Migliaccio "L'antimafia di mestiere non serve" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Migliaccio "L'antimafia di mestiere non serve"

06 mar 14 ''L'antimafia di mestiere non serve per combattere le mafie''. Lo ha detto Gianfranco Migliaccio, per anni presidente della Corte d'Appello di Catanzaro, oggi in pensione, ad un dibattito organizzato dal circolo Placanica del capoluogo cui ha partecipato insieme a Domenico Prestinenzi, Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme. Migliaccio ha rilevato come ''troppo spesso a ergersi a paladino dell'antimafia sia chi non ha tutte le carte in regola per farlo, e come la struttura dell'antimafia rischi di essere fondata su basi più retoriche che pratiche ed efficaci'', riecheggiando le famose critiche che Leonardo Sciacia rivolse a illustri magistrati suoi contemporanei. L'ex presidente della Corte d'appello di Catanzaro, inoltre, ha piu' volte richiamato "l'esigenza di una battaglia contro le mafie che deve avere - ha detto Migliaccio - un respiro lungo e che ciascuno deve combattere nel proprio quotidiano senza delegare a nessuno. Bisogna vivere la legalita' giorno dopo giorno''. Il procuratore Prestinenzi ha fornito un quadro molto dettagliato delle condizioni in cui gli operatori (giudici e forze dell'ordine) sono costretti ad operare, paventando il rischio di non riuscire con le risorse attuali, economiche, intellettuali e politiche, a porre un argine efficace al dilagare della criminalità organizzata. Il magistrato ha sottolineato anche "l'inderogabilita' delle misure patrimoniali e la distruttivita' della cultura mafiosa" e, sulla scia di Migliaccio, ha richiamato "l'impegno collettivo e singolo: il compito - ha detto - e' di tutti noi se davvero si vuole sconfiggere la cultura mafiosa''.