non ci vuole altro percorso legislativo per far cessare l'attentato alla liberà di stampa, va aggiunta alla solidarietà l'interrogazione parlamentare e se possibile anche il ricorso alla magistratura come ha deliberato la Casil perché l'organo di giustizia disponga indagini complesse sull'attività criminale contro la libertà di stampa senza riguardi alcuni. A Paolo Orofino ed al direttore Matteo Cosenza giungano espressioni di vicinanza della Casil''.