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    Grave intimidazione a giornalista a Paola: indagava sulle consulenze Asp

     

    Grave intimidazione a giornalista a Paola: indagava sulle consulenze Asp

    14 mar 14 Il giornalista Paolo Orofino, collaboratore del 'Quotidiano della Calabria, è stato aggredito a Paola, nel cosentino. Orofino era con altri colleghi e si stava interessando della vicenda delle consulenze dell'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza. "Ho accompagnato un collega a Paola - ha detto Orofino - per la vicenda delle consulenze dell'Asp di Cosenza. Stavo scattando una fotografia ed una persona me lo ha impedito. Successivamente una seconda persona si è avvicinata e, dopo alcune parole offensive, mi ha tirato uno schiaffo in faccia". L'agressione è avvenuta al culmine di varie inchieste giornalistiche che la stampa cosentina sta portando avanti sulla gestione della consulenze dell'Asp di Cosenza.

    Denunciato autore. Un uomo di 30 anni è stato denunciato dai carabinieri della Compagnia di Paola per all'aggressione al cronista del Quotidiano della Calabria Paolo Orofino. Dopo la denuncia presentata dal giornalista, i carabinieri hanno compiuto una serie di accertamenti al termine dei quali è stato individuato il responsabile dell'aggressione. Le indagini dei carabinieri sono dirette dalla Procura della Repubblica di Paola.

    All'aggressione testimone involontario è stato il giornalista di "Servizio Pubblico" Sandro Ruotolo ch ecosì commenta l'accaduto in una not apubblicata dal Quotidiano: NON e' un piccolo episodio. Lo schiaffo dato nella pubblica piazza di Paola, davanti a tutti, al "pisciaturo" Paolo Orofino, cronista del Quotidiano della Calabria, e' uno schiaffo che colpisce tutti noi. Noi giornalisti e voi pubblica opinione. La storia e' semplice. Una piccola tranche dell'inchiesta della procura di Cosenza sulle consulenze d'oro dell'Asp, per la quale si è dimesso da sottosegretario Tonino Gentile (suo figlio Andrea e' uno degli indagati) e' finita alla procura della cittadina del tirreno. Cerco notizie e soprattutto vorrei intervistare l'indagato numero uno, l'avvocato Nicola Gaetano, considerato il vero dg dell'Asp dagli investigatori cosentini. In tribunale incontro Paolo Orofino, lui fa il cronista a Paola e lo conosco da tempo. Gli inviati dei giornali o delle televisioni devono tutto ai cronisti di strada. Sono loro i nostri fari. Facciamo due passi insieme, mi fa vedere il palazzo dove al secondo piano c'è lo studio legale Gaetano. Il penalista non c'è, così mi dicono le sue collaboratrici. Il tempo di prendere l'auto e in piazza intravedo l'avvocato Gaetano. Con la troupe al seguito riesco a porgergli delle domande. Paolo Orofino segue la scena. Erano giorni che cercava di incontrarlo, mi dice poi. Estrae il suo telefonino e prova a fargli una foto. Purtroppo non sono testimone dell'aggressione che avviene alle mie spalle e solo quando torno in auto, alla fine dell'intervista, i miei colleghi e Pablo Petrasso, del Corriere della Calabria, mi dicono quello che è successo. Siamo tutti, in questo momento, nella caserma dei carabinieri di Paola. Chi ha visto e chi ha subito l'aggressione viene sentito dagli investigatori. Legalità vuol che quando si assiste a un crimine, lo si denuncia. So che l'aggressore e' stato riconosciuto dai miei colleghi e da Paolo. Perché vi racconto questa storia? Perché non è accettabile che un cronista, un piccolo grande cronista, venga umiliato davanti a tutti. Non gli hanno perdonato qualcosa che ha scritto? Non volevano che il cronista di Paola raccontasse Paola, anche attraverso la foto di Nicola Gaetano. Non è perciò un piccolo episodio. "Cosa vuoi che sia uno schiaffo". No, questo schiaffo e' all'articolo 21 della Costituzione. E' uno schiaffo al diritto dei cittadini di essere informati e al dovere di noi giornalisti di informare. Con la schiena dritta.

    Il comitato di redazione del Quotidiano della Calabria, in una nota, esprime la "propria indignazione e la grande preoccupazione per l'aggressione subita oggi dal collega Paolo Orofino". "Un energumeno - prosegue in una nota il Cdr - lo ha schiaffeggiato in pubblico mentre era in compagnia del collega Pablo Petrasso e dell'inviato di "Servizio Pubblico" Sandro Ruotolo che era intento a intervistare l'avv. Nicola Gaetano sull'inchiesta delle parcelle d'oro all'Asp di Cosenza". Il comitato di redazione esprime la "propria solidarietà al collega Orofino, cronista da sempre impegnato in prima linea, e sollecita le autorità ad individuare l'aggressore per i provvedimenti del caso". "Purtroppo - conclude la nota - i casi di giornalisti aggrediti continuano a verificarsi e, senza voler fare retorica, il comitato ritiene che oltre alla repressione, sia necessaria anche un'opera di sensibilizzazione della pubblica opinione che miri ad isolare i violenti e alla massima solidarietà ai giornalisti che fanno il loro dovere di raccontare fatti e misfatti".

    FNSI: Episodio assurdo. "Solidarietà e vicinanza al collega Paolo Orofino, vittima di una vile quanto assurda aggressione" viene espressa dal segretario del Sindacato giornalisti della Calabria e vicesegretario nazionale della Fnsi, Carlo Parisi. "Il rammarico - aggiunge - e l'indignazione di dover assistere a sempre nuovi episodi di violenza inaudita e inaccettabile ai danni di chi, non mi stancherò mai di dirlo, ha come unica 'colpa' quella di fare, e bene evidentemente, il proprio mestiere".

    Scopelliti: gesto inqualificabile. Il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, ha espresso solidarietà al giornalista del Quotidiano della Calabria Paolo Orofino, "oggetto di una vile aggressione". "Un gesto inqualificabile - sostiene Scopelliti - che colpisce un giornalista che stava semplicemente facendo il proprio lavoro. Un'azione che indigna e preoccupa tutti noi. Ad Orofino, che ho avuto modo di apprezzare per la professionalità dimostrata nell'affrontare argomenti delicati, va la mia piena e convinta solidarietà".

    Magorno: fatto grave. "A nome dei democratici calabresi esprimo la mia solidarietà al giornalista del Quotidiano della Calabria Paolo Orofino per l'aggressione subita quest'oggi a Paola e la mia vicinanza al direttore della testata Matteo Cosenza". Lo afferma il segretario del Pd della Calabria, Ernesto Magorno. "Ciò che è avvenuto è particolarmente grave - aggiunge - e rappresenta un ulteriore atto, questa volta violento, che colpisce il diritto della stampa di informare correttamente i cittadini. Auspico che venga fatta piena chiarezza sull'accaduto e che cessi ogni atto contrario e violento contro i giornalisti che cercano di raccontare i fatti e fare il loro mestiere liberamente".

    Presidente Oliverio: atto deprecabile. "L’aggressione al giornalista Paolo Orofino è un atto deprecabile, un gesto inaccettabile, che deve essere condannato fermamente, senza alcuna esitazione. La libera informazione, quando è veramente libera e lontana dalle tentazioni e dalle ingerenze del potere, è garanzia di libertà e di democrazia per tutti e, quindi, va difesa con ogni mezzo contro qualsiasi tentativo di imbavagliarla. A Paolo Orofino esprimiamo, pertanto, la nostra piena vicinanza e la nostra sincera solidarietà, nella chiara convinzione che laddove esiste una stampa libera e indipendente, là esiste anche una comunità forte, capace di reagire ad ogni tipo di violenza e di sopruso". Lo afferma in una dichiarazione Mario Oliverio Presidente della Provincia di Cosenza

    Gentile: vile atto. "Esprimo, a nome mio personale e di tutto il Nuovo Centrodestra calabrese, solidarietà al giornalista Paolo Orofino e al direttore del Quotidiano della Calabria, Matteo Cosenza, per il vile atto avvenuto oggi a Paola". Lo afferma in una nota il senatore Antonio Gentile, segretario del Nuovo Centrodestra della Calabria. "La libertà di stampa - aggiunge - è un principio cardine rispetto al quale ognuno deve adeguarsi con senso di civiltà: le distorsioni e le diffamazioni vanno perseguite nei Tribunali. Il nostro agire è improntato alla non violenza e chiunque agisce diversamente e antitetico alla nostra visione del mondo".

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