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    Tentata estorsione a commerciante, 4 arresti della PS a Reggio

     

    Tentata estorsione a commerciante, 4 arresti della PS a Reggio

    14 mar 14 E' in corso un'operazione della Squadra mobile di Reggio Calabria per l'esecuzione di quattro ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone inserite nella cosca di 'ndrangheta dei Ficarra. Gli arrestati sono accusati, in concorso, di tentata estorsione ai danni di un commerciante ed intestazione fittizia di beni. I provvedimenti restrittivi in esecuzione sono stati emessi dal Gip distrettuale di Reggio Calabria su richiesta della Dda, che ha coordinato le indagini.

    I responsabili dell'intimidazione avvenuta il 27 settembre scorso ai danni del caffè Mary di Reggio Calabria sono stati individuati dagli agenti della squadra mobile nell'ambito dell'operazione che ha portato stamane all'arresto di 4 persone. Il Caffè Mary fu distrutto con l'utilizzo di liquido infiammabile.

    È il proprietario del bar "Caffè Mary", Giovanni Latella, di 42 anni, la persona che ha subito il tentativo di estorsione ad opera della cosca Ficara (e non Ficarra), detta "Ficareddi"", per il quale la Squadra mobile di Reggio Calabria ha arrestato stamattina quattro persone. Le persone nei confronti delle quali sono stati eseguiti i provvedimenti restrittivi emessi su richiesta della Dda reggina sono Giovanni e Maria Ficara, di 63 e 41 anni, padre e figlia, ed il marito della donna, Domenico Ecelestino (41), accusati di tentata estorsione e intestazione fittizia di beni, portati tutti in carcere, e Arcangelo Mirisciotti (30), posto agli arresti domiciliari ed al quale viene contestata soltanto l'intestazione fittizia. La vicenda nell'ambito della quale sono stati eseguiti gli arresti trae origine dalla sentenza con la quale il primo ottobre dello scorso anno il Tribunale civile di Reggio Calabria ha accolto un'istanza che era stata presentata da Giovanni Latella per riottenere la disponibilità del "Caffè Mary" per crediti non soddisfatti che vantava nei confronti di Maria Ficara, Ecelestino e Mirisciotti. I primi due erano i gestori del bar, mentre Miriscioti sarebbe stato un prestanome per l'intestazione del contratto d'affitto del bar. Dalle indagini è emerso che alcuni giorni prima della sentenza dei giudici civili il "Caffè Mary" era stato danneggiato in un incendio di natura dolosa compiuto, secondo gli investigatori, dalla cosca Ficara, "che ha posto così - sostiene in un comunicato la Dda di Reggio Calabria - un inequivoco marchio mafioso sulla vicenda".

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